Bertolini: "Allenatore maschio? Ritorna patriarcato"

Ramza Beoulve

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Il patriarcato....

L'idea che possa esistere un uomo più competente di loro a queste invasate non le sfiora nemmeno...

Ma questa non è pure quella che per un certo tempo ci ha distrutto le orecchie con i suoi (orrendi) commenti tecnici delle partite della nazionale? Io toglievo l'audio, avrei preferito sentire per novanta minuti le unghie sulla lavagna... E chissà perché ce l'hanno fatta sorbire? Per il patriarcato o per questo pseudo femminismo d'accatto per il quale bisogna mettere dovunque una donna anche se palesemente inadeguata?
 

fabri47

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Ricorda un po' il macello dei mondiali in Sudafrica nel 2010, con la squadra maschile. Dinamiche simili.

La Bertolini ha fatto scelte coraggiose e drastiche, penso sapesse che sarebbe andata incontro a conseguenze nel gruppo. Se non ne era consapevole, è colpa sua.

Le scelte che ha fatto non sono da poco: ha lasciato a casa il capitano, ha messo dentro una sedicenne (seppure fenomeno conclamato), ha fatto fuori il portiere titolare (che gioca nel Milan tra l'altro), pluriscudettato con una marea di presenze, per lanciare una giovane con scarsa esperienza (che gioca nell'Inter). Ha poi messo in panchina diverse senatrici (come la Girelli, Cernoia, Bartoli). Insomma, scelte forti che hanno conseguenze, nel calcio femminile come in quello maschile come in qualunque sport.

Poi secondo me anche le giocatrici hanno colpe grosse. Sono professioniste da pochi anni e si vede, sia sul piano tecnico che comportamentale, perchè questi ammutinamenti e la lettera poi... sono roba da cialtroni.

Riguardo al patriarcato, capisco il suo discorso. Lo sentiamo ormai in tanti contesti, oltretutto spesso fuori luogo, in fondo nel calcio ci sta pure. Anche se, va detto, le nazionali straniere hanno allenatori anche uomini (come la Francia), se lei parla (giustamente) di professionalità e rispetto del gruppo allora il fattore allenatore maschioVsfemmina non dovrebbe esistere. L'allenatore deve essere la scelta migliore al momento, al di la del sesso.

Casomai ci sono enormi dubbi su Soncin, un allenatore con zero esperienza. Segno che il casino che c'è a livello federale (c'è negli uomini, figuriamoci nelle donne) scoraggia gli allenatori piu quotati a rilevare un ruolo che ha parecchi problemi e poche soddisfazioni, oltre che pochi soldi.
Il calcio femminile in Italia ha parecchia strada da fare e tutta in salita secondo me.
Allenare 10 squadre maschili ti crea meno problemi di allenarne una femminile, ne parlo per esperienza diretta.
 

Lineker10

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Allenare 10 squadre maschili ti crea meno problemi di allenarne una femminile, ne parlo per esperienza diretta.
Posso immaginare. La cosa mi incuriosisce.
C'è un discorso tecnico e atletico ovviamente, nel calcio femminile penso non debbano essere date per scontate delle basi che invece per i maschi lo sono, ma piu che altro a livello umano immagino ci siano differenze grosse.
Quali sono le differenze secondo la tua esperienza?
 
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Posso immaginare. La cosa mi incuriosisce.
C'è un discorso tecnico e atletico ovviamente, nel calcio femminile penso non debbano essere date per scontate delle basi che invece per i maschi lo sono, ma piu che altro a livello umano immagino ci siano differenze grosse.
Quali sono le differenze secondo la tua esperienza?
Non è facile da spiegare a parole.

1- le donne sono più competitivi dei maschi, non ci stanno a perdere vogliono risultati, mentre i maschietti sono più malleabili .
2- quando litigano fra loro a noi maschietti dopo un po' passa loro se li legano al dito e sono capaci di andare avanti per tutta la stagione.
3- devi stare attentisimo a come parli, fanno attenzione anche alle virgole, rischi che non ti salutano neanche più 🙂
Crescono prima dei maschi e sono molto più cattive sotto certi punti di vista.

Il tutto aggravato nelle giovanili dove i genitori si immischiano e vogliono vincere, aggravando il tutto.

Parlando tecnicamente ( faccio il preparatore portiere e secondo allenatore), l'anno scorso il mister voleva fargli fare un gioco maschile, che queste ragazze non erano in grado di fare. Infatti al inizio quando giocavano libere e semplici eravamo seconde quando il mister gli voleva fare la partenza dal basso e il fraseggio queste ragazze non hanno più vinte una partita.

Gli dicevo mister giochiamo semplici queste ragazze non sono in grado di farlo, ma non c'è cosa peggiore di un allenatore cocciuto.

Gli dicevo rischiamo di perdere le migliori, e lui no non li perderemo.

Per accorciare quest'anno le migliori sono andate via, la squadra sono rimaste quelle più scarse, la squadra si è dispersa, le bambine che dovevano salire nella nostra squadra ( quelle più brave) sono andate in un altra società.

Mister gli ho detto ne è valsa la pena sfasciare così 2 squadre?

