Altafini, Galli e Serena sul futuro del Milan.

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La GDS in edicola oggi, 5 aprile 2020, ha intervistato gli ex rossonero Altafini, Filippo e Giovanni Galli e Aldo Serena sul Milan e sul futuro del club rossonero. Ecco le dichiarazioni

1) Pioli l'uomo giusto per ripartire?

Altafini:"Tutto sbagliato, tutto da rifare: al Milan serve un rimpasto generale, e in un’ottica di questo tipo non si può prescindere dalla panchina. Non dico che Pioli non sia un bravo allenatore, ma penso che a volte le rivoluzioni facciano bene. Quando giocavo nel Palmeiras, prima di passare al Milan, nel club si viveva una crisi simile a quella attuale dei rossoneri. La società azzerò tutto, cambiando da ogni punto di vista, e il Palmeiras tornò a vincere. Non so se Rangnick sia l’uomo giusto per allenare il Milan, ma so che chiunque si siederà su quella panchina dovrà avere potere decisionale, come fu per Mourinho quando arrivò all’Inter".

F. Galli:"Pioli ha fatto un buon lavoro e ha dimostrato di saper valorizzare un gruppo giovane come quello del Milan, migliorandolo anche prima dell’arrivo di Ibrahimovic. Ripartire da lui avrebbe senso e sarebbe anche bello, ma tutto dipende da quello che ha in testa la proprietà: in un club come il Milan l’allenatore deve avere l’appoggio totale da parte dei vertici".

G. Galli:"Pioli ha competenza, conoscenza, è una persona seria e decisamente preparata e ha una capacità fantastica di creare un legame con i giocatori: perché andare a cercare un altro tecnico? Ricordiamoci che il momento del Milan è il frutto di quattro idee diverse di calcio, nella rosa ci sono giocatori acquistati da Galliani, altri scelti da Fassone e Mirabelli, altri ancora voluti da Leonardo e infine quelli arrivati con Boban e Maldini. Pioli è riuscito a fare una sintesi notevole del materiale a disposizione. E non è un allenatore “schiavo” di dogmi tattici. Io andrei avanti con lui, tenendo presente che deve essere la proprietà a indicare la strada da seguire".

Serena:"Pioli ha avuto poco tempo ma lo ha usato bene, risollevando la squadra a livello tattico e motivazionale. Se l’obiettivo è quello di tornare in Champions, è l’uomo giusto per fare crescere il gruppo. Mi pare però che la società abbia altre intenzioni. Serve chiarezza".


2) Profili giovani su cui puntare?

Altafini:"Al Milan ci sono già ottimi profili, da Theo Hernandez a Bennacer, ma per tornare in alto i giovani non bastano. O hai Mbappé, che non è alla portata, oppure dovrai puntare su uno due campioni di esperienza".

F. Galli:"In rosa c’è Brescianini, che ha tutte le qualità per fare bene in prima squadra: è una mezzala con struttura fisica e senso del gol. In Italia mi piace molto Tonali".

G. Galli:"Il Milan ha un patrimonio in casa: da anni raccoglie i frutti del lavoro svolto nel settore giovanile da Filippo Galli, a cui vanno fatti i complimenti, e l’innesto di Gabbia è l’ultimo esempio di quante risorse abbia fornito il vivaio. I giovani ti danno l’esuberanza, ma una grande squadra si costruisce anche con l’esperienza di giocatori già abituati a certi palcoscenici: sono questi che devono fare da spina dorsale".

Serena:"I giovani di talento il Milan li ha già. L’errore commesso in estate semmai è stato proprio quello di creare una rosa quasi priva di riferimenti di esperienza e qualità, penso a profili alla Rakitic: per reggere San Siro giocatori così sono indispensabili".


3) Sicuri che una chioccia come Ibra non serva?

Altafini"Ibra è stato bravo, ha portato carattere: questo Milan può ancora avere bisogno di lui"

F.Galli:"Lo terrei ancora, ma ripeto: tutto dipende dai piani della società".

G. Galli:"Parliamo di un calciatore che a ottobre compirà 39 anni, per cui un club come il Milan dovrebbe naturalmente fare tutte le valutazioni del caso sotto l’aspetto della tenuta fisica e atletica. Quanto a tecnica e leadership però non si discute: sarebbe un errore rinunciarvi

Serena:"Un Ibra motivato come quello che abbiamo visto quest’anno va confermato. Ma Zlatan ha accettato la sfida in base a condizioni di un certo tipo: senza più Boban in società e senza la chiarezza e il dialogo che c’era fino a qualche mese fa, come si calerebbe nel nuovo contesto?".


4) Milik eventuale sostituto ideale?


Altafini:"Milik non è il top player che può far fare il salto di qualità".

F.Galli:"È un profilo interessante, ha esperienza e senso del gol: mi incuriosisce vederlo all’opera in rossonero".

G. Galli:"Buon giocatore, ma forse non in grado di fare la differenza in un club come il Milan

Serena:"Può essere un ottimo punto di riferimento in avanti, ma penso che il Milan debba darsi un livello più alto: se il Borussia Dortmund è arrivato a Haaland, mi chiedo perché non ci abbia provato anche il Milan. Per lasciarsi alle spalle la mediocrità degli ultimi anni serve un attaccante che coinvolga i tifosi, che li faccia volare".
 

