Blue Skye:"Operazione Milan opaca. Rischio sanzioni". Martedì udienza.

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TheKombo

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Repubblica:"Un accordo ufficializzato in maniera frettolosa", senza che "l'acquirente Redbird abbia effettuato una due diligence come da prassi", e per arrivare a una vendita che spicca per "assoluta opacità". Sono parole durissime quelle utilizzate da Blue Skye, di Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo, nel ricorso presentato dai loro legali al tribunale di Milano contro la vendita del Milan da parte del fondo Elliott. Una mossa urgente, quasi disperata, per cercare di bloccare il passaggio di azioni che finirebbe per danneggiare la Blue Skye, originaria partner di Elliott nell'acquisto della società rossonera. Tre le accuse, pesantissime, messe nero su bianco nel ricorso.

La prima accusa è quella di non aver informato i soci. "Blue Skye è stata tenuta scientemente all'oscuro del processo di cessione in corso" fino a quando, nell'aprile del 2022, una mail di Gordon Singer, dirigente del gruppo Elliott, ammette che "il Gruppo Elliott aveva messo in vendita il Club e aveva anche firmato un accordo di esclusiva con una società del Bahrein per un prezzo di 1,1 miliardi di euro".

La seconda accusa riguarda l'accesso ai documenti relativi alla trattativa, negato al rappresentante di Blue Skye in cda "in totale spregio dei diritti di informazione giuridicamente attribuiti ai membri del consiglio di amministrazione". Per i ricorrenti "il processo di trasferimento delle azioni dell'Ac Milan è stato deliberatamente nascosto ad almeno un amministratore nonostante le reiterate richieste di informazioni". Per ricevere informazioni, Blue Skye si è rivolta al tribunale federale dello Stato di New York, ottenendo il 5 luglio l'accoglimento del ricorso: "RedBird e Elliott sono tenuti a produrre tutti i documenti, elettronici o meno, in loro possesso", ha stabilito il tribunale Usa. Senza che però le società abbiano ottemperato all'ordine, almeno alla data del ricorso, in quella che i ricorrenti definiscono una "resistenza strenua che conferma ancor di più le gravi perplessità".

Infine il sospetto, che prende le forme di un'accusa, di aver messo in piedi un "vero e proprio abuso ordito a tavolino" da parte di Elliott per cercare di ingannare l'Uefa che impone che nessuno abbia "controllo o influenza" su più di una squadra che partecipa alle competizioni Uefa.

Secondo i ricorrenti c'è infatti la vicenda del Lille Olympique Sporting Club, squadra francese che nel dicembre 2020 ha cambiato proprietà passando al gruppo Elliott attraverso Merlyn Partners ScSp. Esiste quindi "il rischio concreto che vengano comminate sanzioni". Con la vendita il fondo Usa poi "manterrebbe il controllo effettivo del Milan, pur non possedendo formalmente due squadre che giocano in Champions League" perché "il Gruppo Elliott manterrà una partecipazione di minoranza (...) tra il 30 e il 49 per cento" e "continuerà a designare membri nel cda del Milan".

Motivi per cui da Blue Skye, che rimarrebbe senza nulla e con il rischio di non poter far fronte ai debiti, chiedono al tribunale di Milano una sospensiva, udienza prevista per domani 13 settembre. Il nodo da sciogliere è se il passaggio delle azioni sia già avvenuto o meno: se l'effettivo cambio di proprietà previsto per il 6 settembre non fosse ancora avvenuto, il tribunale potrebbe ancora sospendere la vendita. Una battaglia che in ogni caso non finisce qui, perché Blue Skye ha avviato anche un contenzioso anche in Lussemburgo, arrivando addirittura a formulare l'ipotesi di una frode.
Visto che mi sono beccato 2 settimane di ban faccio il bravo, ma chi crede a questi cialtroni lo è peggio di loro. Siamo seri, si può criticare l'input sulla gestione societaria, ma non la serietà e la professionalità, piaccia o meno.
 

