L'unico che si avvicina a un top player di quelli da te citati è Manolas gli altri sono buoni giocatori che possono stare nella rosa di un Milan forte ma che costano già tanto.
Sono buono anche io a comprare Torreira a 60 milioni Veretout ed Andersen a 30...
Tolto Torreira che ti va a colmare un ruolo dove siamo scoperti gli atri non ti vanno a rafforzare la prima squadra valgono più o meno quelli che hai già.
L'Atalanta solitamente quelli che vende a 30 li rimpiazza con giocatori di campionati a noi sconosciuti che costano 5.
Quello che dico io è comprare il migliore dei campionati sconosciuti a 20 piuttosto che farsi fare il ricarico x 5 per una stagione alla Samp e Atalanta...
Volete che in Croazia o in Belgio non giochino giocatori molto più forti di Andersen e Praet?
Però per fare ciò devi avere uno scouting fortissimo e tempestivo.
La mia paura è che Maldini non esca da Serie A e Ligue 1 dove quelli forti veri costano già over 80 milioni...
Purtroppo non sono d'accordo quasi su nulla.
Mentre aspetti che il ragazzino dal nome esotico, preso dal campionato esotico, si ambienti in Italia, si adatti alla Serie A, si inserisca negli schemi del tuo allenatore, cominci a dimostrare il suo potenziale, acquisti una certa continuità di rendimento che inevitabilmente avrà alti e bassi e, essendo giovane, più bassi che alti, intanto hai già perso punti su punti su punti su punti che a fine stagione ti costano un piazzamento.
Non ce l'ho con te nello specifico e rispetto le opinioni di tutti, ma quelli che si sgolano per chiedere alla società di acquistare ragazzini dal nome impronunciabile, dovrebbero un attimo imparare a distinguere i giochini di calcio manageriali virtuali dalla realtà del calcio reale. Qui non si tratta di acquisire le prestazioni di un giocatore ed allenarne le skills fino a fargli raggiungere l'overall desiderato. Qui si tratta di strappare un ragazzo alla sua famiglia, al suo ambiente naturale per catapultarlo in un altro mondo. Prendi lo stesso Paqueta, ad esempio, che ha solo lasciato intravedere i colpi da potenziale fuoriclasse che possiede, ma che, per tutta una serie di motivi, non è stato poi così determinante, cosa che, imho, diventerà in futuro. Prendi lo stesso Torreira, che non troppo tempo fa, ha dichiarato di non essersi ambientato in Inghilterra e di avere già nostalgia del Bel Paese e della sua patria. Quando fai una operazione del genere, hai bisogno di 2 cose: 1) Devi avere già una impalcatura, una rosa competitiva da puntellare con l'acquisto di giovani talenti dal nome esotico presi da campionati esotici. 2) Il tempo e la pazienza di aspettarli.
In questo momento il Milan non ha né la prima né la seconda condizione, perché non ha né una ossatura solida né la possibilità di potersi permettere di aspettare il forestiero che magari alla fine non ti esplode nemmeno (non so perché mi venga in mente Pjaca, considerato un fenomeno proprio nel campionato croato e flop totale in Italia).
Il Milan, in quanto squadra reale (e non di un manageriale), in questo momento storico ha bisogno, sì, di gente giovane, ma che conosca già il nostro calcio, che conosca già il nostro campionato e che, laddove possibile, conosca già gli schemi del suo allenatore. Così si fa mercato nel calcio reale. Ed è così che lo stanno facendo Maldini e Boban che se sono dove sono, e soprattutto se noi siamo dove siamo, ci sarà un motivo.
Tra l'altro in un altro topic ho letto che, secondo il tuo parere, Tonali sarebbe più forte di Torreira e che tra i due prenderesti l'italiano... scusami, ma in quale universo parallelo un giocatore che ha giocato solamente in Serie B sarebbe più forte di uno che ha già giocato da protagonista il campionato più tattico al mondo (Serie A) e quello più atletico e agonistico (Premier League) e che è titolare dell'Uruguay? Sempre considerando che per me termini come "più forte" sono termini proprio di quella realtà virtuale di cui sopra, al massimo si può parlare di "più pronto", "dà più garanzie". E non vedo in quale mondo parallelo Tonali sarebbe più pronto e darebbe più garanzie di un Torreira.
Magari un giorno torneremo ad avere una rosa competitiva, fatta di leader tecnici e di gente di esperienza. Solo allora potremo permetterci di prendere ragazzini da girare in prestito come fanno altre società o da tenere e da far crescere in casa in uno spogliatoio sano. Ma se l'idea è quella di andare a prendere un Nikola Moro a caso e di andarlo a piazzare già da adesso davanti alla difesa, siamo totalmente fuori strada, imho.