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Sui tratti somatici (potremmo dire fenotipi) hai assolutamente ragione.Da non giurista non mi sembra una cosa da reato. E se lo è, è eccessivo.
Tuttavia, la frase non ha senso perché implica l’esistenza di presunti “tratti somatici tipici dell’italianità”, che in realtà non esistono.
Se ci mettessero davanti 100 foto di persone provenienti da Spagna, Italia, Francia, Germania, Inghilterra chiedendoci di individuare gli italiani difficilmente otterremmo un buon risultato.
Da bambino mio fratello era biondissimo, di carnagione molto chiara e con gli occhi azzurri e la gente pensava fosse tedesco, invece è italiano al 100%.
Se vai, per esempio, in Argentina trovi discendenti di immigrati italiani con nome e cognome italiani, che non sanno nulla dell’Italia, non ci hanno mai messo piede e non parlano neanche la lingua. Sono “più italiani” di chi è nato e vissuto in Italia solo perché non hanno la pelle scura e i capelli afro?
Non a caso, il concetto di italianità è un concetto basato su aspetti che nulla hanno a che vedere con questioni fisiche ma che è basato solo su aspetti culturali.
Insomma, l’affermazione è del tutto errata da ogni punto di vista.
Nessuno di noi può ovviamente sapere se ci fosse un intento in qualche modo discriminatorio. Lui dice no e ne prendiamo atto. Di sicuro è stata scelta Paola Egonu perché personaggio popolare, quindi utile per fare scalpore e, di conseguenza, far parlare del libro. Avesse detto la stessa frase riferita a Gaetano James Senese, il 99% delle persone non avrebbe neanche capito. E il fatto che Paola Egonu sia n-mila volte più famosa di Senese è un tratto tipico dell’italianità, di cui personalmente non vado fiero. Ma questa è un’altra storia.
Nel nostro paese ce n'è un vasto compendio, spaziando dal tipo alpino, a quello dinarico, al mediterraneo ed anche al nordico, quest'ultimo spesso più o meno ibridato con le tipologie sopradette.
Quindi sono d'accordo con te che l'affermazione di Vannacci non fosse del tutto logica, potendosi trovare nel nostro paese una grande varietà di tratti somatici, con la più ampia variabilità anche per quanto riguarda la pigmentazione, ad esempio.
Ma è indubbio che un tipo come la Egonu, appartenendo all'etnia negroide, non possa essere accostata ai fenotipi storicamente presenti in Italia che, per quanto numerosi e vari, appartengono tutti al ceppo caucasico.
Onestamente non vedo, al netto degli errori sul piano antropologico, elementi di razzismo o istigazione all'odio nella frase di Vannacci.
A meno che non si voglia fare i politicamente corretti a tutti i costi, visto che va tanto di moda.
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