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E' uscito nelle librerie francesi il saggio "Transmania", le due autrici riflettono sull'ideologia trans che ormai è più invasiva di quella gay, e già dall'11 aprile sta avendo successo:
Il vice sindaco di Parigi ha fatto sparire le pubblicità dalle strade parlando di transfobia, incalzato da una nota drag queen
"Non accettiamo nella capitale messaggi di discriminazione" accusa il politico, subito risposta: "Le donne che pensano che essere donna sia una realtà biologica (‘Terf’) sono minacciate di morte in tutte le strade di Parigi”
“Vi racconteremo la storia di uno dei più grandi furti concettuali del secolo: l’ideologia transgender si sta infiltrando in tutte le sfere della società.
Si presenta come un semplice movimento per i diritti di una minoranza oppressa, ma dietro i luccichii si nasconde un pericoloso progetto politico che si prepara a sconvolgere il nostro rapporto con la realtà…”.
Le due donne sono attiviste progressiste, tuttavia da quando hanno deciso di avversare il movimento transgender sono immediatamente divenute soggetti da sminuire e censurare.
Hanno creato anche un movimento chiamato Femeliste, ecco il manifesto:
"Non sopportiamo l’ipocrisia prevalente.
Viviamo in un’epoca assurda in cui la risposta alla domanda ‘Che cosa vuol dire essere donna?’ non è più ovvia per tutti.
Secondo alcuni media, accademici, attivisti, personaggi politici e istituzioni, essere donna è ormai un sentimento e non una realtà biologica
Siamo passati da un femminismo universalista a un femminismo orwelliano sottomesso all’ideologia transgender, dove le donne non sembrano più essere il soggetto centrale del femminismo"
Le Figaro
Il vice sindaco di Parigi ha fatto sparire le pubblicità dalle strade parlando di transfobia, incalzato da una nota drag queen
"Non accettiamo nella capitale messaggi di discriminazione" accusa il politico, subito risposta: "Le donne che pensano che essere donna sia una realtà biologica (‘Terf’) sono minacciate di morte in tutte le strade di Parigi”
“Vi racconteremo la storia di uno dei più grandi furti concettuali del secolo: l’ideologia transgender si sta infiltrando in tutte le sfere della società.
Si presenta come un semplice movimento per i diritti di una minoranza oppressa, ma dietro i luccichii si nasconde un pericoloso progetto politico che si prepara a sconvolgere il nostro rapporto con la realtà…”.
Le due donne sono attiviste progressiste, tuttavia da quando hanno deciso di avversare il movimento transgender sono immediatamente divenute soggetti da sminuire e censurare.
Hanno creato anche un movimento chiamato Femeliste, ecco il manifesto:
"Non sopportiamo l’ipocrisia prevalente.
Viviamo in un’epoca assurda in cui la risposta alla domanda ‘Che cosa vuol dire essere donna?’ non è più ovvia per tutti.
Secondo alcuni media, accademici, attivisti, personaggi politici e istituzioni, essere donna è ormai un sentimento e non una realtà biologica
Siamo passati da un femminismo universalista a un femminismo orwelliano sottomesso all’ideologia transgender, dove le donne non sembrano più essere il soggetto centrale del femminismo"
Le Figaro