Boban attacca Gazidis:"Milan unito? Ci credevo..."

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Boban faccia meno lo splendido comunque.
Gianpaolo, che ci ha fatto perdere un altra stagione, non l’ha scelto Gazidis

Non vorrei sbagliare ma quando il milan ha scelto giampaolo eravamo già troppo in là coi tempi e quindi era difficile trovare un buon allenatore libero. Come se non bastassero già il nostro progetto tecnico limitato e i freni del fpf.
Non per giustificare boban ma da noi c'è sempre una slitta che ci fa partire in ritardo sugli altri.
Ora, ad esempio , una normale società di calcio programma il calciomercato estivo e blocca addirittura i primi giocatori, noi forse faremo l'ennesima rivoluzione dirigenziale.
Anche questo è sabotaggio :cambiare tutto per cambiare nulla.
 
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Boban deve essere stato ingannato in maniera clamorosa. Ricordiamoci che lui affermava che la proprietà fosse “molto ambiziosa, altrimenti non sarei qui”. Chissà quante balle gli avrà raccontato il mangiaporchetta e il suo servo. Ora sta vuotando il sacco dopo aver capito di essere stato preso per il ****, e fa benissimo, Idiott deve essere s*******to globalmente per lo squallido strozzino pezzente che è.



Chissà cos’avrà da dire Zio Zosimo. Lui è convinto che un fondo avvoltoio sionista abbia le capacità e soprattutto la volontà di portare il Milan ai livelli del Liverpool.

Per i conti c'è mio zio antunello. -cit-
 

A.C Milan 1899

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Boban faccia meno lo splendido comunque.
Gianpaolo, che ci ha fatto perdere un altra stagione, non l’ha scelto Gazidis

Il budget da pezzenti col quale potevi permetterti solo i Forrest Giamp, i Pioli, i Dj Francesco però l’ha scelto Idiott.

Ricordiamoci che questo Milan ha una potenza di fuoco tale che perfino uno come Spalletti (4 milioni netti di ingaggi all’anno, giusto per chiarire) risulta essere fuori portata. L’Inter di Thohir, cioè la peggiore Inter dal dopoguerra, aveva la forza di ingaggiare Mancini, tutto questo con un bilancio disastroso (-70, simile al -90 che è stimato per il Milan in Estate dopo i tagli fatti) e un settlement agreement dalla UEFA arrivato a Maggio 2015 (Mancini arrivò a Novembre 2014).

Siamo in mani molto peggiori di quelle di Thohir. E ho detto tutto. Con lo strozzino il Milan è come un vecchio che cerca di scopare.
 
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Dichiarazioni clamorose di Boban allla Gazzetta dello Sport in edicola oggi, 29 febbraio

Boban, l’a.d. Gazidis la settimana scorsa ha superato tutte le indiscrezioni dicendo che non esistono due anime nel Milan. Che cosa ne pensa?

«Prendendo atto di mille difficoltà iniziali, delle differenze culturali e delle passioni rossonere ben diverse, con tutte le divergenze di vedute e qualche volta opposti pensieri, ancora qualche giorno fa pensavo fosse questa la realtà».

Poi ci sono state le voci su Rangnick. Ci sarebbero stati effettivamente contatti con il manager tedesco e questo non fa bene al club e non aiuta il lavoro dell’area tecnica.

«Il fatto che parliamo di queste cose non fa bene a nessuno, soprattutto alla vigilia di una partita importante, come sono tutte quelle che stiamo giocando adesso. La cosa peggiore è che questo evento destabilizzante avviene in un momento durante il quale la squadra sta crescendo e si vede un grande lavoro di Pioli, in un momento dove si percepisce che si sta formando un percorso nettamente migliore. Non avvisarci è stato irrispettoso e inelegante. Non è da Milan. Almeno quello che ci ricordavamo fosse il Milan».

Quindi l’unità di intenti non esiste? Non esiste un unico sistema di lavoro per tornare a un unico grande Milan?

