Bennacer:"Possiamo battere la Juve. Siamo il Milan".

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Bennacer, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 7 novembre, sul Milan e sul match con la Juve:"Io nuovo riferimento di centrocampo? Sto bene e mi dispiace per come quella partita è finita. In passato ho fatto anche la mezzala ma ora, da un anno e mezzo, gioco davanti alla difesa. Un tempo in cui ho imparato tante cose ma ancora troppo poco per dire che vado bene così: so di dover essere più leader, di dover parlare di più come impone il mio ruolo. Devo saper suggerire ai miei compagni le indicazioni migliori, devo capire come gestire i momenti difficili. Oggi parlo già tanto, in campo visto che fuori sono uno silenzioso, ma devo farlo ancora di più. E poi devo crescere tatticamente, nella ricerca della palla, nel sapermi liberare dalla pressione".

"Si sente la pressione qui? È ovvio che Milano è Milano ed Empoli era Empoli. Ma il calcio è uguale da tutte le parti, solo che qui giochi con compagni più forti. Per questo dico che la pressione non mi influenza, credo di saperla reggere bene. Gli errori ci stanno comunque, ma non dipende da dove sei. Ripeto, so di dover crescere e la scelta di venire qui è stata la migliore che avrei potuto fare".

"Possiamo battere la Juve? Certo. La Juve è la Juve ma noi siamo il Milan, non il Lecce. Se loro, Juve e Lecce, hanno pareggiato, noi possiamo vincere. Basta avere lo spirito giusto".

"Pioli? Rispetto a Giampaolo è più aggressivo, più vicino a noi, ci parla in continuazione. Mi ha parlato anche da solo, mi ha spiegato cosa vuole da me: mi ha detto di prendere più tempo quando ho la palla, di non verticalizzare sempre, di gestire meglio i tempi di gioco. Nello spogliatoio quello che parla di più è Pepe Reina, che ha grandissima esperienza. Biglia mi ha preso con sé dopo gli errori che avevo commesso contro la Fiorentina. Mi ha detto di aver rivisto il momento in cui procuro il rigore, che ha notato come all’inizio io segua l’azione, poi mi fermi e poi riparta ancora. Mi ha detto proprio questo, di non fermarmi mai, che in certi casi si fa e non si pensa. Lucas gioca nel mio ruolo e mi è di grande aiuto. Come Romagnoli, il nostro capitano".


"Dove abbiamo sbagliato? Nel calcio contano i dettagli, se fai un errore condizioni anche il compagno e così via. Forse c’è stata in generale poca concentrazione. Ma lo sappiamo e ne siamo dispiaciutissimi. Il Milan è il club storico per eccellenza, dobbiamo tirarci su soprattutto per i tifosi. Il momento è duro ma il nostro compito è lavorare e guardare avanti".

"Obiettivi? Arrivare più in alto possibile, il più vicino alle prime posizioni. Senza dire di più ma sapendo che nella nostra testa l’idea della Champions League e dell’Europa League c’è".

"Obiettivi personali? Mi ispiro a Iniesta e Verratti, li osservo tantissimo. Quando Pirlo giocava ero piccolo e non ho fatto in tempo a vederlo molto dal vivo. So che è stato tra i più grandi e anche Boban me lo ricorda sempre. Mi dice: “Guarda come giocava Pirlo, non era velocissimo ma sapeva prima degli altri dove andava la palla e dove erano i compagni, la sua posizione era sempre perfetta”. Ora lo sto studiando nei video".


"Tempo libero? Sto sempre a casa. Esco solo per mangiare in compagnia di mia moglie Chaines o per fare qualche passeggiata se mi raggiunge la mia famiglia. Poi casa, casa, casa. Prego cinque volte al giorno, ma mai in spogliatoio. La religione per me è fondamentale. È vero, mi piace la moda e mi rivestirei come quel primo giorno. Sono giovane, me lo posso permettere. Da grande passerò ad abiti più classici".

