Un pò di senso logico c'è. Seedorf è arrivato con l' obiettivo di fare meglio di Allegri, immediatamente. Non è solo arrivato per fare esperienza per l'anno prossimo: eravamo ancora in Champions, in C. Italia e con il girone di ritorno per rimontare in classifica. Sta fallendo, quindi non è illogico il licenziamento.
Inzaghi non è Seedorf, l'olandese predilige giocatori d'esperienza e ha avallato Essien, accogliendolo come un gran acquisto.
Filippo invece ci sa fare coi giovani, quindi per un progetto futuro è più adatto.
Ripartendo con un Milan fatto di giocatori presi dalla Primavera. Cosa che difficilmente accadrebbe con Seedorf.
Se Seedorf avesse centrato gli obiettivi immediati, o almeno uno, non sarebbe in discussione. E se vince le prossime rimarrà cmq anche l'anno prossimo. E cmq ha in ingaggio da mani nei capelli, ma anche Essien. Seedorf pensa al proprio tornaconto, prima che al Milan. Giusto che la società pensi a sè stessa e non al culone di Seedorf.
Sul fatto che la scelta di Seedorf si stia rivelando sbagliata sono anche d'accordo, però penso che, quando si vuole azzardare, si debba farlo fino in fondo....Seedorf caratterialmente lo si conosceva, e in teoria, visto che comunque anche se Allegri non fosse stato esonerato a stagione in corso, sarebbe stato l'allenatore del Milan l'anno prossimo, sarebbe stato bene conoscere già in precedenza la sua idea di calcio e le sue preferenze riguardo ai singoli.
Per me il suo fallimento finora era più che preventivabile, ma, dal momento in cui era stato deciso di puntare su un progetto con lui alla base, penso sia giusto dargli una possibilità più concreta facendogli guidare una squadra dall'inizio della stagione.
Oltretutto l'alternativa non è Mourinho, ma uno che ha la stessa esperienza dell'olandese.
Infine la cosa che mi da più fastidio è il fatto che tutto questo polverone in realtà sia stato creato ad hoc, con il fondamentale aiuto della sempre fedelissima stampa, per distogliere la concentrazione dai veri problemi di questa squadra e per portare avanti le guerre interne personali, e non per il bene del Milan...