Esatto.
Pensare che dei determinati status durino PER SEMPRE, è semplicemente utopico.
Non è così. La responsabilità dell'occidente è fuori da ogni dubbio.
La chiusura culturale cinese li avrebbe lasciati poveri per almeno un altro secolo.
I cinesi non sono i giapponesi, che hanno imparato dagli occidentali aprendosi e mettendo in discussione il loro stesso modus operandi, dallo shogunato ai daymio, in maniera autonoma.
I cinesi sono un popolo chiuso in se stesso, avulso a qualunque influenza esterna, che si ostina a vivere secondo il proprio dettato. Lo si vede anche nella lingua, che non accetta prestiti esterni, ma traduce tutto.
Per questo la loro iniziale ricchezza ha finito per essere la loro debolezza. Loro erano ricchi per le spezie e i tessuti, ma non avevano coscienza di ciò che succedeva fuori, poiché sono sempre stati un popolo con i paraocchi.
E infatti nel '900 erano ancora un popolo ancorato ad un modello di governo medioevale che ha poi lasciato il posto al comunismo più becero, forgiato su una società contadina e culturalmente ignorante.
Siamo andati noi lì ad insegnare loro la modernità e loro hanno imparato e capito. E ci siamo andati perché la loro stessa ignoranza faceva sì che li potessimo sfruttare con poco.
Loro si sono fatti sfruttare, ma col tempo hanno imparato e capito che potevano farcela da soli.
E lo hanno fatto mantenendo gelosamente il controllo (per quello il Capitalismo di Stato), tipico della loro cultura.