Avv. Valori sull'esclusione del Milan dall'Europa.

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Radio Rossonera ha intervistato il prof. Guido Valori, docente di diritto sportivo ed arbitro del Tas di Losanna, sull'esclusione del Milan dall'Europa. Ecco le dichiarazioni

Su quali aspetti può intervenire il Tas e quali sono le pene che può comminare?

“Il Tas è un tribunale arbitrale. La procedura prevede che entro 10 giorni si anticipi la richiesta di arbitrato. Al momento c’è un dispositivo e tale dispositivo ci fa comprendere che il Milan verrà sanzionato per l’esclusione dalle coppe europee per il prossimo anno. L’arbitrato prevede che il Milan nominerà un giudice così come la Uefa, mentre il Tas nominerà il presidente. Potrebbe essere previsto anche un solo arbitro nominato dal Tas ma non sono a conoscenza di quale procedura sceglierà il Milan”.

Quali sono le tempistiche relative al procedimento?

“I tempi sono molto rapidi perché, qualora questa sentenza venga confermata, ci saranno altre squadre che dovranno dimostrare di possedere i requisiti per partecipare alle competizioni europee. Tempi brevi dunque e compatibili con quella che sarà la composizione del turno preliminare di Europa League”.

Tale procedura dunque potrà essere compatibile con la partecipazione del Milan alla prossima Europa League?

“Sì, è una procedura rapida. Normalmente si impugna in 21 giorni mentre in questo caso in 10”.

Il Tas può rimandare il Milan nuovamente alla Uefa?

“Il Tas potrebbe anche dire che la sanzione non è corretta. Nel concreto, la sanzione prevista potrebbe essere attenuata”.

C’è il rischio che il Tas aumenti la sanzione?

“No, la reformatio in peius non è prevista”.

Un eventuale nuovo assetto della proprietà potrebbe “aiutare” il Milan al Tas?

“Leggendo il dispositivo della Uefa direi di no perché la Uefa ha sanzionato il Milan per il mancato raggiungimento del pareggio di bilancio nel triennio 2014-2017 e non è stata fatta alcuna osservazione sulla composizione societaria”.

Il Tas ha ricevuto un dispositivo più completo?

“No, infatti mi riferisco al dispositivo pubblicato sul sito della Uefa; il Tas non riceve nulla in quanto istituzione totalmente estranea”.

Gli Art. 62 e 63 per i quali il Milan è stato sanzionato, prevedono qualcosa in merito alla continuità aziendale?

“Il dispositivo è scritto con una formula di stile ed è per questo che qualcuno può aver avuto dubbi a leggerlo ma in realtà è abbastanza chiaro e si riferisce alla condizione del Milan di non essere riuscito a raggiungere in quel triennio il pareggio di bilancio. Ritengo però, vista la gravità della sanzione, che qualche altro elemento potrebbe aver influito sulla quantificazione di tale sanzione”.

C’è il rischio che, in caso di tempi lunghi al Tas, il Milan possa giocare questa edizione dell’Europa League e non giocare eventualmente la prossima competizione europea alla quale potrebbe qualificarsi?

“In linea teorica potrebbe essere possibile ma è uno scenario che mi sento di escludere considerata la volontà del Milan di chiudere questa procedura nel più breve tempo possibile. Quasi sicuramente si arriverà ad una soluzione in tempi brevi”.

Si aspettava questo tipo di sanzione al Milan da parte della Uefa?

“Questa vicenda ha generato un grande interesse. Ci tengo però a precisare che una squadra professionistica deve sempre guardare al profilo economico/aziendale ed alla tenuta contabile dei bilanci. Il tifoso deve comprendere che alcune società possono fare dei sacrifici. Sono certo comunque che se la normativa relativa al Fair Play Finanziario verrà applicata in maniera uniforme ci sarà un maggiore equilibrio sia dal punto di vista economico che sportivo perché si spende se si può effettivamente spendere”.

Infine, si può dire che l’attuale proprietà stia pagando per gli “sbagli” di quella precedente?

