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Daniele Adani al CorSera:"Il divorzio da Sky è avvenuto in un modo quasi incomprensibile dal punto di vista della trasparenza: sono stato oscurato senza capire il motivo e la scelta di separarsi non mi è mai stata spiegata. C’è stato un comportamento subdolo e irrispettoso"
"Scelta legata al dualismo con Allegri? Non posso crederlo. E non sento nemmeno di dubitarne. Credo anzi che abbia fatto bene alla comunicazione in Italia, agli appassionati e a Sky stessa. La comunicazione per me è questo: un confronto che suscita interesse e dà la possibilità di pensare".
La Bobo tv? Credo che abbia cementato un nuovo modo di comunicare: la prima differenza è nel fatto che abbiamo tutto il tempo che vogliamo e in quello emerge sempre l’uomo, con il suo eccesso, la sua spontaneità, la sua libertà. La nostra è quasi una compagnia, che esce dai canoni prestabiliti, con attenzione all’aspetto più importante, che è il contenuto. Altrimenti la gente non ti segue".
"Bobo tv in Rai? La chiave è essere sé stessi, senza tenersi, senza gestirsi, parlando con la testa e con il cuore nei tempi che ti sono concessi. Se no è troppo facile: ci sono tantissimi ex calciatori che parlano, ma la domanda è: quanti sono interessanti? Per me, pochi".
"Cassano? Antonio è sempre estremo. Ha giocato nel Real e in lui c’è sempre la purezza del ragazzo di Bari Vecchia che non dimentica da dove è partito. Credo che tutti lo trovino interessante: è dirompente e si prende la responsabilità di ciò che dice, coi suoi errori, i colpi di genio, gli eccessi".
"Scelta legata al dualismo con Allegri? Non posso crederlo. E non sento nemmeno di dubitarne. Credo anzi che abbia fatto bene alla comunicazione in Italia, agli appassionati e a Sky stessa. La comunicazione per me è questo: un confronto che suscita interesse e dà la possibilità di pensare".
La Bobo tv? Credo che abbia cementato un nuovo modo di comunicare: la prima differenza è nel fatto che abbiamo tutto il tempo che vogliamo e in quello emerge sempre l’uomo, con il suo eccesso, la sua spontaneità, la sua libertà. La nostra è quasi una compagnia, che esce dai canoni prestabiliti, con attenzione all’aspetto più importante, che è il contenuto. Altrimenti la gente non ti segue".
"Bobo tv in Rai? La chiave è essere sé stessi, senza tenersi, senza gestirsi, parlando con la testa e con il cuore nei tempi che ti sono concessi. Se no è troppo facile: ci sono tantissimi ex calciatori che parlano, ma la domanda è: quanti sono interessanti? Per me, pochi".
"Cassano? Antonio è sempre estremo. Ha giocato nel Real e in lui c’è sempre la purezza del ragazzo di Bari Vecchia che non dimentica da dove è partito. Credo che tutti lo trovino interessante: è dirompente e si prende la responsabilità di ciò che dice, coi suoi errori, i colpi di genio, gli eccessi".