Razzismo? Ho subito episodi? Mai e dico che è triste anche solo dover affrontare questo argomento nel 2019":

"Quali compagni mi hanno impressionato di più? Gigio è fortissimo. Con Theo Hernandez avevamo giocato insieme da piccolini in Francia e l’ho ritrovato molto più completo. Mi trovo bene con Leao e Kessie, che parlano francese, e con Calhanoglu che è il mio vicino di spogliatoio. E poi sono felice di aver ritrovato qui Krunic. Lui e mio fratello maggiore sono stati i primi a sapere del Milan. Mio fratello Samir perché da sempre è un grande tifoso rossonero e Krunic perché da Empoli era arrivato qui poco prima di me. Mi chiamava quando ero in Egitto per la Coppa d’Africa e insisteva: “Vieni o no? Qui ti vogliono”. E io rispondevo “non lo so” perché davvero ancora non lo sapevo. Poi sono arrivato e ripeto, è stata la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera".

Le parole di Krunic -) http://www.milanworld.net/krunic-co...hampions-ci-crediamo-vt82495.html#post1952686
 

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Bennacer, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 7 novembre, sul Milan e sul match con la Juve:"Io nuovo riferimento di centrocampo? Sto bene e mi dispiace per come quella partita è finita. In passato ho fatto anche la mezzala ma ora, da un anno e mezzo, gioco davanti alla difesa. Un tempo in cui ho imparato tante cose ma ancora troppo poco per dire che vado bene così: so di dover essere più leader, di dover parlare di più come impone il mio ruolo. Devo saper suggerire ai miei compagni le indicazioni migliori, devo capire come gestire i momenti difficili. Oggi parlo già tanto, in campo visto che fuori sono uno silenzioso, ma devo farlo ancora di più. E poi devo crescere tatticamente, nella ricerca della palla, nel sapermi liberare dalla pressione".

"Si sente la pressione qui? È ovvio che Milano è Milano ed Empoli era Empoli. Ma il calcio è uguale da tutte le parti, solo che qui giochi con compagni più forti. Per questo dico che la pressione non mi influenza, credo di saperla reggere bene. Gli errori ci stanno comunque, ma non dipende da dove sei. Ripeto, so di dover crescere e la scelta di venire qui è stata la migliore che avrei potuto fare".

"Possiamo battere la Juve? Certo. La Juve è la Juve ma noi siamo il Milan, non il Lecce. Se loro, Juve e Lecce, hanno pareggiato, noi possiamo vincere. Basta avere lo spirito giusto".

"Pioli? Rispetto a Giampaolo è più aggressivo, più vicino a noi, ci parla in continuazione. Mi ha parlato anche da solo, mi ha spiegato cosa vuole da me: mi ha detto di prendere più tempo quando ho la palla, di non verticalizzare sempre, di gestire meglio i tempi di gioco. Nello spogliatoio quello che parla di più è Pepe Reina, che ha grandissima esperienza. Biglia mi ha preso con sé dopo gli errori che avevo commesso contro la Fiorentina. Mi ha detto di aver rivisto il momento in cui procuro il rigore, che ha notato come all’inizio io segua l’azione, poi mi fermi e poi riparta ancora. Mi ha detto proprio questo, di non fermarmi mai, che in certi casi si fa e non si pensa. Lucas gioca nel mio ruolo e mi è di grande aiuto. Come Romagnoli, il nostro capitano".


"Dove abbiamo sbagliato? Nel calcio contano i dettagli, se fai un errore condizioni anche il compagno e così via. Forse c’è stata in generale poca concentrazione. Ma lo sappiamo e ne siamo dispiaciutissimi. Il Milan è il club storico per eccellenza, dobbiamo tirarci su soprattutto per i tifosi. Il momento è duro ma il nostro compito è lavorare e guardare avanti".

"Obiettivi? Arrivare più in alto possibile, il più vicino alle prime posizioni. Senza dire di più ma sapendo che nella nostra testa l’idea della Champions League e dell’Europa League c’è".

"Obiettivi personali? Mi ispiro a Iniesta e Verratti, li osservo tantissimo. Quando Pirlo giocava ero piccolo e non ho fatto in tempo a vederlo molto dal vivo. So che è stato tra i più grandi e anche Boban me lo ricorda sempre. Mi dice: “Guarda come giocava Pirlo, non era velocissimo ma sapeva prima degli altri dove andava la palla e dove erano i compagni, la sua posizione era sempre perfetta”. Ora lo sto studiando nei video".