“Per sbagli possiamo intendere il non aver raggiunto gli obiettivi necessari. Se c’è dell’altro, lo scopriremo con il dispositivo riguardante le motivazioni”.
 

sballotello

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Radio Rossonera ha intervistato il prof. Guido Valori, docente di diritto sportivo ed arbitro del Tas di Losanna, sull'esclusione del Milan dall'Europa. Ecco le dichiarazioni

Su quali aspetti può intervenire il Tas e quali sono le pene che può comminare?

“Il Tas è un tribunale arbitrale. La procedura prevede che entro 10 giorni si anticipi la richiesta di arbitrato. Al momento c’è un dispositivo e tale dispositivo ci fa comprendere che il Milan verrà sanzionato per l’esclusione dalle coppe europee per il prossimo anno. L’arbitrato prevede che il Milan nominerà un giudice così come la Uefa, mentre il Tas nominerà il presidente. Potrebbe essere previsto anche un solo arbitro nominato dal Tas ma non sono a conoscenza di quale procedura sceglierà il Milan”.

Quali sono le tempistiche relative al procedimento?

“I tempi sono molto rapidi perché, qualora questa sentenza venga confermata, ci saranno altre squadre che dovranno dimostrare di possedere i requisiti per partecipare alle competizioni europee. Tempi brevi dunque e compatibili con quella che sarà la composizione del turno preliminare di Europa League”.

Tale procedura dunque potrà essere compatibile con la partecipazione del Milan alla prossima Europa League?

“Sì, è una procedura rapida. Normalmente si impugna in 21 giorni mentre in questo caso in 10”.

Il Tas può rimandare il Milan nuovamente alla Uefa?

“Il Tas potrebbe anche dire che la sanzione non è corretta. Nel concreto, la sanzione prevista potrebbe essere attenuata”.

C’è il rischio che il Tas aumenti la sanzione?

“No, la reformatio in peius non è prevista”.

Un eventuale nuovo assetto della proprietà potrebbe “aiutare” il Milan al Tas?

“Leggendo il dispositivo della Uefa direi di no perché la Uefa ha sanzionato il Milan per il mancato raggiungimento del pareggio di bilancio nel triennio 2014-2017 e non è stata fatta alcuna osservazione sulla composizione societaria”.

Il Tas ha ricevuto un dispositivo più completo?

“No, infatti mi riferisco al dispositivo pubblicato sul sito della Uefa; il Tas non riceve nulla in quanto istituzione totalmente estranea”.

Gli Art. 62 e 63 per i quali il Milan è stato sanzionato, prevedono qualcosa in merito alla continuità aziendale?

“Il dispositivo è scritto con una formula di stile ed è per questo che qualcuno può aver avuto dubbi a leggerlo ma in realtà è abbastanza chiaro e si riferisce alla condizione del Milan di non essere riuscito a raggiungere in quel triennio il pareggio di bilancio. Ritengo però, vista la gravità della sanzione, che qualche altro elemento potrebbe aver influito sulla quantificazione di tale sanzione”.

C’è il rischio che, in caso di tempi lunghi al Tas, il Milan possa giocare questa edizione dell’Europa League e non giocare eventualmente la prossima competizione europea alla quale potrebbe qualificarsi?

“In linea teorica potrebbe essere possibile ma è uno scenario che mi sento di escludere considerata la volontà del Milan di chiudere questa procedura nel più breve tempo possibile. Quasi sicuramente si arriverà ad una soluzione in tempi brevi”.

Si aspettava questo tipo di sanzione al Milan da parte della Uefa?

“Questa vicenda ha generato un grande interesse. Ci tengo però a precisare che una squadra professionistica deve sempre guardare al profilo economico/aziendale ed alla tenuta contabile dei bilanci. Il tifoso deve comprendere che alcune società possono fare dei sacrifici. Sono certo comunque che se la normativa relativa al Fair Play Finanziario verrà applicata in maniera uniforme ci sarà un maggiore equilibrio sia dal punto di vista economico che sportivo perché si spende se si può effettivamente spendere”.

Infine, si può dire che l’attuale proprietà stia pagando per gli “sbagli” di quella precedente?

“Per sbagli possiamo intendere il non aver raggiunto gli obiettivi necessari. Se c’è dell’altro, lo scopriremo con il dispositivo riguardante le motivazioni”.

i profeti che ieri sostenevano che il tas avrebbe peggiorato la situazione dove sono?
 
