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Visnadi sulla burrascosa situazione societaria del Milan:
"La storia del Milan merita rispetto.
Non so come finirà. Sempre il Milan si è rialzato ed è ripartito, tornando in alto. Ma se proprio dovessimo sbilanciarci, la storia insegna che quelli del fondo Elliott sono molto smaliziati e sarebbe sorprendente se per strada avessero disperso elementi di illegalità.
Una lettura dei fatti scevra dalle veline che galleggiano ovunque. Il comunicato in cui il Milan si dice terzo a un’operazione fatta dai suoi amministratori delegati se non è supercazzola fa sorridere. Ma le veline sono peggio, più scivolose, fanno tanto Istituto Luce.
Non da oggi l’operazione Elliott-RedBird suscita in noi molte perplessità, eppure c’è chi continua a dire che sia una normale operazione finanziaria.
Altri, invece, scoprono finalmente che il prezzo della cessione non è congruo, così all’improvviso. Un anno e mezzo fa, nulla. Era tutto un chi è Gerry, viva Gerry, dalla foto fuffa in piazza Duomo, che quella di Kate Middleton pare di Newton, adesso si fa riferimento a parametri gonfiati. Meglio tardi che mai.
Poi ci sono quelli che sostengono la tesi di Elliott, che dice di avere un solo uomo nel CdA del Milan, quando stando gli accordi gliene spetterebbero due. Già perché chi era con Elliott e dopo la cessione ha cambiato “maglia” (l’ad Furlani o il consigliere Cocirio) non conta più, pensa un po’. Per non dire del presidente Scaroni, già nel board ai tempi di Yonghong Li.
Un anno e mezzo di interviste senza domande, per raccontarsi il Berlusconi 2.0, l’innovatore, Gerry di qui e Gerry di là, per poi scoprire – l’ha fatto la Procura – che Cardinale ha dato all’autorità di controllo statunitense notizie diverse da quelle reali sulla provenienza dei fondi utilizzati per finalizzare l’operazione (al momento meglio definirla così che non vendita).
Di certo c’è che oggi il Milan è sulle prime pagine di tutto il mondo, non per la partita con lo Slavia Praga. Un gran bel danno di immagine e l’ennesimo schiaffo alla storia di questa gestione americana, piaccia o non piaccia ma è così.
Arabi: è incredibile dove arrivi la fantasia dei social: la bomba scoppia perché qualcuno non vuole che gli arabi entrino nel Milan, che sennò diventerebbe troppo forte. Non serve nemmeno commentarla, una simile versione."
"La storia del Milan merita rispetto.
Non so come finirà. Sempre il Milan si è rialzato ed è ripartito, tornando in alto. Ma se proprio dovessimo sbilanciarci, la storia insegna che quelli del fondo Elliott sono molto smaliziati e sarebbe sorprendente se per strada avessero disperso elementi di illegalità.
Una lettura dei fatti scevra dalle veline che galleggiano ovunque. Il comunicato in cui il Milan si dice terzo a un’operazione fatta dai suoi amministratori delegati se non è supercazzola fa sorridere. Ma le veline sono peggio, più scivolose, fanno tanto Istituto Luce.
Non da oggi l’operazione Elliott-RedBird suscita in noi molte perplessità, eppure c’è chi continua a dire che sia una normale operazione finanziaria.
Altri, invece, scoprono finalmente che il prezzo della cessione non è congruo, così all’improvviso. Un anno e mezzo fa, nulla. Era tutto un chi è Gerry, viva Gerry, dalla foto fuffa in piazza Duomo, che quella di Kate Middleton pare di Newton, adesso si fa riferimento a parametri gonfiati. Meglio tardi che mai.
Poi ci sono quelli che sostengono la tesi di Elliott, che dice di avere un solo uomo nel CdA del Milan, quando stando gli accordi gliene spetterebbero due. Già perché chi era con Elliott e dopo la cessione ha cambiato “maglia” (l’ad Furlani o il consigliere Cocirio) non conta più, pensa un po’. Per non dire del presidente Scaroni, già nel board ai tempi di Yonghong Li.
Un anno e mezzo di interviste senza domande, per raccontarsi il Berlusconi 2.0, l’innovatore, Gerry di qui e Gerry di là, per poi scoprire – l’ha fatto la Procura – che Cardinale ha dato all’autorità di controllo statunitense notizie diverse da quelle reali sulla provenienza dei fondi utilizzati per finalizzare l’operazione (al momento meglio definirla così che non vendita).
Di certo c’è che oggi il Milan è sulle prime pagine di tutto il mondo, non per la partita con lo Slavia Praga. Un gran bel danno di immagine e l’ennesimo schiaffo alla storia di questa gestione americana, piaccia o non piaccia ma è così.
Arabi: è incredibile dove arrivi la fantasia dei social: la bomba scoppia perché qualcuno non vuole che gli arabi entrino nel Milan, che sennò diventerebbe troppo forte. Non serve nemmeno commentarla, una simile versione."
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