Anestesista Welby:"Priorità ai vaccinati in terapia intensiva"

Andris

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Mario Riccio, anestesista responsabile in terapia intensiva di Casalmaggiore divenuto famoso per assistere Welby, ha detto che secondo lui bisognerebbe dare la priorità ai vaccinati anche se questi hanno meno possibilità di riprendersi.
Così si farebbero morire più persone e verosimilmente lo stesso accadrebbe per i fragili e anziani, pur divenuti prioritari, solo per una questione di principio.


"Non siamo nella crisi nera del 2020.
Ma alcuni ospedali iniziano a scricchiolare.
Per decidere a chi assegnare un posto in rianimazione sarebbe giusto tener conto anche della vaccinazione

La regola è dare la precedenza a chi ha più probabilità di farcela.

Ma oggi questo criterio assume risvolti paradossali.
Oggi di Covid muore solo chi vuole morire.
Molti dei pazienti che curiamo sono giovani, hanno passato il primo anno di pandemia a negare il Covid e il secondo a rifiutare i vaccini. Accanto a loro c'è una parte di vaccinati con un'età molto avanzata e fattori di rischio importanti.
Dare la precedenza a chi ha più chance di farcela vuol dire mettere i no vax davanti ai vaccinati


Le risorse per ora bastano, ma non illudiamoci che siano infinite.
Il presidente dell'Ordine dei medici di Napoli ha citato l'eventualità del triage etico, o codice nero.
Di scegliere cioè a chi assegnare una risorsa purtroppo scarsa"


La Repubblica
 

Andris

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"come è umano lei" [cit.]

l'umanità strombazzata per Welby, ora si trasforma in un angelo della morte per dare una lezione morale
ben fatto, fenomeno
una volta si andava ai reality o si compravano le interviste-foto di paparazzi per tornare sulla cronaca dopo anni di anonimato, ora basta spararla sul covid
 
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Mario Riccio, anestesista responsabile in terapia intensiva di Casalmaggiore divenuto famoso per assistere Welby, ha detto che secondo lui bisognerebbe dare la priorità ai vaccinati anche se questi hanno meno possibilità di riprendersi.
Così si farebbero morire più persone e verosimilmente lo stesso accadrebbe per i fragili e anziani, pur divenuti prioritari, solo per una questione di principio.


"Non siamo nella crisi nera del 2020.
Ma alcuni ospedali iniziano a scricchiolare.
Per decidere a chi assegnare un posto in rianimazione sarebbe giusto tener conto anche della vaccinazione

La regola è dare la precedenza a chi ha più probabilità di farcela.

Ma oggi questo criterio assume risvolti paradossali.
Oggi di Covid muore solo chi vuole morire.
Molti dei pazienti che curiamo sono giovani, hanno passato il primo anno di pandemia a negare il Covid e il secondo a rifiutare i vaccini. Accanto a loro c'è una parte di vaccinati con un'età molto avanzata e fattori di rischio importanti.
Dare la precedenza a chi ha più chance di farcela vuol dire mettere i no vax davanti ai vaccinati


Le risorse per ora bastano, ma non illudiamoci che siano infinite.
Il presidente dell'Ordine dei medici di Napoli ha citato l'eventualità del triage etico, o codice nero.
Di scegliere cioè a chi assegnare una risorsa purtroppo scarsa"


La Repubblica
Non ha senso e non si farà

Salveranno, in caso di emergenze, "i più salvabili"

Però dai, voglio proprio sperare che a questo punto non ci si avvicinerà nemmeno
 

danjr

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Mario Riccio, anestesista responsabile in terapia intensiva di Casalmaggiore divenuto famoso per assistere Welby, ha detto che secondo lui bisognerebbe dare la priorità ai vaccinati anche se questi hanno meno possibilità di riprendersi.
Così si farebbero morire più persone e verosimilmente lo stesso accadrebbe per i fragili e anziani, pur divenuti prioritari, solo per una questione di principio.


"Non siamo nella crisi nera del 2020.
Ma alcuni ospedali iniziano a scricchiolare.
Per decidere a chi assegnare un posto in rianimazione sarebbe giusto tener conto anche della vaccinazione

La regola è dare la precedenza a chi ha più probabilità di farcela.

Ma oggi questo criterio assume risvolti paradossali.
Oggi di Covid muore solo chi vuole morire.
Molti dei pazienti che curiamo sono giovani, hanno passato il primo anno di pandemia a negare il Covid e il secondo a rifiutare i vaccini. Accanto a loro c'è una parte di vaccinati con un'età molto avanzata e fattori di rischio importanti.
Dare la precedenza a chi ha più chance di farcela vuol dire mettere i no vax davanti ai vaccinati


Le risorse per ora bastano, ma non illudiamoci che siano infinite.
Il presidente dell'Ordine dei medici di Napoli ha citato l'eventualità del triage etico, o codice nero.
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Sbagliato, bisogna salvare chi ha più possibilità di salvarsi a prescindere dal vaccino. Si continui la strada delle multe salate ai no vax, come in Austria
 
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Mario Riccio, anestesista responsabile in terapia intensiva di Casalmaggiore divenuto famoso per assistere Welby, ha detto che secondo lui bisognerebbe dare la priorità ai vaccinati anche se questi hanno meno possibilità di riprendersi.
Così si farebbero morire più persone e verosimilmente lo stesso accadrebbe per i fragili e anziani, pur divenuti prioritari, solo per una questione di principio.


