Superlega europea: annuncio shock a fine mese?

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Campionati a 16 squadre, tagliare fuori le squadre materasso, PLAYOUT per la salvezza dall’ottavo posto in giù, al fine di evitare scansamenti da metà stagione in poi quando si è raggiunta una quota salvezza (nessuno più si scanserebbe perché avrebbero tutto l’interesse ad evitare i playout) e playoff per la qualificaziona alle champions dal quarto posto al settimo con semifinali andata e ritorno e finale in gara unica (con la vincente che va in CL e le altre in EL).

Coppa Italia e coppe nazionali che ti danno la qualificazione alla Champions (invece che all’EL) se la vinci e sei finito fuori dalle prime quattro e/o hai perso i playoff. In questo modo risolveresti anche il problema dello scarso interesse verso le coppe nazionali (che per me però, queste si, potrebbero essere abolite, o forse addirittura dovrebbero). Per renderle più interessanti bisognerebbe fare le partite in gara unica in casa della squadra più debole.

Champions con 4 gironi da 8 squadre e le prime due che passano ai quarti di finale: gironi da 8 che offrirebbero la possibilità di molti matchups interessanti. E la squadra che arriverebbe in fondo giocherebbe ben 19 partite di CL in stagione.

Questa è la strada.

Perfetto, anche se io addirittura leverei i gironi di CL per fare eliminazione diretta a 128/256 squadre, le prime 32 fanno i sedicesimi di CL, le 32 sconfitte vanno ai sedicesimi di EL
 

A.C Milan 1899

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Esatto.
Queste sono passerelle da festività natalizie.
Il calcio è altra cosa.
Il calcio è un sistema a cascata che parte dalla terza categoria e arriva alla serie A, che parte dai piccoli amici (5 anni) e arriva alla prima squadra.
Togliere le migliori dai campionati nazionali vorrebbe dire uccidere il calcio.

Ma come si possono pensare certe idee????
Il calcio europeo e mondiale hanno senso perchè esiste quello nazionale.
Esportare il meglio e chiuderlo in una lega arresterebbe il processo di crescita e di evoluzione.
Capisco che il business spinga verso certi lidi ma questo prodotto non gratifica, non intriga e non durerebbe.

Il milan gioca coi grandi perchè oggi è grande. Bella idiozia.
Nello sport si dimostra sul campo di essere grandi, domenica dopo domenica.

Le tv che oggi pagherebbero milioni solo per real-barca guardano ai profitti ma se ne fregano se il calcio muore dopo un paio di anni.

Nonché uccidere le migliori stesse.

Mi ricollego all’ultima tua frase: le tv che oggi pagherebbero milioni solo per un Real-Barca pagherebbero lo stesso per un Real-Barca con entrambe le squadre che non vincono NULLA da 15 anni (cosa che potrebbe benissimo succedere in una lega del genere, e lo dice la storia della Champions che non è più difficile da vincere di una Superlega così concepita, anzi, solo che fino ad ora ci sono stati i campionati nazionali in cui “rifugiarsi” durante le dry spells europee e in cui essere vincenti e lottare per vincere anche quando in europea non si poteva)?

La risposta la sappiamo. Il Derby di Milano ad inizio anni 2000 faceva più ascolti del Clasico, eh. Chissà perché... però almeno Barca e Real potevano contendersi la Liga Spagnola e la Coppa del Re, e il Barca stesso era molto prestigioso anche prima della vittoria della seconda CL nel 2006 perché aveva avuto tanti campioni, vinto tipo 16/17 campionati spagnoli e dato tanto filo da torcere al Real. Non è che il Barca pre-2006 fosse il nulla, è questo anche grazie appunto alla sua storia nazionale.
 
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Come riportato da Repubblica, il calcio, così come lo conosciamo, potrebbe essere rivoluzionato a brevissimo. Sky News ha annunciato che già per fine mese potrebbe arrivare l'annuncio della creazione della SuperLega Europea. Squadre inglesi in prima fila. Il nome della manifestazione dovrebbe essere European Premier League, con almeno 18 squadre tra Inghilterra, Italia, Francia, Spagna e Germania. Pronti 6 mld di euro da parte di JP Morgan per finanziare la manifestazione. Uefa furiosa.

Quali squadre presenti? Almeno United, City, Liverpool, Real, Barça, PSG, Bayern e Juve (ma i bianconeri non confermano per ora).

