Bild contro la Cina: si rafforza esportando il virus, deve pagare

A.C Milan 1899

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Bordata epocale del quotidiano tedesco che, nella persona del direttore, Julian Reichelt, si è rivolto in un video al Presidente cinese Xi Jinping accusandolo di aver applicato un controllo ferreo sui giornali e siti internet critici verso il suo operato ma di non essere stato altrettanto rigoroso verso le bancarelle che vendono le zuppe al pipistrello. Lo ha inoltre accusato di aver privato i cittadini cinesi della libertà, privandoli nel contempo anche della loro creatività, in quanto solo una nazione libera può essere creativa, trasformando la Cina in un grande esperimento di furto di proprietà intellettuale, rendendola una nazione che si arricchisce con le invenzioni degli altri, invece che con proprie.

Più gravi ancora le critiche alla gestione dell’emergenza Covid-19 il quotidiano, infatti, sostiene che il presidente cinese, il suo governo e i suoi scienziati fossero da tempo a conoscenza del fatto che il Coronavirus fosse altamente infettivo, e li accusano di aver lasciato il resto del mondo all’oscuro. Fa inoltre presente, citando il Washington Post, che i laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui Coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari.

In ultimo, ma non per importanza, il quotidiano tedesco ricorda al presidente cinese che, nel suo paese, il popolo lo sta mettendo in discussione, e che il suo potere sta crollando. La chiosa finale, che assomiglia molto ad un vaticinio, è la seguente: “Pianifica di rafforzare la Cina grazie ad una malattia che ha esportato. Non ci riuscirà: il Coronavirus prima o poi sarà la sua fine politica”.
 

Toby rosso nero

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Ho letto ieri l'articolo e ci va giù pesantissimo anche contro la persona diretta del presidente. Attacco clamoroso. Penso che questo direttore e la sua famiglia oggi corrano notevoli rischi.
Tanto di cappello per il coraggio.

Il fatto che la Merkel oggi, invece di smorzare diplomaticamente la polemica, abbia dato man forte con una prima mezza accusa pubblica ai cinesi, fa capire che i crucchi si sono schierati.
 
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Bordata epocale del quotidiano tedesco che, nella persona del direttore, Julian Reichelt, si è rivolto in un video al Presidente cinese Xi Jinping accusandolo di aver applicato un controllo ferreo sui giornali e siti internet critici verso il suo operato ma di non essere stato altrettanto rigoroso verso le bancarelle che vendono le zuppe al pipistrello. Lo ha inoltre accusato di aver privato i cittadini cinesi della libertà, privandoli nel contempo anche della loro creatività, in quanto solo una nazione libera può essere creativa, trasformando la Cina in un grande esperimento di furto di proprietà intellettuale, rendendola una nazione che si arricchisce con le invenzioni degli altri, invece che con proprie.

Più gravi ancora le critiche alla gestione dell’emergenza Covid-19 il quotidiano, infatti, sostiene che il presidente cinese, il suo governo e i suoi scienziati fossero da tempo a conoscenza del fatto che il Coronavirus fosse altamente infettivo, e li accusano di aver lasciato il resto del mondo all’oscuro. Fa inoltre presente, citando il Washington Post, che i laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui Coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari.

In ultimo, ma non per importanza, il quotidiano tedesco ricorda al presidente cinese che, nel suo paese, il popolo lo sta mettendo in discussione, e che il suo potere sta crollando. La chiosa finale, che assomiglia molto ad un vaticinio, è la seguente: “Pianifica di rafforzare la Cina grazie ad una malattia che ha esportato. Non ci riuscirà: il Coronavirus prima o poi sarà la sua fine politica”.

Wow, che bordata.
 
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Bordata epocale del quotidiano tedesco che, nella persona del direttore, Julian Reichelt, si è rivolto in un video al Presidente cinese Xi Jinping accusandolo di aver applicato un controllo ferreo sui giornali e siti internet critici verso il suo operato ma di non essere stato altrettanto rigoroso verso le bancarelle che vendono le zuppe al pipistrello. Lo ha inoltre accusato di aver privato i cittadini cinesi della libertà, privandoli nel contempo anche della loro creatività, in quanto solo una nazione libera può essere creativa, trasformando la Cina in un grande esperimento di furto di proprietà intellettuale, rendendola una nazione che si arricchisce con le invenzioni degli altri, invece che con proprie.

