In alcuni casi il contesto del prossimo anno non è ancora del tutto chiaro, ognuno ha almeno un "però", ma trascurando gli arrivi da fuori:
-Muldur: terzino moderno e completo in divenire
-Riccardi: il talento italiano più importante. Però gli serve un Sassuolo prima della Roma
-Ibanez: deve mettere insieme tutto, gli serve un allenatore che gli insegni tanto, ma ha base importante
-I due Traore: per un motivo o per un altro, con caratteristiche diverse, ma nelle mani (e squadre) giuste potrebbero essere in rampa di lancio
-Triumvirato Gambia: ovvero Barrow, Colley e Juwara. Non li amo alla follia perché sono troppo sbilanciati su istinti e velocità, ma istinti e velocità spostano molto
-Agudelo: se lo trasformano come regista basso, magari viene fuori una sorta di nuovo Pizarro. Ma processo non facile
-Vlahovic e Scamacca: la testa di entrambi è un po' sospetta e da inquadrare, ma le basi sono da prime punte notevoli
-Kouame: altro su cui non metterei la mano sul fuoco, ma nel contesto di Firenze se trova continuità riprende come pre infortunio
-Raspadori: se solo non fosse così maledettamente piccolo... Più completo di Cutrone per me
-Bellanova: ha tanti limiti, ma al solito in mano a Gasperini non sai mai cosa esce. Discorso simile per Sutalo e parecchi Primavera o ritorni (Okoli, Cortinovis, Melegoni, Bettella, Gyabuaa, Delprato, Piccoli)
Nel sottobosco italiano, ma processi più lunghi e più uomini da contesto che talenti super: Sala, Ricci, Rovella, Belardinelli, Frattesi, Maggiore, Dalle Mura.
Non amo personalmente gli interisti (o mezzi interisti) Esposito, Pinamonti, Odgaard, Agoume e Pirola, il nostro Gabbia, Luca Pellegrini, Carles Perez. Non ho ancora inquadrato Elmas, Dominguez e Skov Olsen (strani sti danesi).
Speriamo nel giusto prestito per Colombo e Maldini.