Attentato Congo,morti ambasciatore e carabiniere ITA

Andris

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dai dettagli usciti nelle ultime ore pare una dinamica molto confusa:

-2 auto del World Food Programme ONU

-7 persone dentro,tra cui il capo delegazione UE

-strada definita sicura e quindi senza scorta

-commando terroristico di 6 criminali

-l'autista Mustapha Milambo viene ucciso subito

-l'ambasciatore e il carabiniere portati nella foresta,probabilmente feriti

-i rangers sentono gli spari e intervengono,anche l'esercito è lì vicino

-l'ambasciatore muore nello scontro a fuoco

-il carabiniere viene ucciso dai terroristi che fuggono nella foresta per 1,5 km

-altre persone rapite sono state liberate
 

sottoli

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Ma guarda che diciamo la stessa cosa, il discorso che tu fai sulla brutalità dell'Africa può essere capibile perché c'è povertà e la povertà porta indietro l'uomo, lo porta ai tempi della sopravvivenza minima, quindi il sopravvivere seriamente, con poco, con metodi e ideologie diverse, antiche, da guerriglia, ma non pensare che non ci sia dietro altro, che non sia in realtà tutto una conseguenza di "strategie" passate, occidentali, perché poi quello è, come il discorso dei confini, delle culture, dello stare bene tra simili e di avere una visione della vita diversa per credo e stile di vita.
In Africa penso sia molto più normale questo, ma la perversione mentale da sottomissione, spietata, da diavoli finanziari, calcolatori e filantropi beceri è una cosa ancora peggiore della morte in guerra, cioè il rischio maggiore per quelle persone che vanno in certi posti poco occidentali nello stile di vita ma ad alto rischio, cambia poco il ruolo dell'ambasciatore o del carabiniere, se vieni ucciso in una missione pacifica o di "pace" (con le armi) sei trattato da estraneo, invasore, persona da togliere di mezzo perché facente parte di un mondo lontano, calcolatore e ricco che usa la morte non come un togliere di mezzo ma come fonte di terrore, di perbenismo, infatti la notizia dell'ambasciatore fa il giro del mondo, la morte del prete invece un po' meno.

Come dicevi te, è tutta geopolitica, ma si sa benissimo chi c'è dietro. Il Congo (come qua in Niger) è letteralmente una miniera d'oro per le multinazionali...guarda le zone insicure in Africa in questo momento: Kivu (coltan, oro, ecc), lago chad (petrolio), Sahel (uranio). Il gioco sporco è sempre comandato dall'occidente, che trova terreno fertile con terroristi e signori della guerra perché gente che ha fame di soldi e potere e non ha scrupoli non è difficile da trovare
Qua lo sanno davvero anche i bambini e i sassi che la rivolta Tuareg è stata creata, finanziata e appoggiata dai francesi. Senza uranio vanno a picco con il nucleare, se lasciano le risorse in mano al Niger le devono pagare il doppio, invece se c'è insicurezza nella zona colpita possono fare i prezzi che vogliono loro con buona pace dei politici locali, tanto se non sei d'accordo mica ti fanno arrivare al potere. Di colpo di stato telecomandati da Francia e amici e cugini ce n'è uno all'anno da cinquant'anni in Africa
Scusate OT
 
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Esattamente l'Italia che interessi ha in Congo, per giustiificare un'ambasciata lì?
 

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Come dicevi te, è tutta geopolitica, ma si sa benissimo chi c'è dietro. Il Congo (come qua in Niger) è letteralmente una miniera d'oro per le multinazionali...guarda le zone insicure in Africa in questo momento: Kivu (coltan, oro, ecc), lago chad (petrolio), Sahel (uranio). Il gioco sporco è sempre comandato dall'occidente, che trova terreno fertile con terroristi e signori della guerra perché gente che ha fame di soldi e potere e non ha scrupoli non è difficile da trovare
Qua lo sanno davvero anche i bambini e i sassi che la rivolta Tuareg è stata creata, finanziata e appoggiata dai francesi. Senza uranio vanno a picco con il nucleare, se lasciano le risorse in mano al Niger le devono pagare il doppio, invece se c'è insicurezza nella zona colpita possono fare i prezzi che vogliono loro con buona pace dei politici locali, tanto se non sei d'accordo mica ti fanno arrivare al potere. Di colpo di stato telecomandati da Francia e amici e cugini ce n'è uno all'anno da cinquant'anni in Africa
Scusate OT

Non so quanto c'entrino le solite canaglie francesi: è successo nel Congo Belga ad est nella zona a confine con ruanda e Uganda. La zona dove contano i francesi è nella parte opposta del Congo.

La rivolta Tuareg era laica ed incruenta in zone dove il Niger neanche aveva truppe e la comunità internazionale voleva risolvere tutto diplomaticamente, i francesi hanno cominciato a finanziare sottobanco Ansar Dine per avere una scusa per fare neocolonialismo, nello stesso periodo hanno messo il presidente islamista con la bava alla bocca in Costa d'Avorio.
 

