Il Re dell'Est
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Silvio Berlusconi, intervistato in esclusiva da Premium Sport, ha rilasciato queste dichiarazioni sullo stato attuale del Milan e sul futuro del club: ''Spero che il Milan si possa riprendere. Nessun club può vincere sempre, ci sono dei cicli che finiscono. Noi ne stiamo ricominciando uno nuovo con una squadra di italiani. Sinceramente mi pesa vedere le grandi squadre senza italiani. Io vorrei vedere un Milan tutto italiano. Abbiamo già la difesa e la mediana tutta italiana, adesso ci mancano gli attaccanti. Inoltre abbiamo puntato sui giovani: adesso sono sei con l’arrivo di Locatelli, vedo in lui il nuovo Pirlo. Anche De Sciglio è un nazionale e poi Donnarumma, a soli 16 anni, è ammirato da tutti e qualunque offerta dovesse arrivare non lascerà il Milan e sarà il nostro portiere per i prossimi 20 anni. Poi abbiamo ancora Abbiati, che ci regalò lo scudetto ai tempi di Zaccheroni. Quell'anno chiamai Boban e gli altri giocatori e gli dissi che valevano soltanto le indicazioni relative al gioco, non più quelle dell’allenatore. L’ultima partita ci regalò lo scudetto grazie ad una grande parata di Abbiati, che è ancora con noi e anche nelle ultime gare si è comportato benissimo.
Donnarumma è davvero un gran bravo ragazzo, molto forte nel fisico, nella mente e nel carattere e penso che possa essere un simbolo del futuro Milan.
Nessuno che amasse il calcio non avrebbe potuto innamorarsi di Shevchenko in giornata di grazia. Lui ha interpretato il calcio in maniera artistico. Vicino a lui vedo Ronaldinho, altro grande artista del calcio. Ma Sheva è stato quello che chiamavamo il genio”.
Donnarumma è davvero un gran bravo ragazzo, molto forte nel fisico, nella mente e nel carattere e penso che possa essere un simbolo del futuro Milan.
Nessuno che amasse il calcio non avrebbe potuto innamorarsi di Shevchenko in giornata di grazia. Lui ha interpretato il calcio in maniera artistico. Vicino a lui vedo Ronaldinho, altro grande artista del calcio. Ma Sheva è stato quello che chiamavamo il genio”.