Berlusconi e la sua Mission che non va dimenticata MAI

Milanforever26

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Apro questo thread perché è evidente ormai che il percorso di Gattuso al Milan, come tecnico, è giunto alla fine e quindi a Giugno la società dovrà scegliere con chi ripartire l’anno prossimo.

Ho riflettuto molto in questi giorni sul perché questo Milan (da anni in verità) debba evolvere e credo che nella prossima scelta del tecnico dovremo riprendere in mano quanto disse ormai più di 30 anni fa Berlusconi quando prese il Milan e decise di cambiare il calcio.

Si perché si può vincere (o anche no) ma essere “il Milan” per me è più importante.

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo” puntualizzata poi ne “Il Milan dovrà essere sempre padrone del campo e padrone del gioco

Eccola la Mission che ha cambiato la storia del Milan e la storia del calcio.

Io credo che dovremmo fermarci un secondo tutti, soprattutto la nuova Dirigenza e riflettere su quelle parole, illuminanti ALLORA, tremendamente importanti OGGI.
La nostra bacheca infatti non è solo piena, ma è soprattutto splendente..si alla fine contano i numeri, ma contano di più le emozioni..aver vinto come abbiamo vinto noi non è un qualcosa che succede per caso, è successo perché un uomo, allora avanti 20 anni agli altri, diede una precisa idea non solo di cosa doveva fare il Milan, ma anche come doveva farlo.

Quindi esorto tutti a capire perché questo Milan inguardabile non può essere il Milan..perché da quella Mission non dobbiamo e non possiamo più retrocedere..NOI abbiamo un compito da portare avanti, quello di essere un modello di gioco, di stile, di serietà.
Servono i giocatori, certo che SI, ma serve anche un comandante in panchina che sappia farci ammirare una squadra senza paura, che va in campo per battere gli avversari lealmente, nel rispetto del gioco e dei tifosi (ecco perché noi non dobbiamo essere la Juve o l'Inter, MAI).

Non sta a me indicare chi sia l’uomo giusto per questo scopo (ho le mie idee, ma me le tengo)..ma sta a me, come dovrebbe stare ad ogni tifoso del Milan, ricordare sempre alla società perché NOI siamo diversi dagli altri e perché non devono dimenticarsi mai che la nostra Mission non è conclusa, ne lo sarà mai

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo

E tutto lì signori, è il Milan
 

gabri65

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Apro questo thread perché è evidente ormai che il percorso di Gattuso al Milan, come tecnico, è giunto alla fine e quindi a Giugno la società dovrà scegliere con chi ripartire l’anno prossimo.

Ho riflettuto molto in questi giorni sul perché questo Milan (da anni in verità) debba evolvere e credo che nella prossima scelta del tecnico dovremo riprendere in mano quanto disse ormai più di 30 anni fa Berlusconi quando prese il Milan e decise di cambiare il calcio.

Si perché si può vincere (o anche no) ma essere “il Milan” per me è più importante.

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Eccola la Mission che ha cambiato la storia del Milan e la storia del calcio.

Io credo che dovremmo fermarci un secondo tutti, soprattutto la nuova Dirigenza e riflettere su quelle parole, illuminanti ALLORA, tremendamente importanti OGGI.
La nostra bacheca infatti non è solo piena, ma è soprattutto splendente..si alla fine contano i numeri, ma contano di più le emozioni..aver vinto come abbiamo vinto noi non è un qualcosa che succede per caso, è successo perché un uomo, allora avanti 20 anni agli altri, diede una precisa idea non solo di cosa doveva fare il Milan, ma anche come doveva farlo.

Quindi esorto tutti a capire perché questo Milan inguardabile non può essere il Milan..perché da quella Mission non dobbiamo e non possiamo più retrocedere..NOI abbiamo un compito da portare avanti, quello di essere un modello di gioco, di stile, di serietà.
Servono i giocatori, certo che SI, ma serve anche un comandante in panchina che sappia farci ammirare una squadra senza paura, che va in campo per battere gli avversari lealmente, nel rispetto del gioco e dei tifosi (ecco perché noi non dobbiamo essere la Juve o l'Inter, MAI).

Non sta a me indicare chi sia l’uomo giusto per questo scopo (ho le mie idee, ma me le tengo)..ma sta a me, come dovrebbe stare ad ogni tifoso del Milan, ricordare sempre alla società perché NOI siamo diversi dagli altri e perché non devono dimenticarsi mai che la nostra Mission non è conclusa, ne lo sarà mai

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Concordo. Definitivamente.

