Dispiace per Zorro, che era il mio idolo quando giocava in quel modo unico e indimenticabile, dispiace per l'uomo, milanista vero...
Però... va anche detto che la situazione attuale è insostenibile. Abbiamo una squadra con risultati mediocri, che non riesce a competere nemmeno sul livello dell'Atalanta, contro la quale abbiamo preso 5 pere e, siamo onesti, oggi giochiamo senza nessuna speranza di vincere.
D'altro canto i risultati economici sono pure peggiori, anzi tragici, con un rosso di bilancio da record, di gran lunga il peggiore del mondo e tra i peggiori dell'intera storia dello sport.
Dunque, questa è la situazione: risultati sportivi mediocri a fronte di costi esorbitanti.
Mantenere la linea attuale, proseguire il progetto per come è stato impostato finora, non è possibile. E' razionalmente insostenibile.
Capisco Boban che difende il suo operato, che io ho anche difeso tante volte, ma un cambiamento drastico, una rivoluzione che cambi il Milan alle radici, è improrogabile.
Non possiamo proseguire in questo modo per motivi finanziari e per il regolamento Uefa. C'è poco da fare. Quindi il povero Boban non può dire che le cose stanno migliorando, che di recente ci sono dei progressi, lo fa per difendere le proprie idee e va rispettato, ma ormai è chiaro a tutti che non potremo "aggiungere" alla squadra attuale, non potremo "proseguire" il lavoro fatto quest'anno... dovremo invece tagliare drasticamente i costi, ridurre il monte ingaggi, ovvero vendere tutti quelli che hanno costi alti in rosa. Non si scappa. Bisogna crescere, svegliarsi, capire come stanno le cose.
Va riprogettato un Milan dalle fondamenta, lasciandosi alle spalle il peso del passato, costruita una rosa sostenibile, con margini di crescita, pensata con logica e coerenza, una squadra che giochi con un'identità chiara e riconoscibile in tutto il mondo, un settore giovanile d'eccellenza che competa per vincere come la prima squadra. Serviranno coraggio, coerenza, serietà, continuità, professionalità, pazienza...
Il compito è difficilissimo. Non so se Gazidis Elliott e le persone che sceglieranno siano quelle giuste. Non lo so. Lo vedremo. Ma se una rivoluzione va fatta va fatta ora, non si può più rimandare. Va costruito il Milan del 2020, uccidendo quello del passato. Oppure seguiremo la strada del Torino, e ci troveremo tra qualche anno a celebrare i goal di Sheva come loro celebrano quelli di Pulici Graziani. Per me queste due sono le opzioni.