Più gravi ancora le critiche alla gestione dell’emergenza Covid-19 il quotidiano, infatti, sostiene che il presidente cinese, il suo governo e i suoi scienziati fossero da tempo a conoscenza del fatto che il Coronavirus fosse altamente infettivo, e li accusano di aver lasciato il resto del mondo all’oscuro. Fa inoltre presente, citando il Washington Post, che i laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui Coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari.

In ultimo, ma non per importanza, il quotidiano tedesco ricorda al presidente cinese che, nel suo paese, il popolo lo sta mettendo in discussione, e che il suo potere sta crollando. La chiosa finale, che assomiglia molto ad un vaticinio, è la seguente: “Pianifica di rafforzare la Cina grazie ad una malattia che ha esportato. Non ci riuscirà: il Coronavirus prima o poi sarà la sua fine politica”.

Beh, già il fatto che abbiano costretto al silenzio uno dei primi medici che aveva dato l'allarme sul virus (tra l'altro morto anche lui di Covid) dice già abbastanza sulle responsabilità cinesi.
 

Ringhio8

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Bordata epocale del quotidiano tedesco che, nella persona del direttore, Julian Reichelt, si è rivolto in un video al Presidente cinese Xi Jinping accusandolo di aver applicato un controllo ferreo sui giornali e siti internet critici verso il suo operato ma di non essere stato altrettanto rigoroso verso le bancarelle che vendono le zuppe al pipistrello. Lo ha inoltre accusato di aver privato i cittadini cinesi della libertà, privandoli nel contempo anche della loro creatività, in quanto solo una nazione libera può essere creativa, trasformando la Cina in un grande esperimento di furto di proprietà intellettuale, rendendola una nazione che si arricchisce con le invenzioni degli altri, invece che con proprie.

Più gravi ancora le critiche alla gestione dell’emergenza Covid-19 il quotidiano, infatti, sostiene che il presidente cinese, il suo governo e i suoi scienziati fossero da tempo a conoscenza del fatto che il Coronavirus fosse altamente infettivo, e li accusano di aver lasciato il resto del mondo all’oscuro. Fa inoltre presente, citando il Washington Post, che i laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui Coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari.

In ultimo, ma non per importanza, il quotidiano tedesco ricorda al presidente cinese che, nel suo paese, il popolo lo sta mettendo in discussione, e che il suo potere sta crollando. La chiosa finale, che assomiglia molto ad un vaticinio, è la seguente: “Pianifica di rafforzare la Cina grazie ad una malattia che ha esportato. Non ci riuscirà: il Coronavirus prima o poi sarà la sua fine politica”.

Che mazzata nei denti gli ha lanciato...
 

Toby rosso nero

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Signor Xi, Il Washington Post riporta che i vostri laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari. Perché i vostri laboratori tossici non sono così sicuri quanto invece lo sono le vostre carceri per i prigionieri politici? Potrebbe spiegarlo alle vedove in lutto, alle figlie e ai figli, mariti e genitori delle vittime di coronavirus in tutto il mondo?

Nel suo Paese il popolo la sta mettendo in discussione, il suo potere sta crollando. Ha creato una Cina impenetrabile, non trasparente. Prima del Covid, la Cina era conosciuta come uno Stato-Sorvegliante, ora è uno stato sorvegliante che ha infettato il mondo con una malattia mortale. Questa è la sua eredità politica. La sua ambasciata dice che non sono all’altezza della tradizionale amicizia fra i nostri popoli. Immagino che considera una grande amicizia, quella in cui manda mascherine in giro per il mondo. Questa non è amicizia, la chiamerei imperialismo nascosto dietro un sorriso, un cavallo di *****.
 
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Bordata epocale del quotidiano tedesco che, nella persona del direttore, Julian Reichelt, si è rivolto in un video al Presidente cinese Xi Jinping accusandolo di aver applicato un controllo ferreo sui giornali e siti internet critici verso il suo operato ma di non essere stato altrettanto rigoroso verso le bancarelle che vendono le zuppe al pipistrello. Lo ha inoltre accusato di aver privato i cittadini cinesi della libertà, privandoli nel contempo anche della loro creatività, in quanto solo una nazione libera può essere creativa, trasformando la Cina in un grande esperimento di furto di proprietà intellettuale, rendendola una nazione che si arricchisce con le invenzioni degli altri, invece che con proprie.