E a quanti schifano il bel gioco per il risultato, forse non hanno ancora capito perché il Milan è ancora così conosciuto, così stimato, e quale è la sua natura di fondo. Tutti si ricordano le nostre vittorie. Giocare e vincere. Quando il nostro fondatore creò il nostro club, coniò il famoso adagio sui colori rossoneri non certo intendendo che le vittorie sarebbero arrivate così, per caso, o per frutto di fortuna e gioco indegno.

L'AC Milan 1899 RICHIEDE gioco e stile.

E questo dovrebbe essere il punto fondamentale per tutti coloro che giocano/allenano/dirigono.
 
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Ho riflettuto molto in questi giorni sul perché questo Milan (da anni in verità) debba evolvere e credo che nella prossima scelta del tecnico dovremo riprendere in mano quanto disse ormai più di 30 anni fa Berlusconi quando prese il Milan e decise di cambiare il calcio.

Si perché si può vincere (o anche no) ma essere “il Milan” per me è più importante.

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Eccola la Mission che ha cambiato la storia del Milan e la storia del calcio.

Io credo che dovremmo fermarci un secondo tutti, soprattutto la nuova Dirigenza e riflettere su quelle parole, illuminanti ALLORA, tremendamente importanti OGGI.
La nostra bacheca infatti non è solo piena, ma è soprattutto splendente..si alla fine contano i numeri, ma contano di più le emozioni..aver vinto come abbiamo vinto noi non è un qualcosa che succede per caso, è successo perché un uomo, allora avanti 20 anni agli altri, diede una precisa idea non solo di cosa doveva fare il Milan, ma anche come doveva farlo.

Quindi esorto tutti a capire perché questo Milan inguardabile non può essere il Milan..perché da quella Mission non dobbiamo e non possiamo più retrocedere..NOI abbiamo un compito da portare avanti, quello di essere un modello di gioco, di stile, di serietà.
Servono i giocatori, certo che SI, ma serve anche un comandante in panchina che sappia farci ammirare una squadra senza paura, che va in campo per battere gli avversari lealmente, nel rispetto del gioco e dei tifosi (ecco perché noi non dobbiamo essere la Juve o l'Inter, MAI).

Non sta a me indicare chi sia l’uomo giusto per questo scopo (ho le mie idee, ma me le tengo)..ma sta a me, come dovrebbe stare ad ogni tifoso del Milan, ricordare sempre alla società perché NOI siamo diversi dagli altri e perché non devono dimenticarsi mai che la nostra Mission non è conclusa, ne lo sarà mai

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E' tutto giusto quanto scrivi.

Ma la mission di Berlusconi era molto piu' semplice di oggi, era facile fare la voce grossa da dominante, era il più ricco nel calcio.

Unico appunto, all' inzio scrivi "bisogna trovare un allenatore da cui ripartire"

Speriamo, che dovremo trovare "un allenatore con cui continuare"

Perchè senza CL sarà un' altra annata da via crucis secondo me.
 

sipno

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Quoto..

Inoltre se hai una buona squadra e la fai giocare bene, raramente toppi.
Puoi non vincere ma non fallisci gli obbiettivi.

Quando hai gioco hai una identità.

I giocatori ed il pubblico si divertono e almeno hanno qualcosa da vedere.

Oggi cosa ci rimane?
 
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Apro questo thread perché è evidente ormai che il percorso di Gattuso al Milan, come tecnico, è giunto alla fine e quindi a Giugno la società dovrà scegliere con chi ripartire l’anno prossimo.

Ho riflettuto molto in questi giorni sul perché questo Milan (da anni in verità) debba evolvere e credo che nella prossima scelta del tecnico dovremo riprendere in mano quanto disse ormai più di 30 anni fa Berlusconi quando prese il Milan e decise di cambiare il calcio.

Si perché si può vincere (o anche no) ma essere “il Milan” per me è più importante.

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo” puntualizzata poi ne “Il Milan dovrà essere sempre padrone del campo e padrone del gioco

Eccola la Mission che ha cambiato la storia del Milan e la storia del calcio.

Io credo che dovremmo fermarci un secondo tutti, soprattutto la nuova Dirigenza e riflettere su quelle parole, illuminanti ALLORA, tremendamente importanti OGGI.
La nostra bacheca infatti non è solo piena, ma è soprattutto splendente..si alla fine contano i numeri, ma contano di più le emozioni..aver vinto come abbiamo vinto noi non è un qualcosa che succede per caso, è successo perché un uomo, allora avanti 20 anni agli altri, diede una precisa idea non solo di cosa doveva fare il Milan, ma anche come doveva farlo.