Per dirti che un allenatore cocciuto può fare danni incalcolabile.

P.s quando una volta gli ha detto: ragazze vincere o perdere non è importante sono morto.

P.s inutile dire che ho cambiato società.
Già che non ti pagano ma andare a fare figuracce in giro anche no
 

Milanismo

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Bertolini non si arrende all'anonimato, dopo i fallimenti plurimi con la nazionale femminile, e straparla al Corriere della Sera

"Ovviamente auguro a Soncin il meglio, ma andava cavalcata quell’onda positiva.
Sento dire che questo è l’anno zero: allora chi ha compiti di governo cosa ha fatto dal 2019 in poi?
Certo oggi c’è il professionismo, importantissimo.

Ma la progettualità è un’altra cosa: distribuire risorse alla base, lavorare sul territorio, far crescere le tesserate, che si sono fermate, incentivare con la premialità a fare il settore bambine.
Noi abbiamo fatto partite in casa in cui erano molti di più i tifosi avversari. Da noi manca un progetto che ti faccia pensare che il calcio femminile sia qualcosa di importante a livello culturale.
Un problema di testa.
Dove sono oggi le donne negli staff della serie A femminile?
Forse il 10%… Siamo considerate immagine: le quote rosa diventano necessarie. E noi ci mettiamo del nostro, siamo le peggiori nemiche di noi stesse: aveva ragione Murgia quando diceva che servono due donne per far fuori una donna.
Ma così andiamo indietro, torniamo al patriarcato

Al raduno di aprile ho parlato chiaro a tutte le giocatrici più esperte: attenzione, le giovani premono, nessuna ha il posto garantito. Sara inclusa.
Se verrete al Mondiale, ho detto, potrete giocare o stare in panchina però il vostro contributo al gruppo sarà comunque importante.
È il concetto di squadra che deve prevalere.
Con Girelli, Cernoia e Bartoli è nato un patto: mi hanno dato la loro disponibilità totale.
Sara l’ha presa male da subito: ho capito che quel ruolo, in Nuova Zelanda, non avrebbe potuto reggerlo


Il clima era buono, fino alla vittoria sull’Argentina:«Vedevo sorrisi, allenamenti partecipati, giovani entusiaste: mi sembrava che la professionalità prevalesse su qualsiasi necessità individuale.
Ma dalla partita con la Svezia, quando sono diventate titolari le piccole, chi non ha giocato ha messo il muso.
E l’atmosfera è cambiata

Ma se la sconfitta con la Svezia era preventivabile, quella con il Sudafrica, che è poi costata l’eliminazione per l’Italia, non lo era:
Fatto l’autogol, siamo andate in trance.

Ho cercato di tranquillizzare le ragazze: calma, siamo comunque qualificate.
Niente, non mi ascoltavano
. È subentrata l’ansia: tutti i gol li abbiamo presi in superiorità numerica

Quello che ci è successo fa parte di una crescita.
Non è facile vedere le piccole che ti passano davanti. Giulia Dragoni ha 16 anni ma la testa da grande: potrebbe essere la prima italiana a vincere il Pallone d’Oro.

Ma se sei una professionista devi riuscire a starci dentro a prescindere se la c.t. ti sta antipatica. La Spagna ha vinto il Mondiale dopo che metà delle calciatrici avevano sfiduciato l’allenatore.
Quella è maturità.

La forza di un gruppo è il collettivo, non il singolo.
Le battaglie per sdoganare il calcio femminile le abbiamo combattute tutte, ciascuna nel suo ruolo.
Non è facile vedersi soffiare il posto, lo capisco.
Sentirsi offese non aiuta e alla fine siamo andate a lezione di umiltà dal Sudafrica

Finita la partita col Sudafrica sono andata a consolare le giovani, mentre le altre mi scansavano.
C’era troppa rabbia in spogliatoio per fare discorsi. Non è vero che mi sono chiusa in camera. Loro si sono riunite e hanno scritto quel comunicato.
Il volo di ritorno è stato allucinante. C’è chi non ha più avuto il coraggio di guardarmi in faccia né di salutarmi.
Non ho mai detto che hanno paura ma che abbiamo avuto paura. Tutte.
Certe ragazze fanno fatica a vivere l’errore e poi c’è l’aspetto social: vedersi sommerse dalle critiche toglie lucidità.
La lettera è stata un’autorete pazzesca per il movimento.

La forza del Mondiale 2019 era stata una squadra di donne, con un ct donna, capace di fare gruppo.
Questo, per l’Italia, era stato il cambiamento culturale
»
Pseudo comizio di stampo politico, che piacerà al mostro fluido sionista.
Candidatura alle prossime elezioni quotata a 1,01.
Con che partito non serve precisare...
 

Swaitak

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Infatti al inizio quando giocavano libere e semplici eravamo seconde quando il mister gli voleva fare la partenza dal basso e il fraseggio queste ragazze non hanno più vinte una partita.

Gli dicevo mister giochiamo semplici queste ragazze non sono in grado di farlo, ma non c'è cosa peggiore di un allenatore cocciuto.
Sei Gigi Riccio? :LOL:
 
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