Nomaduk

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Repubblica:"Un accordo ufficializzato in maniera frettolosa", senza che "l'acquirente Redbird abbia effettuato una due diligence come da prassi", e per arrivare a una vendita che spicca per "assoluta opacità". Sono parole durissime quelle utilizzate da Blue Skye, di Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo, nel ricorso presentato dai loro legali al tribunale di Milano contro la vendita del Milan da parte del fondo Elliott. Una mossa urgente, quasi disperata, per cercare di bloccare il passaggio di azioni che finirebbe per danneggiare la Blue Skye, originaria partner di Elliott nell'acquisto della società rossonera. Tre le accuse, pesantissime, messe nero su bianco nel ricorso.

La prima accusa è quella di non aver informato i soci. "Blue Skye è stata tenuta scientemente all'oscuro del processo di cessione in corso" fino a quando, nell'aprile del 2022, una mail di Gordon Singer, dirigente del gruppo Elliott, ammette che "il Gruppo Elliott aveva messo in vendita il Club e aveva anche firmato un accordo di esclusiva con una società del Bahrein per un prezzo di 1,1 miliardi di euro".

La seconda accusa riguarda l'accesso ai documenti relativi alla trattativa, negato al rappresentante di Blue Skye in cda "in totale spregio dei diritti di informazione giuridicamente attribuiti ai membri del consiglio di amministrazione". Per i ricorrenti "il processo di trasferimento delle azioni dell'Ac Milan è stato deliberatamente nascosto ad almeno un amministratore nonostante le reiterate richieste di informazioni". Per ricevere informazioni, Blue Skye si è rivolta al tribunale federale dello Stato di New York, ottenendo il 5 luglio l'accoglimento del ricorso: "RedBird e Elliott sono tenuti a produrre tutti i documenti, elettronici o meno, in loro possesso", ha stabilito il tribunale Usa. Senza che però le società abbiano ottemperato all'ordine, almeno alla data del ricorso, in quella che i ricorrenti definiscono una "resistenza strenua che conferma ancor di più le gravi perplessità".

Infine il sospetto, che prende le forme di un'accusa, di aver messo in piedi un "vero e proprio abuso ordito a tavolino" da parte di Elliott per cercare di ingannare l'Uefa che impone che nessuno abbia "controllo o influenza" su più di una squadra che partecipa alle competizioni Uefa.

Secondo i ricorrenti c'è infatti la vicenda del Lille Olympique Sporting Club, squadra francese che nel dicembre 2020 ha cambiato proprietà passando al gruppo Elliott attraverso Merlyn Partners ScSp. Esiste quindi "il rischio concreto che vengano comminate sanzioni". Con la vendita il fondo Usa poi "manterrebbe il controllo effettivo del Milan, pur non possedendo formalmente due squadre che giocano in Champions League" perché "il Gruppo Elliott manterrà una partecipazione di minoranza (...) tra il 30 e il 49 per cento" e "continuerà a designare membri nel cda del Milan".

Motivi per cui da Blue Skye, che rimarrebbe senza nulla e con il rischio di non poter far fronte ai debiti, chiedono al tribunale di Milano una sospensiva, udienza prevista per domani 13 settembre. Il nodo da sciogliere è se il passaggio delle azioni sia già avvenuto o meno: se l'effettivo cambio di proprietà previsto per il 6 settembre non fosse ancora avvenuto, il tribunale potrebbe ancora sospendere la vendita. Una battaglia che in ogni caso non finisce qui, perché Blue Skye ha avviato anche un contenzioso anche in Lussemburgo, arrivando addirittura a formulare l'ipotesi di una frode.

Secondo me dietro a questi 2 figuri di bluesky c'è qualche nostra vecchia conoscenza... per me non succederà proprio nulla.

Ma poi il lille non c'entra nulla. Non c'è mai stato alcun rapporto tra elliot e lille. C'era tra elliot ed il vecchio proprietario del lille. Gli acquisti dal lille sono tutti regolari.
 
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Repubblica:"Un accordo ufficializzato in maniera frettolosa", senza che "l'acquirente Redbird abbia effettuato una due diligence come da prassi", e per arrivare a una vendita che spicca per "assoluta opacità". Sono parole durissime quelle utilizzate da Blue Skye, di Salvatore Cerchione e Gianluca D'Avanzo, nel ricorso presentato dai loro legali al tribunale di Milano contro la vendita del Milan da parte del fondo Elliott. Una mossa urgente, quasi disperata, per cercare di bloccare il passaggio di azioni che finirebbe per danneggiare la Blue Skye, originaria partner di Elliott nell'acquisto della società rossonera. Tre le accuse, pesantissime, messe nero su bianco nel ricorso.