Tifo'o

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Come dicevi te, è tutta geopolitica, ma si sa benissimo chi c'è dietro. Il Congo (come qua in Niger) è letteralmente una miniera d'oro per le multinazionali...guarda le zone insicure in Africa in questo momento: Kivu (coltan, oro, ecc), lago chad (petrolio), Sahel (uranio). Il gioco sporco è sempre comandato dall'occidente, che trova terreno fertile con terroristi e signori della guerra perché gente che ha fame di soldi e potere e non ha scrupoli non è difficile da trovare
Qua lo sanno davvero anche i bambini e i sassi che la rivolta Tuareg è stata creata, finanziata e appoggiata dai francesi. Senza uranio vanno a picco con il nucleare, se lasciano le risorse in mano al Niger le devono pagare il doppio, invece se c'è insicurezza nella zona colpita possono fare i prezzi che vogliono loro con buona pace dei politici locali, tanto se non sei d'accordo mica ti fanno arrivare al potere. Di colpo di stato telecomandati da Francia e amici e cugini ce n'è uno all'anno da cinquant'anni in Africa
Scusate OT

Scusami eh sta storia delle multinazionali che sfruttano l'Africa è sicuramente reale, è un problema ma non IL problema. Ora però non diamo la colpa all'Europa se l'Africa non riesce ad emergere in tutti questi anni. Sicuramente ci sono errori da entrambi le parti. Tu parli di multinazionali che sfruttano l'africa. La mia domanda che però sorge è, per quale motivo solo in Africa? Esempio che ti potrei citare è il medioriente. Arabia Saudita, Qatar, UEA, Bahrein Kuwait etcc anche alcuni i questi paesi sono stati sotto il controllo dei colonialisti, tuttavia molte aziende, nonostante lo sfruttamento, non hanno MAI tenuto a pieno il controllo delle risorse, che sono stati invece sempre a sotto controllo dello stato. Insomma tu Total conosci il knowhow io ho il petrolio, ti lascio tirare fuori il petrolio ti prendi i soldi ma 70/80% rimane a me. Non è un caso che le popolazioni di questa regione vivono bene o comunque hanno sfruttato i soldi per investire su infrastrutture. Qual è la ragione dietro che ad esempio Total paga il presidente dittatore di turno in africa e dice "Senti tiene i tuoi cittadini poveri ed ignoranti".. a me sembra un controsenso, soprattutto perché l'Europa vuole evitare che questi paesi africani siano in difficoltà anche per avere meno immigrati etc. Non nego che c'è dello sfruttamento, non nego che Total faccia sporchi comodi però la classe politica in africa ha certamente colpe, come i problemi molteplici tra le quali crisi di identità. Conosco uno dalla Somalia e mi racconta di come le cose funzionano, di uno stato troppo debole ed di un gruppo che sta per fatti suoi (Somalialand) de molteplici entnie in lotta tra loro. Ma è anche in parte lo stesso discorso della Libia composta da 80 tribù. Poi oh tu sei stato in Africa saprai meglio di tutti io sono un leone di tastiera.
 

sottoli

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Scusami eh sta storia delle multinazionali che sfruttano l'Africa è sicuramente reale, è un problema ma non IL problema. Ora però non diamo la colpa all'Europa se l'Africa non riesce ad emergere in tutti questi anni. Sicuramente ci sono errori da entrambi le parti. Tu parli di multinazionali che sfruttano l'africa. La mia domanda che però sorge è, per quale motivo solo in Africa? Esempio che ti potrei citare è il medioriente. Arabia Saudita, Qatar, UEA, Bahrein Kuwait etcc anche alcuni i questi paesi sono stati sotto il controllo dei colonialisti, tuttavia molte aziende, nonostante lo sfruttamento, non hanno MAI tenuto a pieno il controllo delle risorse, che sono stati invece sempre a sotto controllo dello stato. Insomma tu Total conosci il knowhow io ho il petrolio, ti lascio tirare fuori il petrolio ti prendi i soldi ma 70/80% rimane a me. Non è un caso che le popolazioni di questa regione vivono bene o comunque hanno sfruttato i soldi per investire su infrastrutture. Qual è la ragione dietro che ad esempio Total paga il presidente dittatore di turno in africa e dice "Senti tiene i tuoi cittadini poveri ed ignoranti".. a me sembra un controsenso, soprattutto perché l'Europa vuole evitare che questi paesi africani siano in difficoltà anche per avere meno immigrati etc. Non nego che c'è dello sfruttamento, non nego che Total faccia sporchi comodi però la classe politica in africa ha certamente colpe, come i problemi molteplici tra le quali crisi di identità. Conosco uno dalla Somalia e mi racconta di come le cose funzionano, di uno stato troppo debole ed di un gruppo che sta per fatti suoi (Somalialand) de molteplici entnie in lotta tra loro. Ma è anche in parte lo stesso discorso della Libia composta da 80 tribù. Poi oh tu sei stato in Africa saprai meglio di tutti io sono un leone di tastiera.