Quindi esorto tutti a capire perché questo Milan inguardabile non può essere il Milan..perché da quella Mission non dobbiamo e non possiamo più retrocedere..NOI abbiamo un compito da portare avanti, quello di essere un modello di gioco, di stile, di serietà.
Servono i giocatori, certo che SI, ma serve anche un comandante in panchina che sappia farci ammirare una squadra senza paura, che va in campo per battere gli avversari lealmente, nel rispetto del gioco e dei tifosi (ecco perché noi non dobbiamo essere la Juve o l'Inter, MAI).

Non sta a me indicare chi sia l’uomo giusto per questo scopo (ho le mie idee, ma me le tengo)..ma sta a me, come dovrebbe stare ad ogni tifoso del Milan, ricordare sempre alla società perché NOI siamo diversi dagli altri e perché non devono dimenticarsi mai che la nostra Mission non è conclusa, ne lo sarà mai

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo

E tutto lì signori, è il Milan

Io condivido quello che scrivi,
ma la mia priorità è tornare competitivi, pur giocando male, ma rivivere quelle emozioni di essere li a giocarsi lo scudetto come minimo.

Il bel gioco di quel Milan era perfetto per l'estero, ma in Italia non portava grandissimi risultati,
tant'è che sotto la sua gestione Berlusconi ha vinto solo 8 scudetti, questo per dirti che difficilmente vedrai una squadra che vince lo scudetto giocando bene... le partite che contano, in serie A, sono "sporche".
È facile dire l'Atalanta gioca bene, si certo contro il chievo sicuramente, ma se trova una squadra chiusa che randella, anche l'Atalanta fa fatica.

Io voglio tornare a vincere,
si essere il Napoli di Sarri e finire a mani vuote, no grazie.

Torniamo a vincere, poi penseremo al bel gioco...
 

egidiopersempre

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Tutto giustissimo, basta solo avere un 200 M da spendere a sessione per i prossimi 4 anni (fottendosene ovviamente del FPF e altre minchiate da cacasotto/burocrati) e saremo non il GRANDE ma il GRANDISSIMO Milan.
 

Milanforever26

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Io condivido quello che scrivi,
ma la mia priorità è tornare competitivi, pur giocando male, ma rivivere quelle emozioni di essere li a giocarsi lo scudetto come minimo.

Il bel gioco di quel Milan era perfetto per l'estero, ma in Italia non portava grandissimi risultati,
tant'è che sotto la sua gestione Berlusconi ha vinto solo 8 scudetti, questo per dirti che difficilmente vedrai una squadra che vince lo scudetto giocando bene... le partite che contano, in serie A, sono "sporche".
È facile dire l'Atalanta gioca bene, si certo contro il chievo sicuramente, ma se trova una squadra chiusa che randella, anche l'Atalanta fa fatica.

Io voglio tornare a vincere,
si essere il Napoli di Sarri e finire a mani vuote, no grazie.

Torniamo a vincere, poi penseremo al bel gioco...

Lungi da me invocare il bel gioco fine a se stesso..ci mancherebbe..ma poi anche lì, il problema è cosa si intende per bel gioco: qualcuno bestemmiava ad inizio anno che giocassimo bene..o che il bel gioco lo facesse ridolini..ma quando mai..il gioco deve essere finalizzato al risultato, non a menare il pallone nella propria metà campo...

Il punto però è l'attitudine di una squadra a giocare per vincere, appunto a comandare il gioco e comandare il campo..

A chi dice servono 200 milioni dico, NO, prima serve la mentalità, l'approccio e avere un fine che va oltre il risultato..poi i risultati verranno, oppure no..

Ma dopo anni e anni di schifo io sono stanco di vedere un Milan che ha paura, che chiede ai giocatori di non fare la giocata, che cerca il punticino..
Se vogliamo tornare dove ci compete serve un approccio ben diverso: il Napoli di Sarri non vinceva ma in campo andava sicuro di se, anche a Madrid
 
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Ho riflettuto molto in questi giorni sul perché questo Milan (da anni in verità) debba evolvere e credo che nella prossima scelta del tecnico dovremo riprendere in mano quanto disse ormai più di 30 anni fa Berlusconi quando prese il Milan e decise di cambiare il calcio.

Si perché si può vincere (o anche no) ma essere “il Milan” per me è più importante.