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1) Pioli l'uomo giusto per ripartire?

Altafini:"Tutto sbagliato, tutto da rifare: al Milan serve un rimpasto generale, e in un’ottica di questo tipo non si può prescindere dalla panchina. Non dico che Pioli non sia un bravo allenatore, ma penso che a volte le rivoluzioni facciano bene. Quando giocavo nel Palmeiras, prima di passare al Milan, nel club si viveva una crisi simile a quella attuale dei rossoneri. La società azzerò tutto, cambiando da ogni punto di vista, e il Palmeiras tornò a vincere. Non so se Rangnick sia l’uomo giusto per allenare il Milan, ma so che chiunque si siederà su quella panchina dovrà avere potere decisionale, come fu per Mourinho quando arrivò all’Inter".

F. Galli:"Pioli ha fatto un buon lavoro e ha dimostrato di saper valorizzare un gruppo giovane come quello del Milan, migliorandolo anche prima dell’arrivo di Ibrahimovic. Ripartire da lui avrebbe senso e sarebbe anche bello, ma tutto dipende da quello che ha in testa la proprietà: in un club come il Milan l’allenatore deve avere l’appoggio totale da parte dei vertici".

G. Galli:"Pioli ha competenza, conoscenza, è una persona seria e decisamente preparata e ha una capacità fantastica di creare un legame con i giocatori: perché andare a cercare un altro tecnico? Ricordiamoci che il momento del Milan è il frutto di quattro idee diverse di calcio, nella rosa ci sono giocatori acquistati da Galliani, altri scelti da Fassone e Mirabelli, altri ancora voluti da Leonardo e infine quelli arrivati con Boban e Maldini. Pioli è riuscito a fare una sintesi notevole del materiale a disposizione. E non è un allenatore “schiavo” di dogmi tattici. Io andrei avanti con lui, tenendo presente che deve essere la proprietà a indicare la strada da seguire".

Serena:"Pioli ha avuto poco tempo ma lo ha usato bene, risollevando la squadra a livello tattico e motivazionale. Se l’obiettivo è quello di tornare in Champions, è l’uomo giusto per fare crescere il gruppo. Mi pare però che la società abbia altre intenzioni. Serve chiarezza".


2) Profili giovani su cui puntare?

Altafini:"Al Milan ci sono già ottimi profili, da Theo Hernandez a Bennacer, ma per tornare in alto i giovani non bastano. O hai Mbappé, che non è alla portata, oppure dovrai puntare su uno due campioni di esperienza".

F. Galli:"In rosa c’è Brescianini, che ha tutte le qualità per fare bene in prima squadra: è una mezzala con struttura fisica e senso del gol. In Italia mi piace molto Tonali".

G. Galli:"Il Milan ha un patrimonio in casa: da anni raccoglie i frutti del lavoro svolto nel settore giovanile da Filippo Galli, a cui vanno fatti i complimenti, e l’innesto di Gabbia è l’ultimo esempio di quante risorse abbia fornito il vivaio. I giovani ti danno l’esuberanza, ma una grande squadra si costruisce anche con l’esperienza di giocatori già abituati a certi palcoscenici: sono questi che devono fare da spina dorsale".

Serena:"I giovani di talento il Milan li ha già. L’errore commesso in estate semmai è stato proprio quello di creare una rosa quasi priva di riferimenti di esperienza e qualità, penso a profili alla Rakitic: per reggere San Siro giocatori così sono indispensabili".


3) Sicuri che una chioccia come Ibra non serva?

Altafini"Ibra è stato bravo, ha portato carattere: questo Milan può ancora avere bisogno di lui"

F.Galli:"Lo terrei ancora, ma ripeto: tutto dipende dai piani della società".

G. Galli:"Parliamo di un calciatore che a ottobre compirà 39 anni, per cui un club come il Milan dovrebbe naturalmente fare tutte le valutazioni del caso sotto l’aspetto della tenuta fisica e atletica. Quanto a tecnica e leadership però non si discute: sarebbe un errore rinunciarvi

Serena:"Un Ibra motivato come quello che abbiamo visto quest’anno va confermato. Ma Zlatan ha accettato la sfida in base a condizioni di un certo tipo: senza più Boban in società e senza la chiarezza e il dialogo che c’era fino a qualche mese fa, come si calerebbe nel nuovo contesto?".


4) Milik eventuale sostituto ideale?


Altafini:"Milik non è il top player che può far fare il salto di qualità".

F.Galli:"È un profilo interessante, ha esperienza e senso del gol: mi incuriosisce vederlo all’opera in rossonero".

G. Galli:"Buon giocatore, ma forse non in grado di fare la differenza in un club come il Milan

Serena:"Può essere un ottimo punto di riferimento in avanti, ma penso che il Milan debba darsi un livello più alto: se il Borussia Dortmund è arrivato a Haaland, mi chiedo perché non ci abbia provato anche il Milan. Per lasciarsi alle spalle la mediocrità degli ultimi anni serve un attaccante che coinvolga i tifosi, che li faccia volare".
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