La prima accusa è quella di non aver informato i soci. "Blue Skye è stata tenuta scientemente all'oscuro del processo di cessione in corso" fino a quando, nell'aprile del 2022, una mail di Gordon Singer, dirigente del gruppo Elliott, ammette che "il Gruppo Elliott aveva messo in vendita il Club e aveva anche firmato un accordo di esclusiva con una società del Bahrein per un prezzo di 1,1 miliardi di euro".

La seconda accusa riguarda l'accesso ai documenti relativi alla trattativa, negato al rappresentante di Blue Skye in cda "in totale spregio dei diritti di informazione giuridicamente attribuiti ai membri del consiglio di amministrazione". Per i ricorrenti "il processo di trasferimento delle azioni dell'Ac Milan è stato deliberatamente nascosto ad almeno un amministratore nonostante le reiterate richieste di informazioni". Per ricevere informazioni, Blue Skye si è rivolta al tribunale federale dello Stato di New York, ottenendo il 5 luglio l'accoglimento del ricorso: "RedBird e Elliott sono tenuti a produrre tutti i documenti, elettronici o meno, in loro possesso", ha stabilito il tribunale Usa. Senza che però le società abbiano ottemperato all'ordine, almeno alla data del ricorso, in quella che i ricorrenti definiscono una "resistenza strenua che conferma ancor di più le gravi perplessità".

Infine il sospetto, che prende le forme di un'accusa, di aver messo in piedi un "vero e proprio abuso ordito a tavolino" da parte di Elliott per cercare di ingannare l'Uefa che impone che nessuno abbia "controllo o influenza" su più di una squadra che partecipa alle competizioni Uefa.

Secondo i ricorrenti c'è infatti la vicenda del Lille Olympique Sporting Club, squadra francese che nel dicembre 2020 ha cambiato proprietà passando al gruppo Elliott attraverso Merlyn Partners ScSp. Esiste quindi "il rischio concreto che vengano comminate sanzioni". Con la vendita il fondo Usa poi "manterrebbe il controllo effettivo del Milan, pur non possedendo formalmente due squadre che giocano in Champions League" perché "il Gruppo Elliott manterrà una partecipazione di minoranza (...) tra il 30 e il 49 per cento" e "continuerà a designare membri nel cda del Milan".


Motivi per cui da Blue Skye, che rimarrebbe senza nulla e con il rischio di non poter far fronte ai debiti, chiedono al tribunale di Milano una sospensiva, udienza prevista per domani 13 settembre. Il nodo da sciogliere è se il passaggio delle azioni sia già avvenuto o meno: se l'effettivo cambio di proprietà previsto per il 6 settembre non fosse ancora avvenuto, il tribunale potrebbe ancora sospendere la vendita. Una battaglia che in ogni caso non finisce qui, perché Blue Skye ha avviato anche un contenzioso anche in Lussemburgo, arrivando addirittura a formulare l'ipotesi di una frode.
E scusate se ne sono resi conto ora che Elliott controllava sia il Milan che il Lille? Sbaglio o anche l'anno scorso Milan e Lille hanno partecipato alla Champions? Perché secondo questa accusa la cessione sarebbe stata accelerata per evitare sanzioni della UEFA in merito alla doppia proprietà di Elliott...
 

Nomaduk

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Può dare pure fastidio ai portatori di prosciutto sugli occhi,ma che ci sìa nulla di trasparente lo capirebbe pure un bambino,anzi,un inetto juventino(è risaputo che il 90% di loro è ritardatello).

Cosa ci sarebbe di non trasparente nella cessione da elliot a redbird?
 

El picinin

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A me le modalità di questa cessione non piacciono,ma paragonare yongong li a Cardinale e follia .
 

jumpy65

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Le sceneggiature di repubblica assomigliano a quelle di report. Quattro righe di fatti e 50 di fantasie per portare avanti una tesi. Vediamo cosa decideranno i giudici poi commenteremo i fatti.
 
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