Più gravi ancora le critiche alla gestione dell’emergenza Covid-19 il quotidiano, infatti, sostiene che il presidente cinese, il suo governo e i suoi scienziati fossero da tempo a conoscenza del fatto che il Coronavirus fosse altamente infettivo, e li accusano di aver lasciato il resto del mondo all’oscuro. Fa inoltre presente, citando il Washington Post, che i laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui Coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari.

In ultimo, ma non per importanza, il quotidiano tedesco ricorda al presidente cinese che, nel suo paese, il popolo lo sta mettendo in discussione, e che il suo potere sta crollando. La chiosa finale, che assomiglia molto ad un vaticinio, è la seguente: “Pianifica di rafforzare la Cina grazie ad una malattia che ha esportato. Non ci riuscirà: il Coronavirus prima o poi sarà la sua fine politica”.

Ho letto le dichiarazioni del giornalista tedesco, che articola il suo pensiero in cinque punti fondamentali: traslando il discorso su un campo filosofico, li possiamo paragonare alle cinque vie per dimostrare l’esistenza di Dio teorizzate da San Tommaso - qui si vuole chiarire la colpevolezza della Cina che, a prescindere dalla natura del virus, deve pagare per i suoi delitti: ho però timore che questo possa non concretizzarsi.
 
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Signor Xi, Il Washington Post riporta che i vostri laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari. Perché i vostri laboratori tossici non sono così sicuri quanto invece lo sono le vostre carceri per i prigionieri politici? Potrebbe spiegarlo alle vedove in lutto, alle figlie e ai figli, mariti e genitori delle vittime di coronavirus in tutto il mondo?

Nel suo Paese il popolo la sta mettendo in discussione, il suo potere sta crollando. Ha creato una Cina impenetrabile, non trasparente. Prima del Covid, la Cina era conosciuta come uno Stato-Sorvegliante, ora è uno stato sorvegliante che ha infettato il mondo con una malattia mortale. Questa è la sua eredità politica. La sua ambasciata dice che non sono all’altezza della tradizionale amicizia fra i nostri popoli. Immagino che considera una grande amicizia, quella in cui manda mascherine in giro per il mondo. Questa non è amicizia, la chiamerei imperialismo nascosto dietro un sorriso, un cavallo di *****.

L’attacco diretto al presidente Xi Jinping è davvero clamoroso e, a mio modo di vedere, inaspettato! Come facevi notare nel post precedente, le dichiarazioni di Reichelt seguono quelle della Merkel: sono indizi che potrebbero segnare la posizione della Germania sulla faccenda.
 

Milanforever26

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Bordata epocale del quotidiano tedesco che, nella persona del direttore, Julian Reichelt, si è rivolto in un video al Presidente cinese Xi Jinping accusandolo di aver applicato un controllo ferreo sui giornali e siti internet critici verso il suo operato ma di non essere stato altrettanto rigoroso verso le bancarelle che vendono le zuppe al pipistrello. Lo ha inoltre accusato di aver privato i cittadini cinesi della libertà, privandoli nel contempo anche della loro creatività, in quanto solo una nazione libera può essere creativa, trasformando la Cina in un grande esperimento di furto di proprietà intellettuale, rendendola una nazione che si arricchisce con le invenzioni degli altri, invece che con proprie.

Più gravi ancora le critiche alla gestione dell’emergenza Covid-19 il quotidiano, infatti, sostiene che il presidente cinese, il suo governo e i suoi scienziati fossero da tempo a conoscenza del fatto che il Coronavirus fosse altamente infettivo, e li accusano di aver lasciato il resto del mondo all’oscuro. Fa inoltre presente, citando il Washington Post, che i laboratori a Wuhan hanno fatto ricerche sui Coronavirus nei pipistrelli, ma senza mantenere i livelli di sicurezza elevati che sarebbero necessari.

In ultimo, ma non per importanza, il quotidiano tedesco ricorda al presidente cinese che, nel suo paese, il popolo lo sta mettendo in discussione, e che il suo potere sta crollando. La chiosa finale, che assomiglia molto ad un vaticinio, è la seguente: “Pianifica di rafforzare la Cina grazie ad una malattia che ha esportato. Non ci riuscirà: il Coronavirus prima o poi sarà la sua fine politica”.

Importante che tutto il mondo libero si coalozzi contro i musi gialli
 
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