Questo sistema fa proprio vomitare.
Vai a svuotare lo sport della sua stessa concezione. Lo sport non é solo soldi, fama, introiti e big club.
Lo sport é anche periferia, piccole società che sognano di entrare nel mondo dei professionisti, tifosi di squadre che sognano che le loro squadre cadute in disgrazia tornino nella massima serie, a competere (anche se spesso in scontri impari con le big), il calcio é fatto di grandi storie e di piccole grandi storie.
Piazze come quelle di La Spezia che a fatica dopo anni guadagno grandi palcoscenici per esempio.

Piú che una superlega bisogna cercare di rendere piú belli, competitivi e affascinanti i campionati nazionali, attraverso sistemi economici che vedano un'uguaglianza piú sostanziale, che permettano attraverso i sacrifici anche alle piccole realtà di regalare storie.

Questo format rispecchia l'evoluzione del concetto di capitale nel mondo. Mi fa ridere come vi siano persone che chiedono riconoscimenti per le classi sociali più svantaggiate, e poi avallerebbero questo sistema che propone una distribuzione delle ricchezze provenienti dal mondo del calcio ancor piú svantaggiosa e ancor piú diseguale.

Lo dico con fermezza: questa sarebbe la morte del calcio, che forse, io personalmente, smetterei di seguire.
 
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Non saremmo il Crotone o il Benevento di turno perché un Milan con stadio e tirato al suo massimo potenziale fatturerebbe poco meno del Real Madrid, altro che Benevento o Crotone di turno. Siamo ai minimi STORICI e fatturiamo 200 milioni, questo dovrebbe dare l’idea. Il potenziale del Milan al suo massimo è almeno quadruplo rispetto a questo.

Ma il problema non è questo (questo è un altro problema, cioè ormai il senso di inferiorità fantozziano che gli ultimi otto anni hanno inculcato nella mente dei milanisti, quando 200 milioni di fatturato per un club in questa situazione, con sette anni fuori dalla CL, dovrebbero rendere l’idea di che razza di mostro dormiente sia e di che potenziale avrebbe con stadio di proprietà, campioni in rosa e squadre vincenti ), il problema semmai l’hai evidenziato quando parli di “big che stanno anni e anni con la bacheca vuota”.

Guardacaso quando ne ho parlato io NESSUNO di quelli che sostengono la Superlega mi ha risposto, hanno ignorato il mio messaggio. Ma quello che dici avverrebbe sicuramente, perché se il Real Madrid ha fatto 32 anni senza vincere la CL, il Bayern 26, il Milan 20, l’Inter 45, la Ndranghetus 24 and counting, il Barcellona non parliamone nemmeno (nel 2005 le coppe europee e la Champions esistevano da 50 anni, loro ne avevano UNA), lo United peggio che andar di notte (una coppa vinta nel ‘68 poi digiuno di trentun anni e seconda coppa vinta non sanno nemmeno loro come), se tutte queste squadre sono state così tanti anni senza vincerla, si capisce subito, immediatamente, dell’idiozia sesquipedale rappresentata dall’idea di togliere queste squadre dai loro campionati nazionali, perché significherebbe che durante una dry spell in campionato europeo (che, vista la difficoltà della competizione, può essere molto lunga, e il Real tra gli anni 1966 e 1998 era comunque ricchissimo eh) questi club rimarrebbero a zeru tituli (ma “zeru per davveru”) per anni, per lustri, per decenni.

Cioè l’opposto di ciò che fa di una big una big. Fai stare il Real 32 anni, ma pure 20, a ZERU tituli (sia nazionali che europei) che vedi cosa rimarrebbe del “brand Real”.



Per me la soluzione è una: aumentare la competitività dei campionati nazionali, riducendo il numero di partecipanti, e aumentare il numero di partite internazionali. È inaccettabile che nel 2020 un club su 60 partite stagionali ne giochi solo 13 di internazionali e solo se arriva fino in fondo.

Campionati a 16 squadre, tagliare fuori le squadre materasso, PLAYOUT per la salvezza dall’ottavo posto in giù, al fine di evitare scansamenti da metà stagione in poi quando si è raggiunta una quota salvezza (nessuno più si scanserebbe perché avrebbero tutto l’interesse ad evitare i playout) e playoff per la qualificaziona alle champions dal quarto posto al settimo con semifinali andata e ritorno e finale in gara unica (con la vincente che va in CL e le altre in EL).

