Non è solo un problema di punte, abbiamo anche poche soluzioni offensive di supporto alla manovra d'attacco. Di fatto giochiamo con una punta (un bidone o due ragazzi molto acerbi) e poi sono tutti centrocampisti (alcuni che giocano ricevendo palla sui piedi, altri che non sono offensivi, altri che non hanno le capacità necessarie per supportare l'attacco). Di fatto non ci sono soluzioni stabili alternative alla punta, non ci sono giocatori in grado di suppprtare l'attacco in termini realizzativi, Bonaventura è l'unico ma anche lui è un centrocampista, a noi serve una mezzapunta che segni lì
Nel condividere ovviamente l'analisi, aggiungo un elemento inquietante per Mirabelli ed il nostro staff sportivo: era tutto clamorosamente prevedibile fin dall'estate.
Ricordo benissimo come anche nel pieno dell'entusiasmo per le cose formali eravamo qui in tanti fratelli rossoneri a lamentarci e discutere sul grandissimo pericolo di sterilità offensiva di questa rosa, in particolare concentrandoci sugli esterni offensivi senza gol, gamba ed attacco costanti dell'area sia con che senza palla.
E' stato un tormentone per mesi dal tragico agosto scorso e fin da subito ci chiedevamo come Mirabelli e Montella potessero non aver notato questa falla.
Persino gli estimatori di Kalinic, tra i quali ahimè mi devo collocare, erano piuttosto inquieti sulla totale assenza di una fase offensiva che potesse dare un senso al croato, da cui poi ovviamente non ci si poteva aspettare una deriva sociopatica e tecnica del genere.
Problemi simili sono sempre stati ostacoli seri di direttori sportivi scouting-orientati come Sabatini, che magari prendeva 3-4 talenti puri dal Sudamerica visti in notti insonni senza sapere dove metterli, e poi si dimenticava i terzini.
Spero che Mirabelli, che ha quello stesso tipo di approccio, non abbia gli stessi limiti strutturali o impari a pensare di insieme nell'amalgama della squadra. Magari ascoltando meno o valutando con più attenzione Montella ed i suggerimenti degli allenatori.