Ansia Calabria. Ottimismo Kjaer. Origi ok. Col Chelsea si cambia.

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La GDS in edicola conferma le news di ieri su Calabria e aggiunge: c'è ansia per le conidizioni del capitano: si va da uno stiramento a una lesione più grave come ad esempio uno strappo. Per questo al Milan incrociano le dita, anche se una cosa è sicura: non si tratterà di uno stop da un paio di settimane, c’è il forte rischio che Calabria possa rimanere fermo fino all’inizio del 2023. Fascia a pezzi Un momento della stagione che con ogni probabilità

Alexis Saelemaekers: per lui la diagnosi c’è già e parla di un trauma distorsivo del ginocchio sinistro, con l’«aggravante» di una lesione parziale del legamento collaterale mediale. Niente intervento: Saelemaekers seguirà una terapia conservativa, fatta sostanzialmente di una prima fase di riposo, lunga almeno due settimane. Ecco perché i tempi di recupero complessivo possono arrivare fino alle sei o otto settimane, ovvero un paio di mesi.Con il Mondiale a metà novembre e la ripresa della stagione fissata a gennaio, i conti si fanno presto: il Milan dovrà fare a meno di Saelemaekers da qui alla fine del 2022. E Pioli dovrà ingegnarsi per riassemblare una catena destra che nel giro di un weekend ha perso tutti i pezzi: oltre a Calabria e Saelemaekers,

in infermeria c’è anche Junior Messias, fermatosi alla vigilia della trasferta di Empoli per un risentimento muscolare.Il brasiliano sarà valutato nelle prossime ore, anche se a due giorni dalla sfida di Stamford Bridge servirebbe un mezzo miracolo per rivederlo in campo già contro il Chelsea in Champions.

Krunic, impiegato da Pioli a destra al Castellani,diventa inevitabilmente l’unica opzione possibile per completare il trio di trequartisti alle spalle di Giroud. Più indietro, al posto di Calabria, toccherà a Dest: Kalulu non può spostarsi dal centro della difesa alla fascia, non in questo momento.

Il terzo ad alzare bandiera bianca sabato è stato Simon Kjaer, anche lui alle prese con un problema al flessore.I controlli di oggi faranno luce anche sulle condizioni del danese: in casa rossonera si aspetta con cauto ottimismo, anche se è oggettivamente molto difficile ipotizzarne il rientro già per mercoledì a Londra. In poche parole, la batteria dei centrali a disposizione di Pioli per il faccia a faccia con i Blues si ridurrà ai soli Tomori, Kalulu e Gabbia: Thiaw, ancora inattesa di giocare i primi minuti da milanista, è fuori dalla lista Uefa per la Champions e non può essere utilizzato. Ecco perché la speranza, per il tecnico rossonero, è di recuperare Kjaer per il match di sabato prossimo a San Siro con la Juventus, quando la difesa potrebbe riabbracciare Theo Hernandez. Il francese procede nel programma di recupero dallo stiramento all’adduttore destro e ha messo nel mirino la prossima giornata di campionato: ieri a Milanello ha svolto un lavoro personalizzato.

Origi, ci siamo quasi È l’autunno nero del Diavolo, che da settembre a oggi ha sette giocatori, tutti per guai muscolari: ai già citati Calabria, Saelemaekers, Messias, Kjaer e Hernandez vanno aggiunti anche Maignan e Origi. Il portiere francese, ko per una lesione al gemello mediale del polpaccio sinistro rimediata in nazionale, è fermo da dieci giorni e ne avrà ancora per circa tre settimane. L’ex Liverpool ha quasi smaltito il problema alla coscia sinistra e ieri è tornato ad allenarsi in gruppo, anche se solo parzialmente: se tutto filerà liscio, Pioli potrà convocarlo per la sfida al Chelsea. Un raggio di sole in mezzo a una valanga di nuvoloni