«Per come la vedo io, l’unità significa condivisione, l’unità è rispetto. Alla fine, la base di tutto è avere questo approccio, è l’unica via per poter lavorare e sentirsi bene».

Avete chiesto un chiarimento a Gazidis? Da quanto tempo non vi sentite?

«Con Gazidis abbiamo già parlato. Per il bene del Milan, è certamente necessario che il meeting con la proprietà avvenga al più presto».

Ha lasciato la Fifa perché aveva grandi progetti con Paolo Maldini…

«Sono felice di condividere e vivere questo tempo con un grande amico con il quale ho sognato di lavorare da tempi lontani. Paolo come nessuno rappresenta la storia e l’appartenenza al Milan, è una persona per bene, ha classe ed è ormai un dirigente credibile e capace. La cronaca dei fatti? Il mercato estivo è stato molto dinamico e alla fine positivo, poi c’è stato un inizio del campionato molto insoddisfacente per il quale ci prendiamo tutte le responsabilità, dopo di che il cambio di allenatore, e la costruzione di una base solida per un progetto che è stato pensato per almeno tre anni. Questa è la sintesi del nostro lavoro, finora».

Con quale budget potreste lavorare per il futuro?

«La proprietà deve essere chiara sia nel budget che negli obiettivi. In sintesi: noi rispettosi delle esigenze di equilibrio economico finanziario per garantire una sana e corretta gestione della società, la proprietà rispettosa dei risultati sportivi affidati a chi rappresenta la storia e i valori di un grande club».

Quindi non lo è stata.

«Al momento, nonostante gli sforzi nel mercato di gennaio e i tanti tagli, con due cessioni importanti e l’alleggerimento che deriva dai relativi ingaggi, non sappiamo che margini avremo».

Uno dei nodi da sciogliere è il rinnovo di contratto di Ibrahimovic.

«Tutti vedono l’impatto che Zlatan ha avuto. E’ un giocatore speciale, e non credo ci siano dubbi che dovremmo affrontare già oggi un possibile rinnovo per la prossima stagione, al di là del risultato finale della squadra».

C’è anche il problema del rinnovo di contratto di Begovic e soprattutto Kjaer.

«Niente da aggiungere a quello che abbiamo visto in campo. Sono giocatori di esperienza che hanno reso più solido il Milan, è probabile che lo possano fare anche nelle prossime stagioni».

C’è la politica dei giovani pretesa da Elliott come un caposaldo, condivisa da voi per la verità. Ma ci sono anche dei limiti. Come ha detto più volte Maldini, una squadra di ragazzi non ha mai vinto…

«Ci è stato chiesto di ringiovanire la rosa e l’abbiamo fatto ma sostenendo sempre che ci vuole il giusto mix tra gioventù ed esperienza. Il mercato invernale ha dimostrato che avevamo ragione, basta vedere come i giovani siano cresciuti in breve tempo».

Insomma, c’è un’intesa sulle strategie o no?

«Noi siamo certi che il Milan abbia soltanto una strada, pensare in grande per un fatto semplice – si chiama il Milan, ha 120 anni di storia vincente, e ha sette Coppe dei Campioni vinte».

Allora quando vedremo un Milan così, capace almeno di competere per tornare in Champions League?

«Intanto dobbiamo finire la stagione e vedere dove saremo, ma è già un Milan diverso. Noi non diciamo che si debba vincere l’anno prossimo, ma dobbiamo essere competitivi e giocarcela con tutti almeno in Italia. Siamo ben coscienti che non viviamo il Milan dei nostri tempi, ma un’ambizione vera che ti fa sognare ci dev’essere».

Lo snodo è Ibrahimovic, in un ruolo o un altro. Resterà?