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luis4

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Radio Rossonera ha intervistato il prof. Guido Valori, docente di diritto sportivo ed arbitro del Tas di Losanna, sull'esclusione del Milan dall'Europa. Ecco le dichiarazioni

Su quali aspetti può intervenire il Tas e quali sono le pene che può comminare?

“Il Tas è un tribunale arbitrale. La procedura prevede che entro 10 giorni si anticipi la richiesta di arbitrato. Al momento c’è un dispositivo e tale dispositivo ci fa comprendere che il Milan verrà sanzionato per l’esclusione dalle coppe europee per il prossimo anno. L’arbitrato prevede che il Milan nominerà un giudice così come la Uefa, mentre il Tas nominerà il presidente. Potrebbe essere previsto anche un solo arbitro nominato dal Tas ma non sono a conoscenza di quale procedura sceglierà il Milan”.

Quali sono le tempistiche relative al procedimento?

“I tempi sono molto rapidi perché, qualora questa sentenza venga confermata, ci saranno altre squadre che dovranno dimostrare di possedere i requisiti per partecipare alle competizioni europee. Tempi brevi dunque e compatibili con quella che sarà la composizione del turno preliminare di Europa League”.

Tale procedura dunque potrà essere compatibile con la partecipazione del Milan alla prossima Europa League?

“Sì, è una procedura rapida. Normalmente si impugna in 21 giorni mentre in questo caso in 10”.

Il Tas può rimandare il Milan nuovamente alla Uefa?

“Il Tas potrebbe anche dire che la sanzione non è corretta. Nel concreto, la sanzione prevista potrebbe essere attenuata”.

C’è il rischio che il Tas aumenti la sanzione?

“No, la reformatio in peius non è prevista”.

Un eventuale nuovo assetto della proprietà potrebbe “aiutare” il Milan al Tas?

“Leggendo il dispositivo della Uefa direi di no perché la Uefa ha sanzionato il Milan per il mancato raggiungimento del pareggio di bilancio nel triennio 2014-2017 e non è stata fatta alcuna osservazione sulla composizione societaria”.

Il Tas ha ricevuto un dispositivo più completo?

“No, infatti mi riferisco al dispositivo pubblicato sul sito della Uefa; il Tas non riceve nulla in quanto istituzione totalmente estranea”.

Gli Art. 62 e 63 per i quali il Milan è stato sanzionato, prevedono qualcosa in merito alla continuità aziendale?

“Il dispositivo è scritto con una formula di stile ed è per questo che qualcuno può aver avuto dubbi a leggerlo ma in realtà è abbastanza chiaro e si riferisce alla condizione del Milan di non essere riuscito a raggiungere in quel triennio il pareggio di bilancio. Ritengo però, vista la gravità della sanzione, che qualche altro elemento potrebbe aver influito sulla quantificazione di tale sanzione”.

C’è il rischio che, in caso di tempi lunghi al Tas, il Milan possa giocare questa edizione dell’Europa League e non giocare eventualmente la prossima competizione europea alla quale potrebbe qualificarsi?

“In linea teorica potrebbe essere possibile ma è uno scenario che mi sento di escludere considerata la volontà del Milan di chiudere questa procedura nel più breve tempo possibile. Quasi sicuramente si arriverà ad una soluzione in tempi brevi”.

Si aspettava questo tipo di sanzione al Milan da parte della Uefa?

“Questa vicenda ha generato un grande interesse. Ci tengo però a precisare che una squadra professionistica deve sempre guardare al profilo economico/aziendale ed alla tenuta contabile dei bilanci. Il tifoso deve comprendere che alcune società possono fare dei sacrifici. Sono certo comunque che se la normativa relativa al Fair Play Finanziario verrà applicata in maniera uniforme ci sarà un maggiore equilibrio sia dal punto di vista economico che sportivo perché si spende se si può effettivamente spendere”.

Infine, si può dire che l’attuale proprietà stia pagando per gli “sbagli” di quella precedente?