Tuttosport: a Londra in 17, portieri compresi, e sperando in Origi. È la situazione del Milan all’antivigilia della trasferta con il Chelsea, primo snodo importante di Champions League: i rossoneri guidano il gruppo con 6 punti in due partite, i Blues sono ultimi con 1. Si capisce come un risultato positivo per il Milan possa scrivere già una parola importante dopo tre giornate. Il problema è la conta cui deve sottoporsi Stefano Pioli, tra infortuni e lista Uefa. Prima di Empoli il tecnico rossonero si era ritrovato senza i lungodegenti Zlatan Ibrahimovic e Alessandro Florenzi, nomi cui si erano aggiunti - nella pausa per le Nazionali - Mike Maignan e Theo Hernandez. Sabato mattina, poi, il forfait di Messias poco prima della partenza per la Toscana. E, durante il match, la botta finale: nel primo tempo, nel giro di 6 minuti, i cambi obbligati per Alexis Saelemaekers e Davide Calabria, quindi quello per Simon Kjaer. Il belga si è sottoposto ieri mattina agli esami del caso: lesione parziale del legamento collaterale mediale, questo il responso per la distorsione del ginocchio sinistro. Oggi toccherà ai due difensori, ma nello staff rossonero non si fanno grandi illusioni. Restano la forza del gruppo (le prove di Ballo-Touré e Rebic), il grande carattere e l’Origi di cui sopra: ieri il belga si è allenato con il gruppo. Ma la coperta resta corta
 
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Noi non molliamo.
Più che altro ormai mi aspetto infortuni dell'ultimo minuto mercoledì mattina e sabato mattina.
 

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Tuttosport: a Londra in 17, portieri compresi, e sperando in Origi. È la situazione del Milan all’antivigilia della trasferta con il Chelsea, primo snodo importante di Champions League: i rossoneri guidano il gruppo con 6 punti in due partite, i Blues sono ultimi con 1. Si capisce come un risultato positivo per il Milan possa scrivere già una parola importante dopo tre giornate. Il problema è la conta cui deve sottoporsi Stefano Pioli, tra infortuni e lista Uefa. Prima di Empoli il tecnico rossonero si era ritrovato senza i lungodegenti Zlatan Ibrahimovic e Alessandro Florenzi, nomi cui si erano aggiunti - nella pausa per le Nazionali - Mike Maignan e Theo Hernandez. Sabato mattina, poi, il forfait di Messias poco prima della partenza per la Toscana. E, durante il match, la botta finale: nel primo tempo, nel giro di 6 minuti, i cambi obbligati per Alexis Saelemaekers e Davide Calabria, quindi quello per Simon Kjaer. Il belga si è sottoposto ieri mattina agli esami del caso: lesione parziale del legamento collaterale mediale, questo il responso per la distorsione del ginocchio sinistro. Oggi toccherà ai due difensori, ma nello staff rossonero non si fanno grandi illusioni. Restano la forza del gruppo (le prove di Ballo-Touré e Rebic), il grande carattere e l’Origi di cui sopra: ieri il belga si è allenato con il gruppo. Ma la coperta resta corta
 
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La GDS in edicola conferma le news di ieri su Calabria e aggiunge: c'è ansia per le conidizioni del capitano: si va da uno stiramento a una lesione più grave come ad esempio uno strappo. Per questo al Milan incrociano le dita, anche se una cosa è sicura: non si tratterà di uno stop da un paio di settimane, c’è il forte rischio che Calabria possa rimanere fermo fino all’inizio del 2023. Fascia a pezzi Un momento della stagione che con ogni probabilità

Alexis Saelemaekers: per lui la diagnosi c’è già e parla di un trauma distorsivo del ginocchio sinistro, con l’«aggravante» di una lesione parziale del legamento collaterale mediale. Niente intervento: Saelemaekers seguirà una terapia conservativa, fatta sostanzialmente di una prima fase di riposo, lunga almeno due settimane. Ecco perché i tempi di recupero complessivo possono arrivare fino alle sei o otto settimane, ovvero un paio di mesi.Con il Mondiale a metà novembre e la ripresa della stagione fissata a gennaio, i conti si fanno presto: il Milan dovrà fare a meno di Saelemaekers da qui alla fine del 2022. E Pioli dovrà ingegnarsi per riassemblare una catena destra che nel giro di un weekend ha perso tutti i pezzi: oltre a Calabria e Saelemaekers,

in infermeria c’è anche Junior Messias, fermatosi alla vigilia della trasferta di Empoli per un risentimento muscolare.Il brasiliano sarà valutato nelle prossime ore, anche se a due giorni dalla sfida di Stamford Bridge servirebbe un mezzo miracolo per rivederlo in campo già contro il Chelsea in Champions.

Krunic, impiegato da Pioli a destra al Castellani,diventa inevitabilmente l’unica opzione possibile per completare il trio di trequartisti alle spalle di Giroud. Più indietro, al posto di Calabria, toccherà a Dest: Kalulu non può spostarsi dal centro della difesa alla fascia, non in questo momento.

