21 giugno 2020: la fine del mondo, secondo i Maya.

overlord

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Anche per la fine del mondo esiste la vecchia e saggia SLITTA.
La morte avrà ovviamente il volto del Baselli ventenne e sorridente.
Vai di peppinismo
 

Butcher

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Eh no figa, fatemi giocare a The Last of Us II!!!
 

Lambro

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Proprio ieri sera su Focus han parlato di eruzioni solari e di quella di pochi anni fa che fu tremenda.
Han fatto vedere come siano capaci di devastare il magnetismo della Terra e mandare completamente in tilt tutto ciò che è elettrico per giorni.
In pratica il patatrac.
Mi son toccato le pelotas e son andato a letto.
Nel 1859 ce ne fu una tremenda chiamata , dal nome dello scopritore, di Carrington.
Nel 2012 un'altra ma per fortuna diametralmente opposta alla nostra posizione rispetto al sole.
 

Igor91

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Lo scienziato Paolo Tagaloguin, sui social (post poi eliminati) ha annunciato che secondo il calendario Giuliano, tecnicamente, ora, siamo nel 2012. Di conseguenza, la fine del mondo (erroneamente prevista per il 21 dicembre 2012) sarà il 21 giugno 2020.

In realtà per i Maya è la fine dell'era passata e l'inizio di una nuova era, quella dell'oro.

Onestamente io vedo molta gente risvegliata spiritualmente, stanca della cattiveria e delle ingiustizie.

Potrebbe essere che stiamo evolvendo spiritualmente, ma non perchè l'abbiano detto i Maya eh...
 
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Date le citazioni espresse in firma, non posso esimermi dal dire la mia, benché forse non richiesta. Il cristiano ha sempre atteso "l'avvento" messianico ( almeno quello delle origini ), e come si può desumere dall'analisi del contesto della rivelazione, questo non potrà avvenire in modo indolore, tutt'altro. Anzi, la Scrittura menziona per un futuro prossimo - prossimo perché considerato il"segno" composito descritto da Cristo, dovremmo esserci quasi - un periodo piuttosto burrascoso per l'umanità. Questo periodo è stato anche descritto come la "fine del sistema di cose", non del mondo inteso come pianeta terra, ma di una società in generale alienata da Dio, e non interessata ad agire facendo il bene ( ovvio che questo atteggiamento si ritrova in primis in chi guida i governi e le nazioni ).
Questa tesi, mi rendo conto, può risultare molto poco credibile, ma in fondo, una "fine" di questo tipo ( cioè selettiva e mirata alla salvezza di pochi eletti ) è già avvenuta, secondo la cronologia biblica, grosso modo 4.400 anni fa. È l'evento conosciuto come Diluvio universale, le cui testimonianze si ritrovano a quasi ogni latitudine del globo terracqueo, ma che hanno conosciuto diversa interpretazione da parte di studiosi, e della chiesa stessa (ere glaciali.....). Per chi volesse una raccolta di prove con corposa bibliografia superpartes e curiosare su domande che sarebbe legittimo porsi, può procurarsi il libro "Ho camminato sopra l'arca di Noè " scritto dal ricercatore Angelo Palego, della provincia di Novara, che ha fatto circa 20 spedizioni sul monte Ararat, in un occasione anche in compagnia di Reinhold Messner. Diciamo che appurare che il Diluvio sia accaduto davvero, crea i presupposti per considerare non remota la fine di questo sistema di cose. Tra l'altro, per chi crede, si può rammentare come lo stesso apostolo Pietro, faccia riferimento alla fine, prendendo a modello proprio l'evento rappresentato dal diluvio noetico.....evento passato, che però costituisce un monito severo per la società contemporanea, che somiglia molto a quella antidiluviana, per quello che riguarda soprattutto il clima estremamente violento (.....), e l'atteggiamento delle persone in generale.

Chiedo scusa se posso aver tediato con queste argomentazioni, ma in fondo, l'intero ministero di Cristo, è stato incentrato sull'avvento del regno messianico, con annessi avvertimenti accorati a "stare pronti e stare svegli".
 

mark

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Date le citazioni espresse in firma, non posso esimermi dal dire la mia, benché forse non richiesta. Il cristiano ha sempre atteso "l'avvento" messianico ( almeno quello delle origini ), e come si può desumere dall'analisi del contesto della rivelazione, questo non potrà avvenire in modo indolore, tutt'altro. Anzi, la Scrittura menziona per un futuro prossimo - prossimo perché considerato il"segno" composito descritto da Cristo, dovremmo esserci quasi - un periodo piuttosto burrascoso per l'umanità. Questo periodo è stato anche descritto come la "fine del sistema di cose", non del mondo inteso come pianeta terra, ma di una società in generale alienata da Dio, e non interessata ad agire facendo il bene ( ovvio che questo atteggiamento si ritrova in primis in chi guida i governi e le nazioni ).
Questa tesi, mi rendo conto, può risultare molto poco credibile, ma in fondo, una "fine" di questo tipo ( cioè selettiva e mirata alla salvezza di pochi eletti ) è già avvenuta, secondo la cronologia biblica, grosso modo 4.400 anni fa. È l'evento conosciuto come Diluvio universale, le cui testimonianze si ritrovano a quasi ogni latitudine del globo terracqueo, ma che hanno conosciuto diversa interpretazione da parte di studiosi, e della chiesa stessa (ere glaciali.....). Per chi volesse una raccolta di prove con corposa bibliografia superpartes e curiosare su domande che sarebbe legittimo porsi, può procurarsi il libro "Ho camminato sopra l'arca di Noè " scritto dal ricercatore Angelo Palego, della provincia di Novara, che ha fatto circa 20 spedizioni sul monte Ararat, in un occasione anche in compagnia di Reinhold Messner. Diciamo che appurare che il Diluvio sia accaduto davvero, crea i presupposti per considerare non remota la fine di questo sistema di cose. Tra l'altro, per chi crede, si può rammentare come lo stesso apostolo Pietro, faccia riferimento alla fine, prendendo a modello proprio l'evento rappresentato dal diluvio noetico.....evento passato, che però costituisce un monito severo per la società contemporanea, che somiglia molto a quella antidiluviana, per quello che riguarda soprattutto il clima estremamente violento (.....), e l'atteggiamento delle persone in generale.

Chiedo scusa se posso aver tediato con queste argomentazioni, ma in fondo, l'intero ministero di Cristo, è stato incentrato sull'avvento del regno messianico, con annessi avvertimenti accorati a "stare pronti e stare svegli".

Aldilà delle varie credenze religiose su cui non metto bocca, il fatto che oggi ci troviamo in una società più violenta rispetto al passato è una grandissima menzogna. Le persone che muoiono di morte violenta sono diminuite drasticamente anche solo rispetto a 100 anni fa. La concezione di una società più violenta ci viene solamente per una maggiore globalizzazione, le guerre ad esempio, sono quasi totalmente sparite, non esiste quasi più da nessuna parte il principio "occhio per occhio dente per dente".
Detto questo io penso che la società di oggi faccia schifo, ma sono convinto che sia così perché l'uomo è fondamentalmente un essere egoista e malvagio.
 
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