danjr;2328792 ha scritto:
Non è che se commetti un reato contro un omosessuale è più grave rispetto ad in altra persona.
La gravità entra in gioco se ru commetti
Il resto PERCHÈ la persona è omosessuale (ed è una cosa sacrosanta una legge in tal senso)
Le motivazioni del commettere un reato sono infinite.
Potrei fare del male ad una persona perché non mi piace la sua faccia, non mi piace come si comporta, oppure perché è ricco e fortunato con le donne. Oppure perché semplicemente non mi piace la sua pelle, il suo sesso, il modo con il quale si comporta.
Non ha importanza. Quello che importa è che non si deve fare del male, a meno che non si tratti di legittima difesa o altra motivazione più che valida.
Tutto questo putiferio, tutto questo riunire sommariamente le discriminazioni in settori a compartimenti stagni, stabilendo di fatto che esistono classi di persone, a me non sta bene. Poi ognuno la veda come vuole. Tanto sappiamo benissimo cosa c'è dietro, sono tutte enfatuazioni sociali con secondi scopi, roba da distopia.
Io condanno l'efferatezza del reato, non la classe di appartenenza delle persone.
X ha fatto del male a Y senza motivo valido, stop. Non mi metto a vivisezionare la mente di X e l'orientamento sessuale di Y, si applicano leggi che esistono dalla notte dei tempi e chiuso il discorso.
Tanto non è con le leggi che educhi la gente. La gente va educata con la scuola, con genitori intelligenti e uno stato serio e presente. Le leggi sono carta straccia che servono a far fare carriera a giudici e avvocati.