A. Sottil:"Ricky ha sempre tifato Milan. Conceicao...".

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
234,577
Reaction score
41,106
Andrea Sottil sul figlio Riccardo:"Ha sempre avuto il pallino di Sheva, Kakà, Pato e Ibra, l’ultimo giorno di mercato è stato adrenalinico. È stata una giornata adrenalinica, piena di suspense e che si è risolta nell’ultima ora. Alle 12.30 mi ha chiamato Giuseppe Riso parlandomi di questa possibilità e dicendomi che la trattativa non sarebbe stata semplice. Io sono stato zitto, non ho detto niente a nessuno. Alle 14 poi mi ha chiamato Ricky e da lì sono state ore frenetiche. Volevamo che il trasferimento andasse in porto e alla fine ci siamo concessi un brindisi“.

"Il Milan è uno dei club più prestigiosi al mondo. È sempre stata la squadra di Riccardo fin da piccolino, senza un reale motivo. Io ho sempre simpatizzato per il Torino. Ma lui ha sempre avuto il pallino del Milan di Shevchenko, Pato, Kakà e Ibrahimovic. Non solo, andare al Milan a 25 anni è anche uno step di crescita importante sotto tutti i punti di vista, tecnico, caratteriale e motivazionale. Vestire i colori rossoneri ti dà degli stimoli a 360 gradi“.


"Ricky è sempre stato consapevole della concorrenza che avrebbe trovato. Nelle grandi squadre è così. Ma per lui è una sfida bellissima perché va a giocare con grandi campioni in un contesto di miglioramento quotidiano. Da padre e allenatore non posso che essere fiero di lui. Quando entri a Milanello vedi la bacheca dei trofei esposta, devi essere bravo a calarti subito nella parte. Serve uno switch mentale, ma sono sicuro che riuscirà a farlo“.

"Conceicao? Mi ha detto che è un martello e una persona molto diretta. C’è grande intensità negli allenamenti. Io sono contento che sia allenato da uno come Sergio che è stato un grande campione nello stesso ruolo di Ricky. Non può far altro che migliorarlo. Mio figlio ha tutto per conquistare il mister e la società. La sua miglior qualità è indubbiamente l’uno contro uno in grande velocità. Ha ottime accelerazioni da fermo e cambi di passo importanti. Negli ultimi anni è cresciuto anche nella finalizzazione, che per un attaccante esterno è fondamentale. Può giocare sia a sinistra che a destra, sono convinto che farà tanti gol e diversi assist. Inoltre, è cresciuto anche nell’attacco alla porta“.
.
 

Giangy

Member
Registrato
13 Giugno 2014
Messaggi
7,527
Reaction score
1,045
Questa è l'ultima generazione di calciatori su cui possiamo fare leva coi ricordi dei campioni, i nati dopo il 2005-2010 ricorderanno solo un Milan di cessi atomici gestito in maniera dilettantesca. Il Milan deve avere campioni, se lo stampassero in testa i parassiti americani.
Quelli nati dopo il 2005 avranno visto solo il Milan mediocre fatto di cessi dopo il 2012, allenato da Sedoorf, Inzaghi, o tipo gente come Gabriel in porta, Albertazzi/Zapata in difesa, Abate/Bonera terzini di destra, Constant/Antonelli/Emanuelson terzini di sinistra, centrocampo composto da Montolivo, Poli, Sosa, con l'attacco composto da Cerci, Destro. E forse dimentico anche altro. Io purtroppo ho vissuto quel periodo da 21enne, ma ricordo molto bene anche il periodo d'oro, con Carletto, Kaka e Sheva, anche se ero poco più di un bambino/adolescente all'epoca.
 

Daniele87

Well-known member
Registrato
13 Agosto 2021
Messaggi
1,461
Reaction score
1,502
Questa è l'ultima generazione di calciatori su cui possiamo fare leva coi ricordi dei campioni, i nati dopo il 2005-2010 ricorderanno solo un Milan di cessi atomici gestito in maniera dilettantesca. Il Milan deve avere campioni, se lo stampassero in testa i parassiti americani.
Penso che quella generazione l'abbiamo saltata a piè pari, nei quasi dieci anni della banter era più probabile che un bambino tifasse Lazio piuttosto che Milan. Se ci fosse una curva del tifo sarebbe una linea piatta fino allo scudetto 2022.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
234,577
Reaction score
41,106
Andrea Sottil sul figlio Riccardo:"Ha sempre avuto il pallino di Sheva, Kakà, Pato e Ibra, l’ultimo giorno di mercato è stato adrenalinico. È stata una giornata adrenalinica, piena di suspense e che si è risolta nell’ultima ora. Alle 12.30 mi ha chiamato Giuseppe Riso parlandomi di questa possibilità e dicendomi che la trattativa non sarebbe stata semplice. Io sono stato zitto, non ho detto niente a nessuno. Alle 14 poi mi ha chiamato Ricky e da lì sono state ore frenetiche. Volevamo che il trasferimento andasse in porto e alla fine ci siamo concessi un brindisi“.

"Il Milan è uno dei club più prestigiosi al mondo. È sempre stata la squadra di Riccardo fin da piccolino, senza un reale motivo. Io ho sempre simpatizzato per il Torino. Ma lui ha sempre avuto il pallino del Milan di Shevchenko, Pato, Kakà e Ibrahimovic. Non solo, andare al Milan a 25 anni è anche uno step di crescita importante sotto tutti i punti di vista, tecnico, caratteriale e motivazionale. Vestire i colori rossoneri ti dà degli stimoli a 360 gradi“.


"Ricky è sempre stato consapevole della concorrenza che avrebbe trovato. Nelle grandi squadre è così. Ma per lui è una sfida bellissima perché va a giocare con grandi campioni in un contesto di miglioramento quotidiano. Da padre e allenatore non posso che essere fiero di lui. Quando entri a Milanello vedi la bacheca dei trofei esposta, devi essere bravo a calarti subito nella parte. Serve uno switch mentale, ma sono sicuro che riuscirà a farlo“.

"Conceicao? Mi ha detto che è un martello e una persona molto diretta. C’è grande intensità negli allenamenti. Io sono contento che sia allenato da uno come Sergio che è stato un grande campione nello stesso ruolo di Ricky. Non può far altro che migliorarlo. Mio figlio ha tutto per conquistare il mister e la società. La sua miglior qualità è indubbiamente l’uno contro uno in grande velocità. Ha ottime accelerazioni da fermo e cambi di passo importanti. Negli ultimi anni è cresciuto anche nella finalizzazione, che per un attaccante esterno è fondamentale. Può giocare sia a sinistra che a destra, sono convinto che farà tanti gol e diversi assist. Inoltre, è cresciuto anche nell’attacco alla porta“.
.
 
Alto