L'aspetto sciagurato è l'età, al netto di qualsiasi discorso tecnico.
Io mi ero imposto una regola ferrea per questo mercato del rilancio: non si devono sborsare soldi per giocatori che presentano nella data di nascita il numero 8. Quindi solo nati dal 1990 al 1997.
30 milioni per un 1986 sono un abominio, perché sono a fondo perso come sono stati, in piccolo, quelli deliranti per Pazzini (ma c'era da sbolognare Cassano) e soprattutto Matri. Non li rivedi più quei soldi e quindi non puoi far ripartire il circolo virtuoso, ma devi di nuovo attingere dalla proprietà o accumulare debiti.
Se andate nella pagina dei trasferimenti record di transfermarkt, Bacca si collocherebbe all'89° posto assoluto come trasferimento più costoso (
Trasferimenti record - Transfermarkt)
Bene: sapete quanti giocatori tra gli 88 che lo precedono sono stati acquistati ad un'età superiore alla sua? 6! Tutti per pochissimi mesi e 5 dei quali in un calcio drogato e datato ad inizio del nuovo millennio (quello di Mendieta, per capirci).
Uno sempre da noi (Rui Costa), tre di fatto nella stessa operazione della Juventus (Zidane al Real, Nedved e Thuram in bianconero), poi Batistuta alla Roma (con Sensi sul lastrico), mentre l'altro in uno dei peggiori affari della storia del calcio, che per una volta ci ha visto coinvolti dal lato giusto (Sheva al Chelsea).
E' una regola tassativa del calcio europeo ed internazionale, persino quello spendaccione dei primi 5-6 fatturati: non si spendono mai certe cifre per il cartellino di un 29enne. Mai! Perché a fondo perso non comprano nemmeno i magnati, gli sceicchi e le due spagnole dal fatturato gonfiato.