Anche Pierpaolo Sileri, vice Ministro della Salute, dice no al campionato di calcio. Ecco le dichiarazioni, a Rete 4:"Credo che, purtroppo, un campionato di calcio in questo momento, con gli stadi aperti e con un'epidemia in corso sia inverosimile...".
Ieri ho sentito una frecciata micidiale ai calciatori e a tutto il mondo del calcio.
Praticamente abbiamo avuto conferma a tutto ciò che noi sospettiamo da tempo : i signori del calcio che non hanno avuto il coraggio di fermare il carrozzone ma hanno aspettato fosse il governo a farlo, per ovvi motivi economici e di cavilli contrattuali, ora vorrebbero tornare a giocare ma nei loro programmi ci sono dei punti non attuabili e che sono un'offesa per tutti i cittadini, il personale sanitario e la crisi che stiamo vivendo.
Per stessa ammissione di Giovanni Rezza, dirigente dell'istituto superiore della sanità, nei piani di chi il calcio lo vorrebbe far ripartire ci sarebbe l'idea di sottoporre a tampone i calciatori a cadenza quasi giornaliera.
Idea questa folle e che non sta nè in cielo nè in terra.
Il calcio è uno sport di contatto e oggi viene dopo tante cose più importanti.
Mi sento offeso anche solo per queste idee e proposte demenziali che umiliano milioni di italiani.