Sempre Mazzucco: "Ecco che nella cerimonia d’apertura abbiamo la dissacrazione dell’Ultima Cena con la volgarità, insistita e sottolineata, di una banda raccogliticcia di transessuali e travestiti senz’arte nè parte. Ma che qualcuno ha certamente selezionato con grande cura e agghindato con attenzione, prima di mandarli in mondovisione"
E aggiunge: "una 'pugile algerina' dai forti tratti maschili viene impunemente autorizzata a battersi con una pugile italiana (chiaramente donna), nel nome di presunti 'requisiti olimpici', tutt’altro che trasparenti, che sarebbero stati rispettati. Poi però, se si chiede di vedere i dati scientifici che garantirebbero lo status “femminile” del(la) pugile in questione, ci si scontra con il 'diritto alla privacy' dell’atleta stesso. E così crolla un altro pilastro della nostra società, quello che voleva gli sport maschili e femminili rigorosamente separati uno dall’altro.
Ricordiamolo: è nella filosofia della 'open society' quella di demolire sistematicamente i pilastri della nostra cultura condivisa e comunemente accettata. E questi episodi alle Olimpiadi ci stanno riuscendo in pieno...E’ tutto calcolato al millesimo, e il gioco gli sta riuscendo in pieno, proprio grazie alla stupidità dei giornalisti nostrani, che si fermano a discutere sui cromosomi degli atleti, e non si sforzano di capire invece il mostro che si agita nell’ombra."
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