Coppa Italia e coppe nazionali che ti danno la qualificazione alla Champions (invece che all’EL) se la vinci e sei finito fuori dalle prime quattro e/o hai perso i playoff. In questo modo risolveresti anche il problema dello scarso interesse verso le coppe nazionali (che per me però, queste si, potrebbero essere abolite, o forse addirittura dovrebbero). Per renderle più interessanti bisognerebbe fare le partite in gara unica in casa della squadra più debole.

Champions con 4 gironi da 8 squadre e le prime due che passano ai quarti di finale: gironi da 8 che offrirebbero la possibilità di molti matchups interessanti. E la squadra che arriverebbe in fondo giocherebbe ben 19 partite di CL in stagione.

Questa è la strada.

Guarda, la soluzione che proponi tu é interessante.

Però io ritengo che il problema sia a monte.
Il problema é la distribuzione delle ricchezze.
Un campionato a 16 squadre non mi dà assolutamente la garanzia che non vi siano squadre materasso.
Una distribuzione migliore e piú efficace delle ricchezze invece permetterebbe anche alle outsider, in particolare le neopromosse, di essere competitive.

Ti faccio un esempio pratico: due anni fa si parlò di una situazione molto particolare che ebbe anche una discreta risonanza.
La finale playoff di championship fra Aston villa e derby County, vinta dall'aston villa, valeva oltre 150 milioni di sterline.
Oggi, lo stesso aston villa é a punteggio pieno dopo quattro partite e massacra il Liverpool campione d'Inghilterra e campione d'Europa 2019 7-2.
Questo rende la premier interessante.

Una soluzione sarebbe già, in Italia, eliminare i premi retrocessione (ridicoli, una roba che provoca poi gli scansamenti famosi) e alzare sensibilmente le quote distribuite alle neopromossrle cosicché queste ultime possano avere risorse per rinforzarsi.

Se metti questo insieme alla buffonata del FFP, ti trovi tre campionati in cui vince sempre la stessa da 9 anni.

Bisogna prendere esempio dalla premier league, anche se devo dire, grazie soprattutto all'operato di molte società italiane fra cui Atalanta e Sassuolo in testa, il calcio italiano mi sembra molto migliorato nell'ultimo biennio.
 

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Perfetto, anche se io addirittura leverei i gironi di CL per fare eliminazione diretta a 128/256 squadre, le prime 32 fanno i sedicesimi di CL, le 32 sconfitte vanno ai sedicesimi di EL

Non sarebbe male ma ritengo che non sarebbe fattibile proprio per una questione economica. Sui playout salvezza: sarebbero appunto tra le squadre classificatesi dall’ottava (compresa) in giù, fino alla quindicesima (la sedicesima in classifica sarebbe l’unica a retrocedere subito). Gironcino da otto squadre con partite di sola andata in casa delle peggio classificate per dare loro una chance, alla fine retrocederanno le ultime due del girone andando a comporre la rosa finale delle tre retrocesse.

Guarda, la soluzione che proponi tu é interessante.

Però io ritengo che il problema sia a monte.
Il problema é la distribuzione delle ricchezze.
Un campionato a 16 squadre non mi dà assolutamente la garanzia che non vi siano squadre materasso.
Una distribuzione migliore e piú efficace delle ricchezze invece permetterebbe anche alle outsider, in particolare le neopromosse, di essere competitive.

Ti faccio un esempio pratico: due anni fa si parlò di una situazione molto particolare che ebbe anche una discreta risonanza.
La finale playoff di championship fra Aston villa e derby County, vinta dall'aston villa, valeva oltre 150 milioni di sterline.
Oggi, lo stesso aston villa é a punteggio pieno dopo quattro partite e massacra il Liverpool campione d'Inghilterra e campione d'Europa 2019 7-2.
Questo rende la premier interessante.

Una soluzione sarebbe già eliminare i premi retrocessione (ridicoli, una roba che provoca poi gli scansamenti famosi) e alzare sensibilmente le quote distribuite alle neopromossrle cosicché queste ultime possano avere risorse per rinforzarsi.

I premi retrocessione via subito, ovviamente, poi chiaro, nel mio discorso era sottintesa una maggiore è più equa redistribuzione delle risorse. Anche in Premier ovviamente le squadre con più tifosi e bacino d’utenza prendono di più, ma non si arriva agli eccessi inverecondi che si vedono in Serie A, Liga Spagnola, Bundesliga e Ligue 1.