"Non siamo nella crisi nera del 2020.
Ma alcuni ospedali iniziano a scricchiolare.
Per decidere a chi assegnare un posto in rianimazione sarebbe giusto tener conto anche della vaccinazione

La regola è dare la precedenza a chi ha più probabilità di farcela.

Ma oggi questo criterio assume risvolti paradossali.
Oggi di Covid muore solo chi vuole morire.
Molti dei pazienti che curiamo sono giovani, hanno passato il primo anno di pandemia a negare il Covid e il secondo a rifiutare i vaccini. Accanto a loro c'è una parte di vaccinati con un'età molto avanzata e fattori di rischio importanti.
Dare la precedenza a chi ha più chance di farcela vuol dire mettere i no vax davanti ai vaccinati


Le risorse per ora bastano, ma non illudiamoci che siano infinite.
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Stanno sparando le ultime cartucce.
 

Clarenzio

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Mario Riccio, anestesista responsabile in terapia intensiva di Casalmaggiore divenuto famoso per assistere Welby, ha detto che secondo lui bisognerebbe dare la priorità ai vaccinati anche se questi hanno meno possibilità di riprendersi.
Così si farebbero morire più persone e verosimilmente lo stesso accadrebbe per i fragili e anziani, pur divenuti prioritari, solo per una questione di principio.


"Non siamo nella crisi nera del 2020.
Ma alcuni ospedali iniziano a scricchiolare.
Per decidere a chi assegnare un posto in rianimazione sarebbe giusto tener conto anche della vaccinazione

La regola è dare la precedenza a chi ha più probabilità di farcela.

Ma oggi questo criterio assume risvolti paradossali.
Oggi di Covid muore solo chi vuole morire.
Molti dei pazienti che curiamo sono giovani, hanno passato il primo anno di pandemia a negare il Covid e il secondo a rifiutare i vaccini. Accanto a loro c'è una parte di vaccinati con un'età molto avanzata e fattori di rischio importanti.
Dare la precedenza a chi ha più chance di farcela vuol dire mettere i no vax davanti ai vaccinati


Le risorse per ora bastano, ma non illudiamoci che siano infinite.
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Persona da licenziare, ciò che esprime pubblicamente è gravissimo visto il ruolo che ricopre.
 

galianivatene

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Mario Riccio, anestesista responsabile in terapia intensiva di Casalmaggiore divenuto famoso per assistere Welby, ha detto che secondo lui bisognerebbe dare la priorità ai vaccinati anche se questi hanno meno possibilità di riprendersi.
Così si farebbero morire più persone e verosimilmente lo stesso accadrebbe per i fragili e anziani, pur divenuti prioritari, solo per una questione di principio.


"Non siamo nella crisi nera del 2020.
Ma alcuni ospedali iniziano a scricchiolare.
Per decidere a chi assegnare un posto in rianimazione sarebbe giusto tener conto anche della vaccinazione

La regola è dare la precedenza a chi ha più probabilità di farcela.

Ma oggi questo criterio assume risvolti paradossali.
Oggi di Covid muore solo chi vuole morire.
Molti dei pazienti che curiamo sono giovani, hanno passato il primo anno di pandemia a negare il Covid e il secondo a rifiutare i vaccini. Accanto a loro c'è una parte di vaccinati con un'età molto avanzata e fattori di rischio importanti.
Dare la precedenza a chi ha più chance di farcela vuol dire mettere i no vax davanti ai vaccinati


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Poi la gente dice che diventa no-vax.
Premetto che io non sono vaccinato (ma se fossi stato Italia forse il mio giudizio sarebbe stato diverso, se non altro per far fronte a restrizioni/obblighi di fatto che qui in Cina per ora non sussistono), ma veramente questo genere di commenti, dalla logica scricchiolante, e dall’animo quasi nazista, mettono veramente a dura prova la credibilità -e la buona fede- di chi li proferisce!
 

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Ahahah dovremmo credere che rianimano ultraottantenni? Per fare che, vivere in un polmone d'acciaio?
 

gabri65

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Mario Riccio, anestesista responsabile in terapia intensiva di Casalmaggiore divenuto famoso per assistere Welby, ha detto che secondo lui bisognerebbe dare la priorità ai vaccinati anche se questi hanno meno possibilità di riprendersi.
Così si farebbero morire più persone e verosimilmente lo stesso accadrebbe per i fragili e anziani, pur divenuti prioritari, solo per una questione di principio.


"Non siamo nella crisi nera del 2020.
Ma alcuni ospedali iniziano a scricchiolare.
Per decidere a chi assegnare un posto in rianimazione sarebbe giusto tener conto anche della vaccinazione

La regola è dare la precedenza a chi ha più probabilità di farcela.

Ma oggi questo criterio assume risvolti paradossali.
Oggi di Covid muore solo chi vuole morire.
Molti dei pazienti che curiamo sono giovani, hanno passato il primo anno di pandemia a negare il Covid e il secondo a rifiutare i vaccini. Accanto a loro c'è una parte di vaccinati con un'età molto avanzata e fattori di rischio importanti.
Dare la precedenza a chi ha più chance di farcela vuol dire mettere i no vax davanti ai vaccinati


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La Repubblica

N'altra notiziona che conferma i progressi fatti dai tempi dei babbuini su temi etici.

Magari non è vero, ma proferirla fa sempre una grande impressione. Specialmente sulle menti più deboli.
 
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