"Tempo libero? Sto sempre a casa. Esco solo per mangiare in compagnia di mia moglie Chaines o per fare qualche passeggiata se mi raggiunge la mia famiglia. Poi casa, casa, casa. Prego cinque volte al giorno, ma mai in spogliatoio. La religione per me è fondamentale. È vero, mi piace la moda e mi rivestirei come quel primo giorno. Sono giovane, me lo posso permettere. Da grande passerò ad abiti più classici".

Razzismo? Ho subito episodi? Mai e dico che è triste anche solo dover affrontare questo argomento nel 2019":

"Quali compagni mi hanno impressionato di più? Gigio è fortissimo. Con Theo Hernandez avevamo giocato insieme da piccolini in Francia e l’ho ritrovato molto più completo. Mi trovo bene con Leao e Kessie, che parlano francese, e con Calhanoglu che è il mio vicino di spogliatoio. E poi sono felice di aver ritrovato qui Krunic. Lui e mio fratello maggiore sono stati i primi a sapere del Milan. Mio fratello Samir perché da sempre è un grande tifoso rossonero e Krunic perché da Empoli era arrivato qui poco prima di me. Mi chiamava quando ero in Egitto per la Coppa d’Africa e insisteva: “Vieni o no? Qui ti vogliono”. E io rispondevo “non lo so” perché davvero ancora non lo sapevo. Poi sono arrivato e ripeto, è stata la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera".

Ma quanto sono scemi?
 

Mika

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Ma quanto sono scemi?

Hai ragione, devono dire alla stampa: non ci presentiamo nemmeno perché perdere 3 a 0 a tavolino è meglio di un 30-0. Tifosi non venite a vederci, anzi, smettete di tifare Milan fino a che il Milan non torna a vincere, è più facile. Vero?
 

danjr

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Bennacer, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 7 novembre, sul Milan e sul match con la Juve:"Io nuovo riferimento di centrocampo? Sto bene e mi dispiace per come quella partita è finita. In passato ho fatto anche la mezzala ma ora, da un anno e mezzo, gioco davanti alla difesa. Un tempo in cui ho imparato tante cose ma ancora troppo poco per dire che vado bene così: so di dover essere più leader, di dover parlare di più come impone il mio ruolo. Devo saper suggerire ai miei compagni le indicazioni migliori, devo capire come gestire i momenti difficili. Oggi parlo già tanto, in campo visto che fuori sono uno silenzioso, ma devo farlo ancora di più. E poi devo crescere tatticamente, nella ricerca della palla, nel sapermi liberare dalla pressione".

"Si sente la pressione qui? È ovvio che Milano è Milano ed Empoli era Empoli. Ma il calcio è uguale da tutte le parti, solo che qui giochi con compagni più forti. Per questo dico che la pressione non mi influenza, credo di saperla reggere bene. Gli errori ci stanno comunque, ma non dipende da dove sei. Ripeto, so di dover crescere e la scelta di venire qui è stata la migliore che avrei potuto fare".

"Possiamo battere la Juve? Certo. La Juve è la Juve ma noi siamo il Milan, non il Lecce. Se loro, Juve e Lecce, hanno pareggiato, noi possiamo vincere. Basta avere lo spirito giusto".

"Pioli? Rispetto a Giampaolo è più aggressivo, più vicino a noi, ci parla in continuazione. Mi ha parlato anche da solo, mi ha spiegato cosa vuole da me: mi ha detto di prendere più tempo quando ho la palla, di non verticalizzare sempre, di gestire meglio i tempi di gioco. Nello spogliatoio quello che parla di più è Pepe Reina, che ha grandissima esperienza. Biglia mi ha preso con sé dopo gli errori che avevo commesso contro la Fiorentina. Mi ha detto di aver rivisto il momento in cui procuro il rigore, che ha notato come all’inizio io segua l’azione, poi mi fermi e poi riparta ancora. Mi ha detto proprio questo, di non fermarmi mai, che in certi casi si fa e non si pensa. Lucas gioca nel mio ruolo e mi è di grande aiuto. Come Romagnoli, il nostro capitano".


