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Questo fine settimana ricorre il ventennale da un episodio molto controverso per la nostra serie A,ma è stato volutamente rimosso dalla memoria collettiva e pochi lo ricordano ormai.
Era il 9 gennaio 2000 in Parma-Juve,da diversi anni uno scontro diretto di primo piano perchè si erano sfidate sia in campionato sia nelle coppe.
Ad un certo punto l'arbitro Farina espelle Dino Baggio,lui non ci sta ed inizia a protestare vivacemente tanto che dopo ci vorranno diverse persone per portarlo fuori nello spogliatoio ma prima di ciò gli mostra in faccia il gesto dei soldi con le due mani accusandolo di sudditanza verso la juve se non proprio di corruzione.
Fu ovviamente squalificato dalla lega.
Da quel momento il mondo del calcio chi per interessi diretti chi per conformismo ipocrita decise di fargliela pagare,così perse la nazionale per sempre quando era sempre stato un pilastro essendo un grande centrocampista (Capello l'aveva chiamato per farlo venire al Milan nel 1994 ed avrebbe accettato con entusiasmo,ma a sua insaputa la juve lo cedette al Parma. All'epoca ancora non c'era lo strapotere dei giocatori nel calciomercato e le società comandavano).
La sua carriera proseguì nella Lazio neocampione d'Italia,ma nulla fu come prima e non riuscì ad essere dominante.
Dovette attendere sei anni e mezzo per avere la sua "rivincita" con lo scandalo Calciopoli,troppo tardi per rimediare alla sua carriera.
Prima della morte dell'arbitro Farina (malattia incurabile a 54 anni) si chiarì confidando che non fosse diretto a lui come persona,ma al sistema non più tollerabile di cui faceva parte.
Dopo la Lazio esperienze estemporanee e poi svanito dal calcio che non gli ha mai perdonato di aver rotto l'omertà,ancora oggi quando si dice Baggio tutti pensano a Roberto tranne i tifosi del Parma che non l'hanno mai dimenticato.
Era il 9 gennaio 2000 in Parma-Juve,da diversi anni uno scontro diretto di primo piano perchè si erano sfidate sia in campionato sia nelle coppe.
Ad un certo punto l'arbitro Farina espelle Dino Baggio,lui non ci sta ed inizia a protestare vivacemente tanto che dopo ci vorranno diverse persone per portarlo fuori nello spogliatoio ma prima di ciò gli mostra in faccia il gesto dei soldi con le due mani accusandolo di sudditanza verso la juve se non proprio di corruzione.
Fu ovviamente squalificato dalla lega.
Da quel momento il mondo del calcio chi per interessi diretti chi per conformismo ipocrita decise di fargliela pagare,così perse la nazionale per sempre quando era sempre stato un pilastro essendo un grande centrocampista (Capello l'aveva chiamato per farlo venire al Milan nel 1994 ed avrebbe accettato con entusiasmo,ma a sua insaputa la juve lo cedette al Parma. All'epoca ancora non c'era lo strapotere dei giocatori nel calciomercato e le società comandavano).
La sua carriera proseguì nella Lazio neocampione d'Italia,ma nulla fu come prima e non riuscì ad essere dominante.
Dovette attendere sei anni e mezzo per avere la sua "rivincita" con lo scandalo Calciopoli,troppo tardi per rimediare alla sua carriera.
Prima della morte dell'arbitro Farina (malattia incurabile a 54 anni) si chiarì confidando che non fosse diretto a lui come persona,ma al sistema non più tollerabile di cui faceva parte.
Dopo la Lazio esperienze estemporanee e poi svanito dal calcio che non gli ha mai perdonato di aver rotto l'omertà,ancora oggi quando si dice Baggio tutti pensano a Roberto tranne i tifosi del Parma che non l'hanno mai dimenticato.