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Le parole di Bonomi le peso poco.Vero però lo stesso Bonomi ha anche detto:
“Sono fiducioso di partire con i lavori l'anno prossimo? Entro il 2024 sì, ma non all’inizio dell’anno: occorrono ancora fasi del procedimento complicate, soprattutto in un paese come il nostro che ha un coacervo enorme di procedimenti che sembrerebbero sconsigliare qualsiasi investimento. Noi vogliamo essere determinati fino in fondo, io personalmente sono reduce dall’aver seguito numerosissimi procedimenti di questo tipo (come il nuovo aeroporto di Malpensa) e mi sono trovato davanti a norme che sembrano quasi dissuadere dall’investimento… C’è da dire però che siamo e saremo capaci una volta iniziato il progetto di recuperare il tempo perso inizialmente”.
Quindi ha sicuramente parlato di tutti i vincoli imposti dal Comune (aumento della capienza, più aree verdi nel progetto, riduzione emissioni Co2, 40 milioni per progetti di interesse pubblico) ma ha anche detto che stavano già studiando le soluzioni per rispondere e che comunque prevedeva di poter partire con i lavori nel 2024. Di conseguenza se oggi annunci al Sindaco che entro 2/3 settimane potresti comunicare di ripartire da zero con un nuovo progetto all'ippodromo sei tu, Milan, a tirarti fuori e non il Comune. E non sto difendendo il Comune, sia chiaro, ma sto solo dicendo che quello che farà la differenza alla fine è la volontà della proprietà di andare fino in fondo.
Lui è pagato per portare avanti il progetto, quindi deve per forza dire che trovano soluzioni, altrimenti lo cacciano.
Un po' come quando gli allenatori dicono "è una brutta batosta, dobbiamo lavorare per migliorare" dopo una sconfitta