Non saremmo il Crotone o il Benevento di turno perché un Milan con stadio e tirato al suo massimo potenziale fatturerebbe poco meno del Real Madrid, altro che Benevento o Crotone di turno. Siamo ai minimi STORICI e fatturiamo 200 milioni, questo dovrebbe dare l’idea. Il potenziale del Milan al suo massimo è almeno quadruplo rispetto a questo.
Ma il problema non è questo (questo è un altro problema, cioè ormai il senso di inferiorità fantozziano che gli ultimi otto anni hanno inculcato nella mente dei milanisti, quando 200 milioni di fatturato per un club in questa situazione, con sette anni fuori dalla CL, dovrebbero rendere l’idea di che razza di mostro dormiente sia e di che potenziale avrebbe con stadio di proprietà, campioni in rosa e squadre vincenti ), il problema semmai l’hai evidenziato quando parli di “big che stanno anni e anni con la bacheca vuota”.
Guardacaso quando ne ho parlato io NESSUNO di quelli che sostengono la Superlega mi ha risposto, hanno ignorato il mio messaggio. Ma quello che dici avverrebbe sicuramente, perché se il Real Madrid ha fatto 32 anni senza vincere la CL, il Bayern 26, il Milan 20, l’Inter 45, la Ndranghetus 24 and counting, il Barcellona non parliamone nemmeno (nel 2005 le coppe europee e la Champions esistevano da 50 anni, loro ne avevano UNA), lo United peggio che andar di notte (una coppa vinta nel ‘68 poi digiuno di trentun anni e seconda coppa vinta non sanno nemmeno loro come), se tutte queste squadre sono state così tanti anni senza vincerla, si capisce subito, immediatamente, dell’idiozia sesquipedale rappresentata dall’idea di togliere queste squadre dai loro campionati nazionali, perché significherebbe che durante una dry spell in campionato europeo (che, vista la difficoltà della competizione, può essere molto lunga, e il Real tra gli anni 1966 e 1998 era comunque ricchissimo eh) questi club rimarrebbero a zeru tituli (ma “zeru per davveru”) per anni, per lustri, per decenni.
Cioè l’opposto di ciò che fa di una big una big. Fai stare il Real 32 anni, ma pure 20, a ZERU tituli (sia nazionali che europei) che vedi cosa rimarrebbe del “brand Real”.
Per me la soluzione è una: aumentare la competitività dei campionati nazionali, riducendo il numero di partecipanti, e aumentare il numero di partite internazionali. È inaccettabile che nel 2020 un club su 60 partite stagionali ne giochi solo 13 di internazionali e solo se arriva fino in fondo.
Campionati a 16 squadre, tagliare fuori le squadre materasso, PLAYOUT per la salvezza dall’ottavo posto in giù, al fine di evitare scansamenti da metà stagione in poi quando si è raggiunta una quota salvezza (nessuno più si scanserebbe perché avrebbero tutto l’interesse ad evitare i playout) e playoff per la qualificaziona alle champions dal quarto posto al settimo con semifinali andata e ritorno e finale in gara unica (con la vincente che va in CL e le altre in EL).
Coppa Italia e coppe nazionali che ti danno la qualificazione alla Champions (invece che all’EL) se la vinci e sei finito fuori dalle prime quattro e/o hai perso i playoff. In questo modo risolveresti anche il problema dello scarso interesse verso le coppe nazionali (che per me però, queste si, potrebbero essere abolite, o forse addirittura dovrebbero). Per renderle più interessanti bisognerebbe fare le partite in gara unica in casa della squadra più debole.
Champions con 4 gironi da 8 squadre e le prime due che passano ai quarti di finale: gironi da 8 che offrirebbero la possibilità di molti matchups interessanti. E la squadra che arriverebbe in fondo giocherebbe ben 19 partite di CL in stagione.
Questa è la strada.