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo” puntualizzata poi ne “Il Milan dovrà essere sempre padrone del campo e padrone del gioco

Eccola la Mission che ha cambiato la storia del Milan e la storia del calcio.

Io credo che dovremmo fermarci un secondo tutti, soprattutto la nuova Dirigenza e riflettere su quelle parole, illuminanti ALLORA, tremendamente importanti OGGI.
La nostra bacheca infatti non è solo piena, ma è soprattutto splendente..si alla fine contano i numeri, ma contano di più le emozioni..aver vinto come abbiamo vinto noi non è un qualcosa che succede per caso, è successo perché un uomo, allora avanti 20 anni agli altri, diede una precisa idea non solo di cosa doveva fare il Milan, ma anche come doveva farlo.

Quindi esorto tutti a capire perché questo Milan inguardabile non può essere il Milan..perché da quella Mission non dobbiamo e non possiamo più retrocedere..NOI abbiamo un compito da portare avanti, quello di essere un modello di gioco, di stile, di serietà.
Servono i giocatori, certo che SI, ma serve anche un comandante in panchina che sappia farci ammirare una squadra senza paura, che va in campo per battere gli avversari lealmente, nel rispetto del gioco e dei tifosi (ecco perché noi non dobbiamo essere la Juve o l'Inter, MAI).

Non sta a me indicare chi sia l’uomo giusto per questo scopo (ho le mie idee, ma me le tengo)..ma sta a me, come dovrebbe stare ad ogni tifoso del Milan, ricordare sempre alla società perché NOI siamo diversi dagli altri e perché non devono dimenticarsi mai che la nostra Mission non è conclusa, ne lo sarà mai

Vincere e convincere attraverso il bel gioco: in Italia, in Europa e nel mondo

E tutto lì signori, è il Milan

Altri tempi quelli.
Oggi come oggi ci vuole tanta pazienza.
Per noi sarebbe fondamentale arrivare quarti anche con il catenaccio, poi azzeccare qualche acquisto estivo e prendere un allenatore che dia un gioco e valorizzi i giocatori.
 
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Io condivido quello che scrivi,
ma la mia priorità è tornare competitivi, pur giocando male, ma rivivere quelle emozioni di essere li a giocarsi lo scudetto come minimo.

Il bel gioco di quel Milan era perfetto per l'estero, ma in Italia non portava grandissimi risultati,
tant'è che sotto la sua gestione Berlusconi ha vinto solo 8 scudetti, questo per dirti che difficilmente vedrai una squadra che vince lo scudetto giocando bene... le partite che contano, in serie A, sono "sporche".

Se guardiamo il vero Milan di Berlusconi prima della demenza senile 1985-2007.

È facile dire l'Atalanta gioca bene, si certo contro il chievo sicuramente, ma se trova una squadra chiusa che randella, anche l'Atalanta fa fatica.

Io voglio tornare a vincere,
si essere il Napoli di Sarri e finire a mani vuote, no grazie.

Torniamo a vincere, poi penseremo al bel gioco...

Vincere 7-8 scudetti in 20-25 anni è un miracolo in Italia se non ti chiami Juve tanto è che l'inter nello stesso periodo pre-calciopoli ne ha vinto 1.

L'unica altra squadra a vincere più di 1 nello stesso periodo è stato il Napoli con il giocatore probabilmente più forte della storia.
 
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Lungi da me invocare il bel gioco fine a se stesso..ci mancherebbe..ma poi anche lì, il problema è cosa si intende per bel gioco: qualcuno bestemmiava ad inizio anno che giocassimo bene..o che il bel gioco lo facesse ridolini..ma quando mai..il gioco deve essere finalizzato al risultato, non a menare il pallone nella propria metà campo...

Il punto però è l'attitudine di una squadra a giocare per vincere, appunto a comandare il gioco e comandare il campo..

A chi dice servono 200 milioni dico, NO, prima serve la mentalità, l'approccio e avere un fine che va oltre il risultato..poi i risultati verranno, oppure no..

Ma dopo anni e anni di schifo io sono stanco di vedere un Milan che ha paura, che chiede ai giocatori di non fare la giocata, che cerca il punticino..
Se vogliamo tornare dove ci compete serve un approccio ben diverso: il Napoli di Sarri non vinceva ma in campo andava sicuro di se, anche a Madrid

Assolutamente d'accordo sull'andare in campo sicuri di se,
non avendo paura di nessuno...

cosa che Gattuso non sa neanche dove sta di casa
 
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