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Bergomi a Il Giornale sulla lotta per lo scudetto e sul Milan:” Nel calcio come nella vita ci sono alti e bassi. Milan e Napoli sono partiti molto forte con l'Inter che faceva un po' più di fatica. Poi tra infortuni, soprattutto tra le fila di rossoneri e azzurri, e Inzaghi che ha trovato la quadra è venuta fuori la reale forza dell'Inter. Ad oggi sono stati i nerazzurri a rubare l'occhio in tutti i sensi anche se è difficile dare un parere definitivo dato che le tre citate più l'Atalanta mi sembrano le più strutturate per giocarsi fino alla fine il titolo".
“Inter favorita? A inizio anno no, devo essere sincero. Inzaghi sta facendo un grandissimo lavoro, è stata una sorpresa dato che non era facile sostituire giocatori del calibro di Eriksen, Lukaku e Hakimi. Sotto l'aspetto estetico mi piace di più rispetto all'anno scorso, porta tanti uomini in avanti, attacca molto e ha un gran bel gioco. Mi ha sorpreso maggiormente in positivo ma anche per la bellezza del calcio che esprime. Calhanoglu è l'emblema di come l'Inter giochi bene: lui è sempre stato forte balisticamente ma vederlo ora andare anche a contrasto e recuperare palloni ti fa capire la grande mentalità dell'Inter. Ad oggi l'Inter sembrerebbe la favorita ma quest'anno con il calendario asimmetrico può cambiare tutto dato che l'Inter nelle prime sei giornate avrà quattro scontri diretti, più una sfida di Coppa Italia e la supercoppa Italiana: se riesce a superare indenne questo periodo allora si potrà dire che è la grande favorita".
“Icardi di nuovo in Italia? Dipende che cosa vuole una società. Il Mian prende Ibrahimovi e Zlatan ti fa salire subito il livello di tutti gli altri perché vuole vincere. Se prendi Icardi sai che sicuramente farà gol e farà il suo ma sai anche che non sarà un uomo squadra. Lukaku era uomo squadra, trascinava i suoi compagni. Icardi è sicuramente un grande bomber e potrebbe far comodo a Juventus e Milan ma non è un leader carismatico e quando l'Inter lo cedette per puntare su Lukaku ero certo che i nerazzurri avrebbero fatto il salto di qualità come poi è avvenuto
“Inter favorita? A inizio anno no, devo essere sincero. Inzaghi sta facendo un grandissimo lavoro, è stata una sorpresa dato che non era facile sostituire giocatori del calibro di Eriksen, Lukaku e Hakimi. Sotto l'aspetto estetico mi piace di più rispetto all'anno scorso, porta tanti uomini in avanti, attacca molto e ha un gran bel gioco. Mi ha sorpreso maggiormente in positivo ma anche per la bellezza del calcio che esprime. Calhanoglu è l'emblema di come l'Inter giochi bene: lui è sempre stato forte balisticamente ma vederlo ora andare anche a contrasto e recuperare palloni ti fa capire la grande mentalità dell'Inter. Ad oggi l'Inter sembrerebbe la favorita ma quest'anno con il calendario asimmetrico può cambiare tutto dato che l'Inter nelle prime sei giornate avrà quattro scontri diretti, più una sfida di Coppa Italia e la supercoppa Italiana: se riesce a superare indenne questo periodo allora si potrà dire che è la grande favorita".
“Icardi di nuovo in Italia? Dipende che cosa vuole una società. Il Mian prende Ibrahimovi e Zlatan ti fa salire subito il livello di tutti gli altri perché vuole vincere. Se prendi Icardi sai che sicuramente farà gol e farà il suo ma sai anche che non sarà un uomo squadra. Lukaku era uomo squadra, trascinava i suoi compagni. Icardi è sicuramente un grande bomber e potrebbe far comodo a Juventus e Milan ma non è un leader carismatico e quando l'Inter lo cedette per puntare su Lukaku ero certo che i nerazzurri avrebbero fatto il salto di qualità come poi è avvenuto

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