“Per sbagli possiamo intendere il non aver raggiunto gli obiettivi necessari. Se c’è dell’altro, lo scopriremo con il dispositivo riguardante le motivazioni”.

maledetto il gallo e i suoi sporchi affaracci

i profeti che ieri sostenevano che il tas avrebbe peggiorato la situazione dove sono?

e quelli che dicevano di non andare al tas per non irritare la uefa?
 

Boomer

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i profeti che ieri sostenevano che il tas avrebbe peggiorato la situazione dove sono?

E ancora una volta il Milan viene confermato che il Milan è stato punito per il trienno precedente e non sono state fatte menzioni per la società. Certo la situazione potrebbe aver influito ma probabilmente se lo ha fatto è stata a livello " politico" .
 

Casnop

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Radio Rossonera ha intervistato il prof. Guido Valori, docente di diritto sportivo ed arbitro del Tas di Losanna, sull'esclusione del Milan dall'Europa. Ecco le dichiarazioni

Su quali aspetti può intervenire il Tas e quali sono le pene che può comminare?

“Il Tas è un tribunale arbitrale. La procedura prevede che entro 10 giorni si anticipi la richiesta di arbitrato. Al momento c’è un dispositivo e tale dispositivo ci fa comprendere che il Milan verrà sanzionato per l’esclusione dalle coppe europee per il prossimo anno. L’arbitrato prevede che il Milan nominerà un giudice così come la Uefa, mentre il Tas nominerà il presidente. Potrebbe essere previsto anche un solo arbitro nominato dal Tas ma non sono a conoscenza di quale procedura sceglierà il Milan”.

Quali sono le tempistiche relative al procedimento?

“I tempi sono molto rapidi perché, qualora questa sentenza venga confermata, ci saranno altre squadre che dovranno dimostrare di possedere i requisiti per partecipare alle competizioni europee. Tempi brevi dunque e compatibili con quella che sarà la composizione del turno preliminare di Europa League”.

Tale procedura dunque potrà essere compatibile con la partecipazione del Milan alla prossima Europa League?

“Sì, è una procedura rapida. Normalmente si impugna in 21 giorni mentre in questo caso in 10”.

Il Tas può rimandare il Milan nuovamente alla Uefa?

“Il Tas potrebbe anche dire che la sanzione non è corretta. Nel concreto, la sanzione prevista potrebbe essere attenuata”.

C’è il rischio che il Tas aumenti la sanzione?

“No, la reformatio in peius non è prevista”.

Un eventuale nuovo assetto della proprietà potrebbe “aiutare” il Milan al Tas?

“Leggendo il dispositivo della Uefa direi di no perché la Uefa ha sanzionato il Milan per il mancato raggiungimento del pareggio di bilancio nel triennio 2014-2017 e non è stata fatta alcuna osservazione sulla composizione societaria”.

Il Tas ha ricevuto un dispositivo più completo?

“No, infatti mi riferisco al dispositivo pubblicato sul sito della Uefa; il Tas non riceve nulla in quanto istituzione totalmente estranea”.

Gli Art. 62 e 63 per i quali il Milan è stato sanzionato, prevedono qualcosa in merito alla continuità aziendale?

“Il dispositivo è scritto con una formula di stile ed è per questo che qualcuno può aver avuto dubbi a leggerlo ma in realtà è abbastanza chiaro e si riferisce alla condizione del Milan di non essere riuscito a raggiungere in quel triennio il pareggio di bilancio. Ritengo però, vista la gravità della sanzione, che qualche altro elemento potrebbe aver influito sulla quantificazione di tale sanzione”.

C’è il rischio che, in caso di tempi lunghi al Tas, il Milan possa giocare questa edizione dell’Europa League e non giocare eventualmente la prossima competizione europea alla quale potrebbe qualificarsi?

“In linea teorica potrebbe essere possibile ma è uno scenario che mi sento di escludere considerata la volontà del Milan di chiudere questa procedura nel più breve tempo possibile. Quasi sicuramente si arriverà ad una soluzione in tempi brevi”.

Si aspettava questo tipo di sanzione al Milan da parte della Uefa?

“Questa vicenda ha generato un grande interesse. Ci tengo però a precisare che una squadra professionistica deve sempre guardare al profilo economico/aziendale ed alla tenuta contabile dei bilanci. Il tifoso deve comprendere che alcune società possono fare dei sacrifici. Sono certo comunque che se la normativa relativa al Fair Play Finanziario verrà applicata in maniera uniforme ci sarà un maggiore equilibrio sia dal punto di vista economico che sportivo perché si spende se si può effettivamente spendere”.