Il terzo ad alzare bandiera bianca sabato è stato Simon Kjaer, anche lui alle prese con un problema al flessore.I controlli di oggi faranno luce anche sulle condizioni del danese: in casa rossonera si aspetta con cauto ottimismo, anche se è oggettivamente molto difficile ipotizzarne il rientro già per mercoledì a Londra. In poche parole, la batteria dei centrali a disposizione di Pioli per il faccia a faccia con i Blues si ridurrà ai soli Tomori, Kalulu e Gabbia: Thiaw, ancora inattesa di giocare i primi minuti da milanista, è fuori dalla lista Uefa per la Champions e non può essere utilizzato. Ecco perché la speranza, per il tecnico rossonero, è di recuperare Kjaer per il match di sabato prossimo a San Siro con la Juventus, quando la difesa potrebbe riabbracciare Theo Hernandez. Il francese procede nel programma di recupero dallo stiramento all’adduttore destro e ha messo nel mirino la prossima giornata di campionato: ieri a Milanello ha svolto un lavoro personalizzato.

Origi, ci siamo quasi È l’autunno nero del Diavolo, che da settembre a oggi ha sette giocatori, tutti per guai muscolari: ai già citati Calabria, Saelemaekers, Messias, Kjaer e Hernandez vanno aggiunti anche Maignan e Origi. Il portiere francese, ko per una lesione al gemello mediale del polpaccio sinistro rimediata in nazionale, è fermo da dieci giorni e ne avrà ancora per circa tre settimane. L’ex Liverpool ha quasi smaltito il problema alla coscia sinistra e ieri è tornato ad allenarsi in gruppo, anche se solo parzialmente: se tutto filerà liscio, Pioli potrà convocarlo per la sfida al Chelsea. Un raggio di sole in mezzo a una valanga di nuvoloni

Tuttosport: a Londra in 17, portieri compresi, e sperando in Origi. È la situazione del Milan all’antivigilia della trasferta con il Chelsea, primo snodo importante di Champions League: i rossoneri guidano il gruppo con 6 punti in due partite, i Blues sono ultimi con 1. Si capisce come un risultato positivo per il Milan possa scrivere già una parola importante dopo tre giornate. Il problema è la conta cui deve sottoporsi Stefano Pioli, tra infortuni e lista Uefa. Prima di Empoli il tecnico rossonero si era ritrovato senza i lungodegenti Zlatan Ibrahimovic e Alessandro Florenzi, nomi cui si erano aggiunti - nella pausa per le Nazionali - Mike Maignan e Theo Hernandez. Sabato mattina, poi, il forfait di Messias poco prima della partenza per la Toscana. E, durante il match, la botta finale: nel primo tempo, nel giro di 6 minuti, i cambi obbligati per Alexis Saelemaekers e Davide Calabria, quindi quello per Simon Kjaer. Il belga si è sottoposto ieri mattina agli esami del caso: lesione parziale del legamento collaterale mediale, questo il responso per la distorsione del ginocchio sinistro. Oggi toccherà ai due difensori, ma nello staff rossonero non si fanno grandi illusioni. Restano la forza del gruppo (le prove di Ballo-Touré e Rebic), il grande carattere e l’Origi di cui sopra: ieri il belga si è allenato con il gruppo. Ma la coperta resta corta
Ormai non mi inca nemmeno più.

Noi statisticamente veniamo massacrati ma dubito le altre avranno sempre tutti gli effettivi : sarà una strage e vincerà il gruppo più forte da qua al mondiale.
Ora si vedrà chi ha le seconde linee migliori, nel frattempo il gol sull'asse tata-krunic-ballo è un biglietto da visita mica banale e una supposta lassativa per allegri.

Bisogna rispolverare gabbia e lanciare i nuovi, senza indugio. Credo due per ruolo li abbiamo ancora lavorando anche di fantasia.
La nostra chiave deve esser sempre il gioco e l'attacco.
 

Lineker10

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Alexis Saelemaekers: per lui la diagnosi c’è già e parla di un trauma distorsivo del ginocchio sinistro, con l’«aggravante» di una lesione parziale del legamento collaterale mediale. Niente intervento: Saelemaekers seguirà una terapia conservativa, fatta sostanzialmente di una prima fase di riposo, lunga almeno due settimane. Ecco perché i tempi di recupero complessivo possono arrivare fino alle sei o otto settimane, ovvero un paio di mesi.Con il Mondiale a metà novembre e la ripresa della stagione fissata a gennaio, i conti si fanno presto: il Milan dovrà fare a meno di Saelemaekers da qui alla fine del 2022. E Pioli dovrà ingegnarsi per riassemblare una catena destra che nel giro di un weekend ha perso tutti i pezzi: oltre a Calabria e Saelemaekers,

in infermeria c’è anche Junior Messias, fermatosi alla vigilia della trasferta di Empoli per un risentimento muscolare.Il brasiliano sarà valutato nelle prossime ore, anche se a due giorni dalla sfida di Stamford Bridge servirebbe un mezzo miracolo per rivederlo in campo già contro il Chelsea in Champions.

