Il Re dell'Est
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Carlo Festa, noto giornalista del Sole24Ore particolarmente critico sull'operazione riguardante la cessione del Milan, ha da poco rilasciato questo aggiornamento.
Afferma di riportarlo solo per dovere di cronaca, ma l'altro ieri pomeriggio ha ricevuto sul suo cellulare una chiamata da uno degli esponenti della cordata di Bee. Non può rivelare il nome. Il motivo della chiamata è stato questo: "Stiamo chiudendo per concludere l'operazione entro il 30 settembre. Inoltre non è affatto vero che la crisi cinese starebbe mettendo a rischio l'operazione, come invece affermava in qualche suo precedente articolo".
La fonte, inoltre, ha affermato che gli esponenti della cordata stanno ancora analizzando i numeri della transazione e che dovrebbero concludere questo lavoro entro i primi dieci giorni di settembre.
La stessa fonte, inoltre, ha affermato che l’operazione sarà in parte tramite finanziamento bancario (probabilmente tramite Citic) e in parte in equity. L’offerta dovrebbe essere strutturata in tempi utili per il 30 settembre, scadenza per il closing con Silvio Berlusconi.
Il giornalista prosegue affermando che lui ha sempre avuto dubbi sull'esito della transazione. Dalla supervalutazione del club, fino alla stranezza dell’anonimato degli investitori. E c’è chi addirittura si è spinto oltre (L’Espresso) ipotizzando, anche se non in modo diretto, che parte di quei 480 milioni siano capitali dello stesso Silvio Berlusconi, il quale però ha smentito il giorno dopo. Inoltre c’era il contesto congiunturale: con i mercati asiatici in agitazione che appaiono difficili, secondo diversi addetti ai lavori, per strutturare un accordo di questo tipo.
Ma la telefonata dell’altro ieri rassicura il giornalista che l’operazione sta continuando. Non resta dunque che aspettare le prime due settimane di settembre per capire chi avrà ragione.
Afferma di riportarlo solo per dovere di cronaca, ma l'altro ieri pomeriggio ha ricevuto sul suo cellulare una chiamata da uno degli esponenti della cordata di Bee. Non può rivelare il nome. Il motivo della chiamata è stato questo: "Stiamo chiudendo per concludere l'operazione entro il 30 settembre. Inoltre non è affatto vero che la crisi cinese starebbe mettendo a rischio l'operazione, come invece affermava in qualche suo precedente articolo".
La fonte, inoltre, ha affermato che gli esponenti della cordata stanno ancora analizzando i numeri della transazione e che dovrebbero concludere questo lavoro entro i primi dieci giorni di settembre.
La stessa fonte, inoltre, ha affermato che l’operazione sarà in parte tramite finanziamento bancario (probabilmente tramite Citic) e in parte in equity. L’offerta dovrebbe essere strutturata in tempi utili per il 30 settembre, scadenza per il closing con Silvio Berlusconi.
Il giornalista prosegue affermando che lui ha sempre avuto dubbi sull'esito della transazione. Dalla supervalutazione del club, fino alla stranezza dell’anonimato degli investitori. E c’è chi addirittura si è spinto oltre (L’Espresso) ipotizzando, anche se non in modo diretto, che parte di quei 480 milioni siano capitali dello stesso Silvio Berlusconi, il quale però ha smentito il giorno dopo. Inoltre c’era il contesto congiunturale: con i mercati asiatici in agitazione che appaiono difficili, secondo diversi addetti ai lavori, per strutturare un accordo di questo tipo.
Ma la telefonata dell’altro ieri rassicura il giornalista che l’operazione sta continuando. Non resta dunque che aspettare le prime due settimane di settembre per capire chi avrà ragione.