Hai sicuramente ragione, il terreno fertile è trovato dove c'è assenza di identità, in medio oriente comunque la storia e la consapevolezza di sé dei paesi aiuta in tal senso a opporsi all'egemonia occidentale. Ma guarda anche il sud america, gli USA ci hanno fatto i porci comodi per anni, ancora il litio della Bolivia è in buona parte in mano a canadesi e americani, ma iniziano a doversi sudare le risorse, il golpe alla Pinochet non se li beve piu nessuno, il livello culturale si è alzato.
La divisione tribale di cui parli è stata imposta: i confini africani sono stati tirati con il righello da Inghilterra e Francia, dividendo i Tuareg in 6 stati, gli aussa in 3 stati, ecc, e poi ti trovi un paese come il Niger dove hai 4 etnie ognuna spezzata dai propri consanguinei e costretta a convivere con le altre e a partecipare a lotte di potere per evitare l'emarginazione.
In Somaliland ci ho vissuto 2 anni, non vogliono avere nulla a che fare con gli al shabab e la guerra tribale del sud, non hanno neanche strade che portano a sud, fanno elezioni democratiche da 20 anni, hanno i loro passaporti e la loro zecca, sono un esempio di come l'Africa potrebbe essere...ma non vengono riconosciuti... è molto complesso, ma è evidente che la mano dell'occidente ha fatto un disastro in posti che già, per ragioni geografiche e culturali, erano storicamente indietro rispetto ad altri
 

gabri65

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Scusami eh sta storia delle multinazionali che sfruttano l'Africa è sicuramente reale, è un problema ma non IL problema. Ora però non diamo la colpa all'Europa se l'Africa non riesce ad emergere in tutti questi anni. Sicuramente ci sono errori da entrambi le parti. Tu parli di multinazionali che sfruttano l'africa. La mia domanda che però sorge è, per quale motivo solo in Africa? Esempio che ti potrei citare è il medioriente. Arabia Saudita, Qatar, UEA, Bahrein Kuwait etcc anche alcuni i questi paesi sono stati sotto il controllo dei colonialisti, tuttavia molte aziende, nonostante lo sfruttamento, non hanno MAI tenuto a pieno il controllo delle risorse, che sono stati invece sempre a sotto controllo dello stato. Insomma tu Total conosci il knowhow io ho il petrolio, ti lascio tirare fuori il petrolio ti prendi i soldi ma 70/80% rimane a me. Non è un caso che le popolazioni di questa regione vivono bene o comunque hanno sfruttato i soldi per investire su infrastrutture. Qual è la ragione dietro che ad esempio Total paga il presidente dittatore di turno in africa e dice "Senti tiene i tuoi cittadini poveri ed ignoranti".. a me sembra un controsenso, soprattutto perché l'Europa vuole evitare che questi paesi africani siano in difficoltà anche per avere meno immigrati etc. Non nego che c'è dello sfruttamento, non nego che Total faccia sporchi comodi però la classe politica in africa ha certamente colpe, come i problemi molteplici tra le quali crisi di identità. Conosco uno dalla Somalia e mi racconta di come le cose funzionano, di uno stato troppo debole ed di un gruppo che sta per fatti suoi (Somalialand) de molteplici entnie in lotta tra loro. Ma è anche in parte lo stesso discorso della Libia composta da 80 tribù. Poi oh tu sei stato in Africa saprai meglio di tutti io sono un leone di tastiera.

Concordo.

La storia dello sfruttamento sta in piedi parzialmente. L'Africa non è certo la sola miniera del pianeta.

Temo che gli abitanti del continente siano intrinsecamente inadatti (per ora) a sostentare una società civile come la concepiamo. Ovviamente non è una giustificazione per gli assassini franzosi che vanno là a distruggere e trovano il morbido.

Mi spiace, non è una considerazione razzista, ma una pura constatazione dei fatti.

In decine di migliaia di anni l'evoluzione, da tutti i punti di vista, è stata praticamente nulla, e parecchio di quello che hanno (inteso come valori sociali) è stato importato dall'esterno ma non assorbito.
 
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Esiste un ambasciata o rappresentanza consolare in praticamente quasi tutte le nazioni del mondo, mi sembra una cosa abbastanza normale.

Bé, mi sono un attimo informato e qualcuna ci manca, anche insospettabile (l'Islanda per esempio) o sono attivate solo sulla carta, del resto non siamo gli USA, ma effettivamente mi sfuggiva che il Congo avesse 100 milioni di persone (gliene davo qualche decina). My bad. La missione ONU di cui facciamo parte lì, comunque è un fallimento epocale.
 
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