Krunic, impiegato da Pioli a destra al Castellani,diventa inevitabilmente l’unica opzione possibile per completare il trio di trequartisti alle spalle di Giroud. Più indietro, al posto di Calabria, toccherà a Dest: Kalulu non può spostarsi dal centro della difesa alla fascia, non in questo momento.

Il terzo ad alzare bandiera bianca sabato è stato Simon Kjaer, anche lui alle prese con un problema al flessore.I controlli di oggi faranno luce anche sulle condizioni del danese: in casa rossonera si aspetta con cauto ottimismo, anche se è oggettivamente molto difficile ipotizzarne il rientro già per mercoledì a Londra. In poche parole, la batteria dei centrali a disposizione di Pioli per il faccia a faccia con i Blues si ridurrà ai soli Tomori, Kalulu e Gabbia: Thiaw, ancora inattesa di giocare i primi minuti da milanista, è fuori dalla lista Uefa per la Champions e non può essere utilizzato. Ecco perché la speranza, per il tecnico rossonero, è di recuperare Kjaer per il match di sabato prossimo a San Siro con la Juventus, quando la difesa potrebbe riabbracciare Theo Hernandez. Il francese procede nel programma di recupero dallo stiramento all’adduttore destro e ha messo nel mirino la prossima giornata di campionato: ieri a Milanello ha svolto un lavoro personalizzato.

Origi, ci siamo quasi È l’autunno nero del Diavolo, che da settembre a oggi ha sette giocatori, tutti per guai muscolari: ai già citati Calabria, Saelemaekers, Messias, Kjaer e Hernandez vanno aggiunti anche Maignan e Origi. Il portiere francese, ko per una lesione al gemello mediale del polpaccio sinistro rimediata in nazionale, è fermo da dieci giorni e ne avrà ancora per circa tre settimane. L’ex Liverpool ha quasi smaltito il problema alla coscia sinistra e ieri è tornato ad allenarsi in gruppo, anche se solo parzialmente: se tutto filerà liscio, Pioli potrà convocarlo per la sfida al Chelsea. Un raggio di sole in mezzo a una valanga di nuvoloni

Tuttosport: a Londra in 17, portieri compresi, e sperando in Origi. È la situazione del Milan all’antivigilia della trasferta con il Chelsea, primo snodo importante di Champions League: i rossoneri guidano il gruppo con 6 punti in due partite, i Blues sono ultimi con 1. Si capisce come un risultato positivo per il Milan possa scrivere già una parola importante dopo tre giornate. Il problema è la conta cui deve sottoporsi Stefano Pioli, tra infortuni e lista Uefa. Prima di Empoli il tecnico rossonero si era ritrovato senza i lungodegenti Zlatan Ibrahimovic e Alessandro Florenzi, nomi cui si erano aggiunti - nella pausa per le Nazionali - Mike Maignan e Theo Hernandez. Sabato mattina, poi, il forfait di Messias poco prima della partenza per la Toscana. E, durante il match, la botta finale: nel primo tempo, nel giro di 6 minuti, i cambi obbligati per Alexis Saelemaekers e Davide Calabria, quindi quello per Simon Kjaer. Il belga si è sottoposto ieri mattina agli esami del caso: lesione parziale del legamento collaterale mediale, questo il responso per la distorsione del ginocchio sinistro. Oggi toccherà ai due difensori, ma nello staff rossonero non si fanno grandi illusioni. Restano la forza del gruppo (le prove di Ballo-Touré e Rebic), il grande carattere e l’Origi di cui sopra: ieri il belga si è allenato con il gruppo. Ma la coperta resta corta
In mezzo a questa ecatombe, rientra Rebic e segna subito.
Cosi come il disprezzatissimo rifiuto umano Billi Ballo.

Noi siamo il Milan degli Inspiegabili, non dimentichiamolo.

Comunque è chiaro che alla lunga pagheremo il prezzo di tutte queste assenze, è inevitabile.
 
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Prendiamola con filosofia e diciamo che con il rientro di Theo l'unico titolare indisponibile sarà Calabria.
 
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In mezzo a questa ecatombe, rientra Rebic e segna subito.
Cosi come il disprezzatissimo rifiuto umano Billi Ballo.

Noi siamo il Milan degli Inspiegabili, non dimentichiamolo.