L’unica certezza è che la Superlega a girone unico è una boiata colossale che secondo me non verrà mai fatta per tutti i problemi (che, non ci si illuda, danneggerebbero anche e forse soprattutto le big, quelle oggi conosciute come tali) sovraesposti e che ho tentato di esporre anch’io ( e che, sia oggi che in passato, sono ignorati da chi invece sostiene questa sottospecie di aberrazione, infatti quei post non hanno ricevuto in passato, non ricevono oggi, e non riceveranno in futuro, risposta, vedrai :lol:).
 
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E' cosi.
Lo sport è uno spaccato delle vita, lo seguiamo perchè abbiamo bisogno di favole ,di quell'ansia positiva del pre-gara e di aspettative che poi si tramutano in risultati.
Lo sport ha quella dote unica di regalarci l'attesa per poi concentrare il tutto in 90 minuti e donarci un esito.
E' il succo della vita : lavori, semini, attendi, sogni , vivi , ti gratifichi e gioisci se vinci ma se perdi ti rimbocchi le maniche per ripartire dopo aver stretto la mano all'avversario.
Lo sport ha bisogno di un pantani che si alza sui pedali per andarsene via e noi tutti incollati alla tv a sognare con quel ragazzo che si distacca dall'umano per tendere a dio.
Non è giocando sempre milan-real che vince lo sport.
Questo tipo di partite sono solo galà da feste natalizie, lo sport nasce in periferia.

grazie per la citazione. :)

il problema è che allora devi porre un freno alle superpotenze del calcio e ridistribuire tutto alle varie atalanta, crotone, ecc... ma le superpotenze non lo permetterebbero.
siamo ad un livello che è impossibile tornare indietro.
penso che lo sport sia finito per come lo conosciamo noi.
per salvare capre e cavoli probabilmente c'è da fare così e la serie A senza le 3-4 grandi magari con i diritti ben distribuiti diventa più godibile...
 
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grazie per la citazione. :)

il problema è che allora devi porre un freno alle superpotenze del calcio e ridistribuire tutto alle varie atalanta, crotone, ecc... ma le superpotenze non lo permetterebbero.
siamo ad un livello che è impossibile tornare indietro.
penso che lo sport sia finito per come lo conosciamo noi.
per salvare capre e cavoli probabilmente c'è da fare così e la serie A senza le 3-4 grandi magari con i diritti ben distribuiti diventa più godibile...

ahahhaha. Non ti ho mai chiesto il perchè del tuo avatar.
Era un tuo idolo?
Ho amato alla follia pantani, mio padre era grande appassionato di ciclismo e me lo ha trasmesso. Guardavamo sempre assieme giro e tour e non potrò mai dimenticare le emozioni che il pirata ci ha regalato in quegli anni : in piedi sui pedali, bandana a terra e via come una freccia. Dietro il vuoto.
La bici che andava via in montagna con una leggerezza divina.


Non credo potrebbe esistere una serie A senza milan, juve , inter.
I ragazzini iniziano a giocare a calcio per emulare i grandi campioni che vedono in tv.
 
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ahahhaha. Non ti ho mai chiesto il perchè del tuo avatar.
Era un tuo idolo?
Ho amato alla follia pantani, mio padre era grande appassionato di ciclismo e me lo ha trasmesso. Guardavamo sempre assieme giro e tour e non potrò mai dimenticare le emozioni che il pirata ci ha regalato in quegli anni : in piedi sui pedali, bandana a terra e via come una freccia. Dietro il vuoto.
La bici che andava via in montagna con una leggerezza divina.


Non credo potrebbe esistere una serie A senza milan, juve , inter.
I ragazzini iniziano a giocare a calcio per emulare i grandi campioni che vedono in tv.

eh si, è uno dei pochi che non mi ha deluso umanamente. lo han distrutto poveretto, un martire. mi ha dato grandi emozioni e lo ricordo sempre volentieri.
 

Giofa

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Molti fanno un paragone superlega - Nba ma non regge proprio. In Nba giocano 82 partite di cui un buon 75% sono INUTILI e noiosissime; il fatto di non poter retrocedere ti porta, se non hai una rosa per puntare in alto, a smettere di giocare (in Nba addirittura si gioca a perdere per pescare i migliori giovani l'anno dopo). Il mondo NBA è tutto votato allo show, contano solo i playoff e partite studiate in periodi particolari (Natale, giorno del ringraziamento ecc). Poi fatturano molto ma è proprio una concezione differente, spesso la partita è un corollario di un evento più ampio (nel baseball ancora di più). Secondo me il modello di riferimento dovrebbe essere la Premier, non l'NBA
 
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