"Dove abbiamo sbagliato? Nel calcio contano i dettagli, se fai un errore condizioni anche il compagno e così via. Forse c’è stata in generale poca concentrazione. Ma lo sappiamo e ne siamo dispiaciutissimi. Il Milan è il club storico per eccellenza, dobbiamo tirarci su soprattutto per i tifosi. Il momento è duro ma il nostro compito è lavorare e guardare avanti".

"Obiettivi? Arrivare più in alto possibile, il più vicino alle prime posizioni. Senza dire di più ma sapendo che nella nostra testa l’idea della Champions League e dell’Europa League c’è".

"Obiettivi personali? Mi ispiro a Iniesta e Verratti, li osservo tantissimo. Quando Pirlo giocava ero piccolo e non ho fatto in tempo a vederlo molto dal vivo. So che è stato tra i più grandi e anche Boban me lo ricorda sempre. Mi dice: “Guarda come giocava Pirlo, non era velocissimo ma sapeva prima degli altri dove andava la palla e dove erano i compagni, la sua posizione era sempre perfetta”. Ora lo sto studiando nei video".


"Tempo libero? Sto sempre a casa. Esco solo per mangiare in compagnia di mia moglie Chaines o per fare qualche passeggiata se mi raggiunge la mia famiglia. Poi casa, casa, casa. Prego cinque volte al giorno, ma mai in spogliatoio. La religione per me è fondamentale. È vero, mi piace la moda e mi rivestirei come quel primo giorno. Sono giovane, me lo posso permettere. Da grande passerò ad abiti più classici".

Razzismo? Ho subito episodi? Mai e dico che è triste anche solo dover affrontare questo argomento nel 2019":

"Quali compagni mi hanno impressionato di più? Gigio è fortissimo. Con Theo Hernandez avevamo giocato insieme da piccolini in Francia e l’ho ritrovato molto più completo. Mi trovo bene con Leao e Kessie, che parlano francese, e con Calhanoglu che è il mio vicino di spogliatoio. E poi sono felice di aver ritrovato qui Krunic. Lui e mio fratello maggiore sono stati i primi a sapere del Milan. Mio fratello Samir perché da sempre è un grande tifoso rossonero e Krunic perché da Empoli era arrivato qui poco prima di me. Mi chiamava quando ero in Egitto per la Coppa d’Africa e insisteva: “Vieni o no? Qui ti vogliono”. E io rispondevo “non lo so” perché davvero ancora non lo sapevo. Poi sono arrivato e ripeto, è stata la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera".

Ogni volta sento dichiarazioni come questa capisco che la serie b è sempre più vicina.
 
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Hai ragione, devono dire alla stampa: non ci presentiamo nemmeno perché perdere 3 a 0 a tavolino è meglio di un 30-0. Tifosi non venite a vederci, anzi, smettete di tifare Milan fino a che il Milan non torna a vincere, è più facile. Vero?

No,
però non puoi fare quel ragionamento con il Lecce, dato che oltretutto ci abbiamo pure pareggiato!

Per me sarebbe stato oppure dire una frase di circostanza,
del tipo "andremo li e daremo il massimo, consapevoli della forza della Juve. Ci giocheremo le nostre carte".
 
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Hai ragione, devono dire alla stampa: non ci presentiamo nemmeno perché perdere 3 a 0 a tavolino è meglio di un 30-0. Tifosi non venite a vederci, anzi, smettete di tifare Milan fino a che il Milan non torna a vincere, è più facile. Vero?

Se avessero buon senso , visti il momento attuale e i recenti risultati, non sprecherebbero fiato per proclami ma penserebbero solo a sudare in allenamento.
Ma si, cosa vuoi che sia, del resto stiamo solo ottenendo i peggiori risultati degli ultimi 80 anni.
Avanti cosi.
L'inter perde in champions3-2 in rimonta e conte fa un casino, il napoli pareggia in casa in champions e scoppia lo spogliatoio....
Noi prendiamo membri in faccia settimanalmente da tutti ma continuiamo coi proclami del mercoledi.
Come fai a dire che non sono alienati i nostri???
Perdere è diventata la normalità in questo gruppo e si è perso totalmente il contatto con la realtà a tal punto che parlano ancora di champions.
Vediamo tra due partite di cosa parleranno.....
 