Comunque è chiaro che alla lunga pagheremo il prezzo di tutte queste assenze, è inevitabile.
tata
kalulu-dest
gabbia-thiaw-tomori
ballo
benna-tomori-krunic-pobega-vranckx
adli-messias
diaz-cdk
leao-rebic
origi-giroud

A 11 ancora ci arriviamo.
E occhio a coltellino svizzero krunic.
Chi lo avrebbe detto mai?
Ma lavoro e serietà pagano sempre, grazie a dio.
 
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Ho gli spettri di due anni fa. Ma non molliamo.

P.s. la colpa di tutto ciò è la macumba di quel farabutto di acciughina.
 

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Alexis Saelemaekers: per lui la diagnosi c’è già e parla di un trauma distorsivo del ginocchio sinistro, con l’«aggravante» di una lesione parziale del legamento collaterale mediale. Niente intervento: Saelemaekers seguirà una terapia conservativa, fatta sostanzialmente di una prima fase di riposo, lunga almeno due settimane. Ecco perché i tempi di recupero complessivo possono arrivare fino alle sei o otto settimane, ovvero un paio di mesi.Con il Mondiale a metà novembre e la ripresa della stagione fissata a gennaio, i conti si fanno presto: il Milan dovrà fare a meno di Saelemaekers da qui alla fine del 2022. E Pioli dovrà ingegnarsi per riassemblare una catena destra che nel giro di un weekend ha perso tutti i pezzi: oltre a Calabria e Saelemaekers,

in infermeria c’è anche Junior Messias, fermatosi alla vigilia della trasferta di Empoli per un risentimento muscolare.Il brasiliano sarà valutato nelle prossime ore, anche se a due giorni dalla sfida di Stamford Bridge servirebbe un mezzo miracolo per rivederlo in campo già contro il Chelsea in Champions.

Krunic, impiegato da Pioli a destra al Castellani,diventa inevitabilmente l’unica opzione possibile per completare il trio di trequartisti alle spalle di Giroud. Più indietro, al posto di Calabria, toccherà a Dest: Kalulu non può spostarsi dal centro della difesa alla fascia, non in questo momento.

Il terzo ad alzare bandiera bianca sabato è stato Simon Kjaer, anche lui alle prese con un problema al flessore.I controlli di oggi faranno luce anche sulle condizioni del danese: in casa rossonera si aspetta con cauto ottimismo, anche se è oggettivamente molto difficile ipotizzarne il rientro già per mercoledì a Londra. In poche parole, la batteria dei centrali a disposizione di Pioli per il faccia a faccia con i Blues si ridurrà ai soli Tomori, Kalulu e Gabbia: Thiaw, ancora inattesa di giocare i primi minuti da milanista, è fuori dalla lista Uefa per la Champions e non può essere utilizzato. Ecco perché la speranza, per il tecnico rossonero, è di recuperare Kjaer per il match di sabato prossimo a San Siro con la Juventus, quando la difesa potrebbe riabbracciare Theo Hernandez. Il francese procede nel programma di recupero dallo stiramento all’adduttore destro e ha messo nel mirino la prossima giornata di campionato: ieri a Milanello ha svolto un lavoro personalizzato.

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Tuttosport: a Londra in 17, portieri compresi, e sperando in Origi. È la situazione del Milan all’antivigilia della trasferta con il Chelsea, primo snodo importante di Champions League: i rossoneri guidano il gruppo con 6 punti in due partite, i Blues sono ultimi con 1. Si capisce come un risultato positivo per il Milan possa scrivere già una parola importante dopo tre giornate. Il problema è la conta cui deve sottoporsi Stefano Pioli, tra infortuni e lista Uefa. Prima di Empoli il tecnico rossonero si era ritrovato senza i lungodegenti Zlatan Ibrahimovic e Alessandro Florenzi, nomi cui si erano aggiunti - nella pausa per le Nazionali - Mike Maignan e Theo Hernandez. Sabato mattina, poi, il forfait di Messias poco prima della partenza per la Toscana. E, durante il match, la botta finale: nel primo tempo, nel giro di 6 minuti, i cambi obbligati per Alexis Saelemaekers e Davide Calabria, quindi quello per Simon Kjaer. Il belga si è sottoposto ieri mattina agli esami del caso: lesione parziale del legamento collaterale mediale, questo il responso per la distorsione del ginocchio sinistro. Oggi toccherà ai due difensori, ma nello staff rossonero non si fanno grandi illusioni. Restano la forza del gruppo (le prove di Ballo-Touré e Rebic), il grande carattere e l’Origi di cui sopra: ieri il belga si è allenato con il gruppo. Ma la coperta resta corta
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