Lo prenderei con tutta la calma del mondo e gli direi "ora ogni volta che tocchi la palla più di tre volte ti prendi un calcio in faccia". Theo si è lanciato dieci volte nello spazio quando lui si accentrava e lo ignorava bellamente per tentare dribbling inutili, quando CDK e Calabria gli offrivano due linee di passaggio in cui doveva collegare i due, appena riceveva e vedere Calabria da solo con spazio davanti per correre o lo ignorava per tentare di entrare in area da solo contro due o la passava indietro al centrale. L'utilità di Saele è inversamente proporzionale alla quantità di volte che tocca la palla, per lui deve essere come il pallone fosse radioattivo, solo così gioca bene. Non è Ronaldinho e non lo sarà mai, se lo ficchi nella testa, perché inizia a ricordarmi la quantità neuronale di Boateng.