Markov, politologo russo ed ex consigliere del Cremlino:
"Quegli individui avevano le sembianze di islamisti.
Ma bisogna dire che ora la Russia non è in conflitto con nessun gruppo musulmano, ha delle ottime relazioni con tutti i Paesi musulmani.
Questo fa sospettare che l'attentato potrebbe essere stato organizzato da Kiev, da Zelensky, con l'obiettivo di garantire forniture di armi in grandi quantità all'Ucraina
Il piano era organizzare un'azione terroristica utilizzando persone che appaiono come terroristi islamici - aggiunge - come caucasici con le barbe nere.
L'Isis ha rivendicato, ma ora la guerra contro l'Isis non è in una fase attiva, non c'è un conflitto in grande scala in corso con questi gruppi terroristici.
L'eventuale vantaggio che ne trarrebbe il governo ucraino sarebbe rovinare le relazioni della Russia con i Paesi musulmani.
Ma in primo luogo fare in modo che la Russia risponda in maniera molto dura a questo attentato, con attacchi diretti contro la popolazione civile di Kiev e Kharkiv, fare in modo che si sollevi un'ondata di indignazione nei Paesi occidentali, garantire così i finanziamenti e forse anche l'invio di truppe Nato in Ucraina: ecco l'obiettivo principale
I servizi americani sapevano che si stava preparando l'attacco.
Sappiamo tutti che i servizi ucraini sono controllati dagli americani.
E questi ultimi evidentemente avevano qualche informazione e dunque hanno avvisato i loro cittadini di non visitare luoghi affollati.
Non sa che hanno fatto esplodere il Nord Stream 2?
Che non possono non aver sostenuto attentati terroristici come quello contro Tatarsky e Dugina?
I servizi americani sostengono questi attentati terroristici.
Ora Putin di sicuro non risponderà vendicandosi contro i civili ucraini: sono futuri cittadini russi".