A me è piaciuto molto, ma forse vengo dalla generazione che leggeva ancora il fumetto e mi aspetto una roba in linea con un fumetto e non un clone del neorealismo rosselliniano.
Bane riempie molto la scena, leggendo qua pensavo di trovarmi di fronte un pokemon.
Joker/ledger non sono confrontabili.
Joker era il male fatto persona, uno psicopatico all'ultimo stadio, un mostro in maschera che sembrava creato dal miglior King.
Il suo interesse è solo Batman in quanto suo alter ego totale.
Joker è un "giocatore", batman il suo giocattolo.
Bane un malvagio diverso più maturo, organizzato, capeggia una rivoluzione che ha il fine di distruggere il mondo. Per lui non è un gioco, è un mix di vendetta e follia. La vendetta si insinua in un progetto più ampio e per certi versi anche un pizzico interessante: l'azzeramento del mondo che conosciamo perché incontrovertibile. E l'unica soluzione è lo sterminio, l'azzeramento, che solo una guerra totale può regalare.
Di fatto il terzo batman prende dal primo la continuazione della trama di violenza mentre dal secondo attinge a piene mani il dolore e le ferite del protagonista, la sua evoluzione psicologica.
Staccare un'episodio dall'altro è secondo me lecito, ma sbagliato, perché ognuno deve all'altro qualcosa.
Poi se vogliamo dire che Ledger ha fatto un'interpretazione che resterà negli annali, beh si. E' così.
Non si può negare.