Infine, si può dire che l’attuale proprietà stia pagando per gli “sbagli” di quella precedente?

“Per sbagli possiamo intendere il non aver raggiunto gli obiettivi necessari. Se c’è dell’altro, lo scopriremo con il dispositivo riguardante le motivazioni”.

Il procedimento dinanzi al TAS-CAS di Losanna prevede ampie possibilità di estensione sia dell'oggetto della decisione, sia del materiale probatorio che può esservi introdotto. Questo è il portato del suo essere arbitrato irrituale, ovvero il procedimento per cui ad un soggetto, l'arbitro, viene deferito dalle parti il potere di risolvere una controversia tra le parti stesse, già esistente, sulla applicazione di norme negoziali, quali quelle che regolano la affiliazione alla Uefa delle federazioni nazionali e, tramite esse, dei vari clubs, con una sentenza che non si inserisce nel sistema delle impugnazioni Uefa (il TAS-CAS non è infatti giurisdizione Uefa, né la sentenza della Camera Giudicante è impugnabile dinanzi ad altro organo Uefa), sicché è meramente alternativa ad essa. Alla base vi è una clausola di arbitrato, ovvero un accordo con cui le parti decidono di assoggettarsi alla decisione del Tribunale Arbitrale, dopo un procedimento regolato da un rito predefinito che esse dichiarano di accettare ed a cui si conformano. La sottoscrizione di questo accordo è condizione di partecipazione al procedimento. Quanto al rito, la sostanziale natura di nuovo giudizio dinanzi al TAS-CAS rispetto a quello che ha dato origine al provvedimento impugnato, con parti e prove nuove e diverse, senza preclusioni istruttorie, è confermata dalla possibilità di intervento di un terzo al procedimento, sia chiamato in causa da una delle parti originarie (c.d. joinder), cui queste ritengano comune la causa o da cui pretendano di essere garantite (nel nostro caso, potrebbe essere Elliott stesso), sia intervenuto volontariamente (c.d. intervention), ovvero dalla possibilità di partecipazione di un c.d. amicus curiae, ovvero la possibilità di avanzare nei confronti di un organo decidente un documento contenente l’opinione di un soggetto il quale, pur essendo terzo rispetto alla controversia oggetto di giudizio da parte dell’organo giudicante, ha un interesse a far pervenire la propria opinione, visti i riflessi che la decisione potrebbe avere nei propri confronti. Tale istituto è particolarmente utilizzato nei paesi di common law, difattispesso tale documento viene inviato alla Corte Suprema Americana. Per ciò che concerne il procedimento innanzi al TAS-CAS, è prevista la possibilità di inviare al Tas stesso un documento di amicus curiae, come previsto espressamente dall’art. R41.4 del Codice CAS-TAS, il quale sancisce che 'After consideration of submissions by all parties concerned, the Panel may allow the filing of amicus curiae briefs, on such terms and conditions as it may fix'. Considerata la notevole influenza delle decisioni del TAS-CAS per l’intero panorama sportivo internazionale, tale previsione è considerata particolarmente utile. Quanto, infine, alla fase istruttoria, essa comprende la c.d. written submission (memoria) e, eventualmente, una udienza orale, se il Panel lo reputa necessario. Se, dunque, l’udienza orale è una eventualità della fase istruttoria, la written submission costituisce un atto ineludibile nonché di vitale rilevanza in ottica procedimentale. Difatti, mediante la written submission si fissano, allo stesso tempo, il c.d. thema decidendum, ossia l’oggetto sul quale deve essere resa la decisione finale, sia il c.d. thema probandum, ossia i mezzi e gli elementi probatori utilizzati dal Panel per addivenire alla decisione del caso. La written submission deve contenere la richiesta avanzata dalle parti. Non sono ammesse repliche, salvo il caso in cui le circostanze lo richiedano, in tal caso è ammessa una replica e una controreplica. Con esse si chiude il thema decidendum, in quanto nessuna nuova domanda può essere più avanzata, salvo espresso accordo in tal senso tra le parti. Perciò che concerne invece il thema probandum, le parti devono inserire nella written submission la lista dei testimoni che intendono citare in udienza, indicando il nominativo degli stessi, correlata da una breve indicazione dell’oggetto della testimonianza. La stessa modalità vale anche per i consulenti tecnici di parte. Tali mezzi di prova costituiscono le c.d. prove costituende, ossia quelle formatesi nel contraddittorio tra le parti innanzi al Panel. Le prove c.d. costituite, nel nostro caso quelle già formatesi in sede Uefa, rappresentate da documenti scritti, devono essere allegate dalle parti alla written submission. Il giudizio sull’ammissibilità delle prove compete al presidente del Panel, il quale può decidere di non consentire l’assunzione ovvero l’acquisizione di mezzi probatori tenuto conto del criterio di rilevanza. Nel caso in cui si debba svolgere l'udienza, questa avviene nel contraddittorio delle parti innanzi al Panel. La conduzione dell’udienza è affidata al presidente del Panel il quale vigila sulla corrispondenza dell’assunzione delle prove rispetto alle indicazioni della written submission, ed invita le parti, i testimoni o i periti ad essere concisi nelle loro dichiarazioni in ossequio al principio di celerità del procedimento. I testimoni e i periti sono obbligati a rendere dichiarazioni secondo verità, pena l’irrogazione di sanzioni pecuniarie. Dunque, massima flessibilità alla determinazione dell'oggetto della domanda avanzata al Tribunale, pur nel logico collegamento al dispositivo della decisione che si intende impugnare, e nella determinazione che si intendono proporre, con la rilevante introduzione dell'istituto dell'amico della curia, nel quale non si farebbe fatica ad individuare, nel nostro caso, una nota del nuovo azionista di controllo del Milan che dichiari, ad esempio, di aver estinto il debito con Elliott, o almeno la quota di esso intestata alla Rossoneri Champion, e garantita da pegni sul patrimonio del Milan. Vedremo, comunque, cosa accadrà. :)
 