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No,
però non puoi fare quel ragionamento con il Lecce, dato che oltretutto ci abbiamo pure pareggiato!

Per me sarebbe stato oppure dire una frase di circostanza,
del tipo "andremo li e daremo il massimo, consapevoli della forza della Juve. Ci giocheremo le nostre carte".

Bah! State a guardare il pelo nell’uovo.

Non é che sono loro a chiamare i giornalisti per farsi intervistare. Sono obblighi che fanno parte degli impegni contrattuali. Poi vedo che c’é gente che qualsiasi cosa dicano la indica come sbagliata.
Rispondere “faremo il massimo” o “cercheremo di vincere perché il Milan deve cercare di vincere”, é una differenza cosí rilevante?

Magari un pó piú di sostegno a questi ragazzi e meno critiche perché non sono quelli che i tifosi vorrebbero fossero, aiuterebbe.
 
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Se avessero buon senso , visti il momento attuale e i recenti risultati, non sprecherebbero fiato per proclami ma penserebbero solo a sudare in allenamento.
Ma si, cosa vuoi che sia, del resto stiamo solo ottenendo i peggiori risultati degli ultimi 80 anni.
Avanti cosi.
L'inter perde in champions3-2 in rimonta e conte fa un casino, il napoli pareggia in casa in champions e scoppia lo spogliatoio....
Noi prendiamo membri in faccia settimanalmente da tutti ma continuiamo coi proclami del mercoledi.
Come fai a dire che non sono alienati i nostri???
Perdere è diventata la normalità in questo gruppo e si è perso totalmente il contatto con la realtà a tal punto che parlano ancora di champions.
Vediamo tra due partite di cosa parleranno.....

Voglio vedere i commenti al primo che se ne uscirá con una frase tipo: “non possiamo pensare di dominare in casa del Bologna, dobbiamo pensare a salvarci, anche un pareggio é ben accetto”.
 

bmb

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Bennacer, intervistato dalla GDS in edicola oggi, 7 novembre, sul Milan e sul match con la Juve:"Io nuovo riferimento di centrocampo? Sto bene e mi dispiace per come quella partita è finita. In passato ho fatto anche la mezzala ma ora, da un anno e mezzo, gioco davanti alla difesa. Un tempo in cui ho imparato tante cose ma ancora troppo poco per dire che vado bene così: so di dover essere più leader, di dover parlare di più come impone il mio ruolo. Devo saper suggerire ai miei compagni le indicazioni migliori, devo capire come gestire i momenti difficili. Oggi parlo già tanto, in campo visto che fuori sono uno silenzioso, ma devo farlo ancora di più. E poi devo crescere tatticamente, nella ricerca della palla, nel sapermi liberare dalla pressione".

"Si sente la pressione qui? È ovvio che Milano è Milano ed Empoli era Empoli. Ma il calcio è uguale da tutte le parti, solo che qui giochi con compagni più forti. Per questo dico che la pressione non mi influenza, credo di saperla reggere bene. Gli errori ci stanno comunque, ma non dipende da dove sei. Ripeto, so di dover crescere e la scelta di venire qui è stata la migliore che avrei potuto fare".

"Possiamo battere la Juve? Certo. La Juve è la Juve ma noi siamo il Milan, non il Lecce. Se loro, Juve e Lecce, hanno pareggiato, noi possiamo vincere. Basta avere lo spirito giusto".

"Pioli? Rispetto a Giampaolo è più aggressivo, più vicino a noi, ci parla in continuazione. Mi ha parlato anche da solo, mi ha spiegato cosa vuole da me: mi ha detto di prendere più tempo quando ho la palla, di non verticalizzare sempre, di gestire meglio i tempi di gioco. Nello spogliatoio quello che parla di più è Pepe Reina, che ha grandissima esperienza. Biglia mi ha preso con sé dopo gli errori che avevo commesso contro la Fiorentina. Mi ha detto di aver rivisto il momento in cui procuro il rigore, che ha notato come all’inizio io segua l’azione, poi mi fermi e poi riparta ancora. Mi ha detto proprio questo, di non fermarmi mai, che in certi casi si fa e non si pensa. Lucas gioca nel mio ruolo e mi è di grande aiuto. Come Romagnoli, il nostro capitano".


