Tomori:"Il segreto è la fame. Leao come Henry. Ibra e lo scudetto...".

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Tomori intervistato da Pellegatti:" Il segreto di questo Milan è la fame, la voglia di aiutarsi sempre e vincere tutti insieme. Riceviamo tanto sostegno dal mister, dallo staff, da Maldini, da Massara e dai tifosi. C’è un ottimo feeling: andiamo avanti tutti insieme. Questo per me, come giocatore, è ideale. Con quale compagno ho legato di più? Con tutti: il Milan è una famiglia!".

"Ibrahimovic è una macchina e un ottimo professionista. Ho un rispetto enorme per lui: è un punto di riferimento straordinario per me. Leao invece è il giocatore che mi ha sorpreso di più: è così forte che nemmeno lui ha ancora capito le sue reali potenzialità. Il mio idolo d'infanzia era Thierry Henry: era diverso, giocava con i guanti e i calzettoni sopra il ginocchio. Rivedo un po’ della sua classe in Rafael".

"Chi mi ha messo più in difficoltà? Ne dico tre: Lautaro, perché individua molti movimenti diversi per metterti in difficoltà, Abraham, perché mi conosce molto bene e da tanto tempo, e Vlahovic, perché con la sua struttura fisica è difficile da affrontare".

Lo Scudetto? Dopo la partita contro la Lazio è scattato qualcosa in noi: lì abbiamo capito che sì, potevamo vincerlo! Il mio sogno è vincere lo Scudetto della seconda stella e la Champions League con il Milan".

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Tomori intervistato da Pellegatti:" Il segreto di questo Milan è la fame, la voglia di aiutarsi sempre e vincere tutti insieme. Riceviamo tanto sostegno dal mister, dallo staff, da Maldini, da Massara e dai tifosi. C’è un ottimo feeling: andiamo avanti tutti insieme. Questo per me, come giocatore, è ideale. Con quale compagno ho legato di più? Con tutti: il Milan è una famiglia!".

"Ibrahimovic è una macchina e un ottimo professionista. Ho un rispetto enorme per lui: è un punto di riferimento straordinario per me. Leao invece è il giocatore che mi ha sorpreso di più: è così forte che nemmeno lui ha ancora capito le sue reali potenzialità. Il mio idolo d'infanzia era Thierry Henry: era diverso, giocava con i guanti e i calzettoni sopra il ginocchio. Rivedo un po’ della sua classe in Rafael".

"Chi mi ha messo più in difficoltà? Ne dico tre: Lautaro, perché individua molti movimenti diversi per metterti in difficoltà, Abraham, perché mi conosce molto bene e da tanto tempo, e Vlahovic, perché con la sua struttura fisica è difficile da affrontare".

Lo Scudetto? Dopo la partita contro la Lazio è scattato qualcosa in noi: lì abbiamo capito che sì, potevamo vincerlo! Il mio sogno è vincere lo Scudetto della seconda stella e la Champions League con il Milan".
Ancora della Lazio parlano...
Siamo nel 22/23 non conta più.
 

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Tomori intervistato da Pellegatti:" Il segreto di questo Milan è la fame, la voglia di aiutarsi sempre e vincere tutti insieme. Riceviamo tanto sostegno dal mister, dallo staff, da Maldini, da Massara e dai tifosi. C’è un ottimo feeling: andiamo avanti tutti insieme. Questo per me, come giocatore, è ideale. Con quale compagno ho legato di più? Con tutti: il Milan è una famiglia!".

"Ibrahimovic è una macchina e un ottimo professionista. Ho un rispetto enorme per lui: è un punto di riferimento straordinario per me. Leao invece è il giocatore che mi ha sorpreso di più: è così forte che nemmeno lui ha ancora capito le sue reali potenzialità. Il mio idolo d'infanzia era Thierry Henry: era diverso, giocava con i guanti e i calzettoni sopra il ginocchio. Rivedo un po’ della sua classe in Rafael".

"Chi mi ha messo più in difficoltà? Ne dico tre: Lautaro, perché individua molti movimenti diversi per metterti in difficoltà, Abraham, perché mi conosce molto bene e da tanto tempo, e Vlahovic, perché con la sua struttura fisica è difficile da affrontare".

Lo Scudetto? Dopo la partita contro la Lazio è scattato qualcosa in noi: lì abbiamo capito che sì, potevamo vincerlo! Il mio sogno è vincere lo Scudetto della seconda stella e la Champions League con il Milan".

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Tomori intervistato da Pellegatti:" Il segreto di questo Milan è la fame, la voglia di aiutarsi sempre e vincere tutti insieme. Riceviamo tanto sostegno dal mister, dallo staff, da Maldini, da Massara e dai tifosi. C’è un ottimo feeling: andiamo avanti tutti insieme. Questo per me, come giocatore, è ideale. Con quale compagno ho legato di più? Con tutti: il Milan è una famiglia!".

"Ibrahimovic è una macchina e un ottimo professionista. Ho un rispetto enorme per lui: è un punto di riferimento straordinario per me. Leao invece è il giocatore che mi ha sorpreso di più: è così forte che nemmeno lui ha ancora capito le sue reali potenzialità. Il mio idolo d'infanzia era Thierry Henry: era diverso, giocava con i guanti e i calzettoni sopra il ginocchio. Rivedo un po’ della sua classe in Rafael".

"Chi mi ha messo più in difficoltà? Ne dico tre: Lautaro, perché individua molti movimenti diversi per metterti in difficoltà, Abraham, perché mi conosce molto bene e da tanto tempo, e Vlahovic, perché con la sua struttura fisica è difficile da affrontare".

Lo Scudetto? Dopo la partita contro la Lazio è scattato qualcosa in noi: lì abbiamo capito che sì, potevamo vincerlo! Il mio sogno è vincere lo Scudetto della seconda stella e la Champions League con il Milan".

Vedi l'allegato 3750
Certo che ha un modo di esultare straripante.
 
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Tomori intervistato da Pellegatti:" Il segreto di questo Milan è la fame, la voglia di aiutarsi sempre e vincere tutti insieme. Riceviamo tanto sostegno dal mister, dallo staff, da Maldini, da Massara e dai tifosi. C’è un ottimo feeling: andiamo avanti tutti insieme. Questo per me, come giocatore, è ideale. Con quale compagno ho legato di più? Con tutti: il Milan è una famiglia!".

"Ibrahimovic è una macchina e un ottimo professionista. Ho un rispetto enorme per lui: è un punto di riferimento straordinario per me. Leao invece è il giocatore che mi ha sorpreso di più: è così forte che nemmeno lui ha ancora capito le sue reali potenzialità. Il mio idolo d'infanzia era Thierry Henry: era diverso, giocava con i guanti e i calzettoni sopra il ginocchio. Rivedo un po’ della sua classe in Rafael".

"Chi mi ha messo più in difficoltà? Ne dico tre: Lautaro, perché individua molti movimenti diversi per metterti in difficoltà, Abraham, perché mi conosce molto bene e da tanto tempo, e Vlahovic, perché con la sua struttura fisica è difficile da affrontare".

Lo Scudetto? Dopo la partita contro la Lazio è scattato qualcosa in noi: lì abbiamo capito che sì, potevamo vincerlo! Il mio sogno è vincere lo Scudetto della seconda stella e la Champions League con il Milan".

Vedi l'allegato 3750

È preoccupante che sia stato messo in difficoltà da attaccanti piuttosto mediocri come Lautaro e Abraham. Passa Vlaovic che ai tempi della Viola era un demonio.
 
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