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Stanno cercando l'appiglio per contestare pure questo. Magari "Vabbè è italiano, che altro doveva dire?". E fanno il paio con quelli che "Il vaso di Pandora, la FIGC ci butta fuori dal campionato e Yonghong Li disintegrato". Poi quelli che credevano alla "sanzione più dura di sempre", tipico clickbaiting per gonzi. La verità è che la proprietà cinese e la dirigenza italiana gli stanno sulle balle perchè hanno fallito la CL quest'anno e tutte le scuse sono buone per dare addosso. Poi ci sono i bandwagoners. In questi giorni il forum era diventato illeggibile, troppa rabbia e troppo sconforto. Comprensibili ma esagerati. Speriamo che un po' di mercato rimetta le cose in ordine. Forza Milan!!!!!!
 
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E ancora una volta il Milan viene confermato che il Milan è stato punito per il trienno precedente e non sono state fatte menzioni per la società. Certo la situazione potrebbe aver influito ma probabilmente se lo ha fatto è stata a livello " politico" .

Sni
Mi sembra di capire che l'avv. Valori da un lato non si esponga (in quanto potrebbe essere chiamato come arbitro) e dall'altro si limiti ad esaminare il dispositivo in quanto la sentenza non è nota.

Solo leggendo la sentenza integrale si potrebbe comprendere se la composizione societaria ha inciso o meno sulla graduazione della pena.
E' chiaro che se non vi fosse menzione neanche nella sentenza sarebbe corretto affermare che " il Milan è stato punito per il triennio precedente e non sono state fatte menzioni per la società".
A questo punto la strada Tas potrebbe essere effettivamente in discesa in quanto non vi sarebbe uniformità di sanzioni fra le varie squadre.
Tuttavia ritengo che nella sentenza vengano elencate le ragioni per cui è stata disposta l'esclusione e non ci si limiti a dire che: atteso il mancato raggiungimento del pareggio di bilancio nel triennio 2014-2017 comminiamo un anno di esclusione.
 

Super_Lollo

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Questo ha disintegrato in un intervista 20 giorni di notizie completamente inventate dai media.