«L’ha chiamato prima Paolo e poi ho continuato io anche per il fatto della lingua e il carattere balcanico che abbiamo. E’ stato divertente quando mi ha chiamato verso le 10 di sera per la vigilia di Natale dicendo: “Boban, congratulazioni al Milan, avete preso Ibrahimovic. Buon Natale e a presto”. Comunque, l’ok di Londra è arrivato quasi subito. Speriamo di poter andare avanti».

Servono grandi giocatori, per quanto senior, e bei prospetti per riportare al Milan al top. Serve anche, secondo la proprietà e non soltanto, uno stadio nuovo. Una priorità per Elliott. Che cosa ne pensa?

«E’ una grande cosa e bisogna farlo, sarebbe bello per la città calcistica più importante al mondo. Detto ciò, il nuovo San Siro con gli standard più avanzati sarebbe grandioso e credo che Elliott con i suoi manager sarebbe più che capace di fare un miracolo architettonico mondiale».

C’è nella gente questa idea che la proprietà sia un po’ lontana dalla società del calcio e della società Italiana, che cosa ne pensa?

«Noi sappiamo quanto sia importante avere un’identità milanese e Italiana. La si può inculcare anche ai ragazzi stranieri, credo che ci sono tanti buoni esempi. Capiamo che a volte per le proprietà straniere sia difficile capirlo, ma è un passaggio fondamentale. Non si deve mai arrivare alla de – italianizzazione e de – milanizzazione, sarebbe veramente come perdere l’anima. Lo dice un patriottico croato che ama questo club, questa città e questa splendida terra».

non voglio commentare questa intervista..tanto si e' gia' capito il solito teatro..cambiare tutto per non cambiare niente..pero' vorrei chiedere ai giornalisti di avere la stessa solerzia e di andare a chiedere a gazidis chi lha contattato, chi lha messo li' da chi prende ordini , voglio nomi concetti dalla vendita del milan..singer ha mai detto una parola sul milan?iuna volta report aveva fatto un ottimo servizio ma come al solito ci si e' fermati ai confini della verita'..
qui e' troppo tempo che si specula sulla pelle del milan..ma gli venisse il coronavirus a quel mafioso che ci ha venduti e continua in altre maniere a tenere le mani in pasta nel milan..maledizione a lui.. e atutti i suoi accoliti
 

Wetter

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Che tristezza,si sta palesando ancora una volta lo scenario peggiore per il nostro Milan.Non ci meritiamo tutto questo noi poveri tifosi.
 

A.C Milan 1899

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Per i conti c'è mio zio antunello. -cit-

Comunque Boban è stato ingannato, ormai è una certezza.

Uno non passa dal dire parole del genere

http://www.milanworld.net/boban-speriamo-sia-una-vita-da-milan-gigio-resta-per-ora-vt78745.html
Boban a Sky:"Il cuore batte ancora forte. E' molto emozionante. Emozioni difficili da contenere. Ero a casa a Zurigo. Maldini mi aveva già parlato. Poi l'ho raggiunto e abbiamo parlato tutta la notta. Sfida più particolare? Sì, è la sfida coi miei colori e col mio passato. La società ha ambizione di costruire una roba grande. Altrimenti non sarei qua. Ci vorrebbero 4-5 anni per un Milan forte. Ma noi vogliamo velocizzare questo processo. Vigliamo creare plusvalenze per investire. Al momento non possiamo permetterci Neymar. Il Milan non può essere una squadra media felice arrivare quinta o sesta. Dobbiamo fare di più. Il calcio di Giampaolo? Una macchia che si muove in modo uniforme".

A questo se non è stato ingannato. Il sionista pezzente sicuramente, al 100%, gli avrà fatto promesse che poi non ha la forza/volontà di mantenere, gli servivano Boban e Maldini come parafulmini, nulla di più.
 

Pamparulez2

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Ulteriore dimostrazione di una situazione allarmante.