"Dove abbiamo sbagliato? Nel calcio contano i dettagli, se fai un errore condizioni anche il compagno e così via. Forse c’è stata in generale poca concentrazione. Ma lo sappiamo e ne siamo dispiaciutissimi. Il Milan è il club storico per eccellenza, dobbiamo tirarci su soprattutto per i tifosi. Il momento è duro ma il nostro compito è lavorare e guardare avanti".

"Obiettivi? Arrivare più in alto possibile, il più vicino alle prime posizioni. Senza dire di più ma sapendo che nella nostra testa l’idea della Champions League e dell’Europa League c’è".

"Obiettivi personali? Mi ispiro a Iniesta e Verratti, li osservo tantissimo. Quando Pirlo giocava ero piccolo e non ho fatto in tempo a vederlo molto dal vivo. So che è stato tra i più grandi e anche Boban me lo ricorda sempre. Mi dice: “Guarda come giocava Pirlo, non era velocissimo ma sapeva prima degli altri dove andava la palla e dove erano i compagni, la sua posizione era sempre perfetta”. Ora lo sto studiando nei video".


"Tempo libero? Sto sempre a casa. Esco solo per mangiare in compagnia di mia moglie Chaines o per fare qualche passeggiata se mi raggiunge la mia famiglia. Poi casa, casa, casa. Prego cinque volte al giorno, ma mai in spogliatoio. La religione per me è fondamentale. È vero, mi piace la moda e mi rivestirei come quel primo giorno. Sono giovane, me lo posso permettere. Da grande passerò ad abiti più classici".

Razzismo? Ho subito episodi? Mai e dico che è triste anche solo dover affrontare questo argomento nel 2019":

"Quali compagni mi hanno impressionato di più? Gigio è fortissimo. Con Theo Hernandez avevamo giocato insieme da piccolini in Francia e l’ho ritrovato molto più completo. Mi trovo bene con Leao e Kessie, che parlano francese, e con Calhanoglu che è il mio vicino di spogliatoio. E poi sono felice di aver ritrovato qui Krunic. Lui e mio fratello maggiore sono stati i primi a sapere del Milan. Mio fratello Samir perché da sempre è un grande tifoso rossonero e Krunic perché da Empoli era arrivato qui poco prima di me. Mi chiamava quando ero in Egitto per la Coppa d’Africa e insisteva: “Vieni o no? Qui ti vogliono”. E io rispondevo “non lo so” perché davvero ancora non lo sapevo. Poi sono arrivato e ripeto, è stata la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera".

Le parole di Krunic -) http://www.milanworld.net/krunic-co...hampions-ci-crediamo-vt82495.html#post1952686

Sono le stesse dichiarazioni che fanno tutte le settimane le squadre in lotta per la retrocessione prima di venire a San Siro. E solitamente fanno anche punti :asd:
 
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Voglio vedere i commenti al primo che se ne uscirá con una frase tipo: “non possiamo pensare di dominare in casa del Bologna, dobbiamo pensare a salvarci, anche un pareggio é ben accetto”.

Beh vedi caro amico, ormai il ridimensionamento è talmente palese che non servono frasi del genere a farmi capire che si è insidiata la mediocrità in noi.
Lo vedo da come affrontiamo milan-lecce che siamo mediocri, non mi servono certo i virgolettati.
Quella frase(chiaro riferimento a inzaghi mister) risale a qualche anno fa quando ancora noi tifosi non eravamo del tutto pronti nè abituati a un certo livello, ormai ci hanno abituati a non giocare le coppe , a non giocare per i vertici, ad essere fuori da tutto già a fine ottobre.
Quindi, permettimi, allo stato attuali i proclami sono più fastidiosi di un bagno di umiltà.
Il tifoso può anche capire ma non accetta le prese in giro e parlare oggi di champions sa di presa in giro e preoccupa non poco perchè pare che in tanti non capiscono come siamo messi.
Ci vediamo tra due partite.
 
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