Bisognerebbe focalizzarci tutti sul problema reale.
 

Clarenzio

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Radio Rossonera ha intervistato il prof. Guido Valori, docente di diritto sportivo ed arbitro del Tas di Losanna, sull'esclusione del Milan dall'Europa. Ecco le dichiarazioni

Su quali aspetti può intervenire il Tas e quali sono le pene che può comminare?

“Il Tas è un tribunale arbitrale. La procedura prevede che entro 10 giorni si anticipi la richiesta di arbitrato. Al momento c’è un dispositivo e tale dispositivo ci fa comprendere che il Milan verrà sanzionato per l’esclusione dalle coppe europee per il prossimo anno. L’arbitrato prevede che il Milan nominerà un giudice così come la Uefa, mentre il Tas nominerà il presidente. Potrebbe essere previsto anche un solo arbitro nominato dal Tas ma non sono a conoscenza di quale procedura sceglierà il Milan”.

Quali sono le tempistiche relative al procedimento?

“I tempi sono molto rapidi perché, qualora questa sentenza venga confermata, ci saranno altre squadre che dovranno dimostrare di possedere i requisiti per partecipare alle competizioni europee. Tempi brevi dunque e compatibili con quella che sarà la composizione del turno preliminare di Europa League”.

Tale procedura dunque potrà essere compatibile con la partecipazione del Milan alla prossima Europa League?

“Sì, è una procedura rapida. Normalmente si impugna in 21 giorni mentre in questo caso in 10”.

Il Tas può rimandare il Milan nuovamente alla Uefa?

“Il Tas potrebbe anche dire che la sanzione non è corretta. Nel concreto, la sanzione prevista potrebbe essere attenuata”.

C’è il rischio che il Tas aumenti la sanzione?

“No, la reformatio in peius non è prevista”.


Un eventuale nuovo assetto della proprietà potrebbe “aiutare” il Milan al Tas?

“Leggendo il dispositivo della Uefa direi di no perché la Uefa ha sanzionato il Milan per il mancato raggiungimento del pareggio di bilancio nel triennio 2014-2017 e non è stata fatta alcuna osservazione sulla composizione societaria”.

Il Tas ha ricevuto un dispositivo più completo?

“No, infatti mi riferisco al dispositivo pubblicato sul sito della Uefa; il Tas non riceve nulla in quanto istituzione totalmente estranea”.

Gli Art. 62 e 63 per i quali il Milan è stato sanzionato, prevedono qualcosa in merito alla continuità aziendale?

“Il dispositivo è scritto con una formula di stile ed è per questo che qualcuno può aver avuto dubbi a leggerlo ma in realtà è abbastanza chiaro e si riferisce alla condizione del Milan di non essere riuscito a raggiungere in quel triennio il pareggio di bilancio. Ritengo però, vista la gravità della sanzione, che qualche altro elemento potrebbe aver influito sulla quantificazione di tale sanzione”.

C’è il rischio che, in caso di tempi lunghi al Tas, il Milan possa giocare questa edizione dell’Europa League e non giocare eventualmente la prossima competizione europea alla quale potrebbe qualificarsi?

“In linea teorica potrebbe essere possibile ma è uno scenario che mi sento di escludere considerata la volontà del Milan di chiudere questa procedura nel più breve tempo possibile. Quasi sicuramente si arriverà ad una soluzione in tempi brevi”.

Si aspettava questo tipo di sanzione al Milan da parte della Uefa?

“Questa vicenda ha generato un grande interesse. Ci tengo però a precisare che una squadra professionistica deve sempre guardare al profilo economico/aziendale ed alla tenuta contabile dei bilanci. Il tifoso deve comprendere che alcune società possono fare dei sacrifici. Sono certo comunque che se la normativa relativa al Fair Play Finanziario verrà applicata in maniera uniforme ci sarà un maggiore equilibrio sia dal punto di vista economico che sportivo perché si spende se si può effettivamente spendere”.

Infine, si può dire che l’attuale proprietà stia pagando per gli “sbagli” di quella precedente?

“Per sbagli possiamo intendere il non aver raggiunto gli obiettivi necessari. Se c’è dell’altro, lo scopriremo con il dispositivo riguardante le motivazioni”.

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