Praticamente Boban conferma di nuovo:
- Gazidis voleva una squadra fatta solo di giovani, con Ibra come aquisti di gennaio nel 2018/19 si andava in Champions.
- Gazidis non rispetta il loro ruolo e contatta allenatori / dirigenti, compita che aspetta a Boban e Maldini
- Gazidis ha tutt'un altra 'cultura'...(e si vede i risultati fantastici che ha portato al Arsenal, sempre piu in parabola discendente)
- Gazidis ha fermato Boban e Maldini nel mercato (chissa quanti giocatori esperti siano stati bocciato da quel maledetto sabottatore). Ora Maldini e Boban si sentono in ragione visto il miglioramente netto della squadra con qualche giocatore esperto e pronto.
- Elliott deve chiarire i ruoli e progetto. Al momento non sia sa come si va avanti. Siamo a Marzo e i nostri dirigenti del area tecnica non conoscono nemmeno il loro budget. Una follia incredibile.
- L'operato di Boban e Maldini e difficile da giudicare, si capisce chiaramente che il loro progetto non era possibile visto il fattore Ivan


Qua si rischia un altra rivoluzione in estate, e se Elliott continua con Gazidis, strapagato a 4+ milioni manco fosse un grandissimo centrocampista titolare fisso, e il suo progetto da Football Manager, che non c'entra niente con il calcio reale come dimostrato svariate volte, questa societa e morta fino alla vendita.
Se in estate sara cosi, via chi vuole un Milan grande, avanti con un Manager che prova di dirigere una societa sportiva come una societa immobiliare io vi salutero. Il Milan in quel momento sara morto fino a data da destinarsi.

Nel calcio non si va da nessuna parte con soli giovani e senza risultati sportivi (infatti i ricavi crollano)
Perfetto.
Inutile dire che sto dalla parte di zvone e paolo. Gli ha tirato dei missili incredibili.. pazzesco, mancano mesi a fine anno! Per arrivare a tanto significa che gazidis ed elliot hanno oltrepassato ogni limite
 
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Ogni anno una slitta che ci fa restare fermi.
Siamo ridicoli.
Ogni anno una bandiera da bruciare per tenere buoni i tifosi e portare avanti la farsa.
Il prossimo chi sarà ? Sheva?
La tattica ormai è sempre la stessa.
 

A.C Milan 1899

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Non vorrei sbagliare ma quando il milan ha scelto giampaolo eravamo già troppo in là coi tempi e quindi era difficile trovare un buon allenatore libero. Come se non bastassero già il nostro progetto tecnico limitato e i freni del fpf.
Non per giustificare boban ma da noi c'è sempre una slitta che ci fa partire in ritardo sugli altri.
Ora, ad esempio , una normale società di calcio programma il calciomercato estivo e blocca addirittura i primi giocatori, noi forse faremo l'ennesima rivoluzione dirigenziale.
Anche questo è sabotaggio :cambiare tutto per cambiare nulla.

Il problema li era il budget, come sempre. Ti rendi conto che Sweet Gaz O’ Mine aveva imposto un tetto ingaggi di 2,5 milioni questa estate? Da lì nascono tutti i problemi. Idiott ha tentato di fare all-in appena arrivato dando l’ok ad operazioni scellerate come quelle di Piatek e Paquetà, poi ha stretto brutalmente i cordoni della borsa e questa estate ci siamo ritrovati con mezza squadra da rifare e un budget risicatissimo.
 
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Il problema li era il budget, come sempre. Ti rendi conto che Sweet Gaz O’ Mine aveva imposto un tetto ingaggi di 2,5 milioni questa estate? Da lì nascono tutti i problemi. Idiott ha tentato di fare all-in appena arrivato dando l’ok ad operazioni scellerate come quelle di Piatek e Paquetà, poi ha stretto brutalmente i cordoni della borsa e questa estate ci siamo ritrovati con mezza squadra da rifare e un budget risicatissimo.

Se non cambiamo proprietà ne usciremo mai.
Del resto è già eloquente il fatto che elliott abbia scelto gazzosa e non un marotta.
Dove vogliamo andare con questo personaggio alla guida??
 
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