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Per la prima volta Beppe Grillo riemerge dall'oblìo post accordo di governo con il PD che tanti malumori ha creato nella base 5 stelle per rientrare nel dibattito politico dal suo blog e lo fa riproponendo uno dei suoi celebri cavalli di battaglia,cioè il reddito universale.
"La via d'uscita da questa crisi non può essere come quella del 2008, quando si è preferito salvare le banche a discapito del popolo.
E' arrivato il momento di mettere l'uomo al centro e non più il mercato del lavoro.
Per fare ciò si deve garantire a tutti i cittadini lo stesso livello di partenza: un reddito di base universale, per diritto di nascita, destinato a tutti, dai più poveri ai più ricchi
Le fonti principali di finanziamento potrebbero essere varie.
Si può andare dalla tassazione delle grandi fortune, dei grandi colossi digitali e tecnologici (Mark Zuckerberg, Bill Gates e Elon Musk sono sempre stati a favore del reddito universale), magari quelle a più alto tasso di automazione;
o rivedere le imposte sui redditi da capitale e sulla proprietà intellettuale.
Oppure le cosiddette "ecotasse", come il Climate Incame, Reddito dal Clima, con una tassa sui combustibili fossili come carbone, petrolio e gas;
o come avviene in Alaska dal 1982 con l'Alaska Permanent Fund: un dividendo del rendimento economico di un capitale pubblico, che attinge dalle compagnie fossili.
Ogni anno, una parte delle entrate derivanti dal petrolio statale è messa in un fondo.
Il governo piuttosto che spendere quel denaro, lo restituisce ai cittadini residenti, bambini compresi, attraverso un dividendo annuale"
"La via d'uscita da questa crisi non può essere come quella del 2008, quando si è preferito salvare le banche a discapito del popolo.
E' arrivato il momento di mettere l'uomo al centro e non più il mercato del lavoro.
Per fare ciò si deve garantire a tutti i cittadini lo stesso livello di partenza: un reddito di base universale, per diritto di nascita, destinato a tutti, dai più poveri ai più ricchi
Le fonti principali di finanziamento potrebbero essere varie.
Si può andare dalla tassazione delle grandi fortune, dei grandi colossi digitali e tecnologici (Mark Zuckerberg, Bill Gates e Elon Musk sono sempre stati a favore del reddito universale), magari quelle a più alto tasso di automazione;
o rivedere le imposte sui redditi da capitale e sulla proprietà intellettuale.
Oppure le cosiddette "ecotasse", come il Climate Incame, Reddito dal Clima, con una tassa sui combustibili fossili come carbone, petrolio e gas;
o come avviene in Alaska dal 1982 con l'Alaska Permanent Fund: un dividendo del rendimento economico di un capitale pubblico, che attinge dalle compagnie fossili.
Ogni anno, una parte delle entrate derivanti dal petrolio statale è messa in un fondo.
Il governo piuttosto che spendere quel denaro, lo restituisce ai cittadini residenti, bambini compresi, attraverso un dividendo annuale"