Stadio: ok del Comune. Si attende il Governo.

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GDS in edicola: la Giunta del Comune di Milano dà l’ok al progetto del nuovo San Siro di Inter e Milan, ma si prepara a incontrare i club e chiede un intervento del governo sul tema del vincolo sul Meazza. Le società dovranno aggiornare lo studio di fattibilità secondo le indicazioni emerse dal dibattito pubblico e fissate dal Consiglio Comunale il 22 dicembre. Il progetto dovrà comprendere (come già riportato ieri NDR) più aree verdi e una maggiore capienza (70mila spettatori) che dovrà essere aumentata assicurando l’accessibilità e garantendo un adeguato numero di posti per le fasce meno abbienti. La giunta Sala ha comunicato anche che interpellerà “gli enti competenti” sulla possibilità che il Meazza rientri nella categoria dei beni pubblici vincolati. Si aspetta, quindi, una presa di posizione scritta, al di là delle uscite pubbliche dei giorni scorsi. Intanto Emanuela Carpani è stata nominata sovrintendente: a lei il compito di decidere il futuro del Meazza e quindi di tutto il nuovo San Siro.

Tuttosport: la giunta ha approvato la delibera che recepisce le modifiche chieste dalla maggioranza del consiglio comunale al progetto del nuovo stadio di Milano e lancia il pallone nel campo del governo per avere la sicurezza che non ci sarà un vincolo su San Siro. Inter e Milan ora devono aspettare la risposta del ministero della Cultura o della Soprintendenza, prima di ottenere la dichiarazione di pubblica utilità dal Comune. «A seguito della delibera appena approvata, l’amministrazione interpellerà gli enti competenti circa la possibilità che il Meazza venga ricondotto alla categoria dei beni pubblici vicolati», si legge nella nota ufficiale di Palazzo Marino. Il Comune vuole una garanzia ufficiale che l’esecutivo non intenda apporre un vincolo che bloccherebbe nuovamente l’iter, dopo le numerose uscite del sottosegretario Vittorio Sgarbi. Negli ultimi giorni il presidente del Senato, Ignazio La Rus- sa, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si sono espressi in modo contrario rispetto a Sgarbi. Sulla stessa linea la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Bergonzoni. Ma il Comune vuole una pronuncia scritta. Per questo scriverà a ministero o Soprintendenza (finora aveva chiesto solo alla premier Giorgia Meloni un chiarimento sulle deleghe di Sgarbi). Poi deciderà cosa fare in base alle risposte. Per il resto la delibera ha recepito le istanze già note dopo il voto di un mese fa in Consiglio comunale: aumento della capienza prevista per il nuovo stadio (65.000) «garantendo un adeguato numero di posti per le fasce meno abbienti», più verde, versamento da parte dei club di altri 40 milioni per realizzare opere nei quartieri limitrofi e allontanamento del nuovo stadio dalle abitazioni di via Tesio.

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Tuttosport: La giunta ha approvato la delibera che recepisce le modifiche chieste dalla maggioranza del consiglio comunale al progetto del nuovo stadio di Milano e lancia il pallone nel campo del governo per avere la sicurezza che non ci sarà un vincolo su San Siro. Inter e Milan ora devono aspettare la risposta del ministero della Cultura o della Soprintendenza, prima di ottenere la dichiarazione di pubblica utilità dal Comune. «A seguito della delibera appena approvata, l’amministrazione interpellerà gli enti competenti circa la possibilità che il Meazza venga ricondotto alla categoria dei beni pubblici vicolati», si legge nella nota ufficiale di Palazzo Marino. Il Comune vuole una garanzia ufficiale che l’esecutivo non intenda apporre un vin- colo che bloccherebbe nuovamente l’iter, dopo le numerose uscite del sottosegretario Vittorio Sgarbi. Negli ultimi giorni il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si sono espressi in modo contrario rispetto a Sgarbi. Sulla stessa linea la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Bergonzoni. Ma il Comune vuole una pronuncia scritta. Per questo scriverà a ministero o Soprintendenza (finora aveva chiesto solo alla premier Giorgia Meloni un chiarimento sulle deleghe di Sgarbi). Poi deciderà cosa fare in base alle risposte. Per il resto la delibera ha recepito le istanze già note dopo il voto di un mese fa in Consiglio comunale: aumento della capienza prevista per il nuovo stadio (65.000) «garantendo un adeguato numero di posti per le fasce meno abbienti», più verde, versamento da parte dei club di altri 40 milioni per realizzare opere nei quartieri limi- trofi e allontanamento del nuovo stadio dalle abitazioni di via Tesio.
 

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Tuttosport: la giunta ha approvato la delibera che recepisce le modifiche chieste dalla maggioranza del consiglio comunale al progetto del nuovo stadio di Milano e lancia il pallone nel campo del governo per avere la sicurezza che non ci sarà un vincolo su San Siro. Inter e Milan ora devono aspettare la risposta del ministero della Cultura o della Soprintendenza, prima di ottenere la dichiarazione di pubblica utilità dal Comune. «A seguito della delibera appena approvata, l’amministrazione interpellerà gli enti competenti circa la possibilità che il Meazza venga ricondotto alla categoria dei beni pubblici vicolati», si legge nella nota ufficiale di Palazzo Marino. Il Comune vuole una garanzia ufficiale che l’esecutivo non intenda apporre un vincolo che bloccherebbe nuovamente l’iter, dopo le numerose uscite del sottosegretario Vittorio Sgarbi. Negli ultimi giorni il presidente del Senato, Ignazio La Rus- sa, e il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si sono espressi in modo contrario rispetto a Sgarbi. Sulla stessa linea la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Bergonzoni. Ma il Comune vuole una pronuncia scritta. Per questo scriverà a ministero o Soprintendenza (finora aveva chiesto solo alla premier Giorgia Meloni un chiarimento sulle deleghe di Sgarbi). Poi deciderà cosa fare in base alle risposte. Per il resto la delibera ha recepito le istanze già note dopo il voto di un mese fa in Consiglio comunale: aumento della capienza prevista per il nuovo stadio (65.000) «garantendo un adeguato numero di posti per le fasce meno abbienti», più verde, versamento da parte dei club di altri 40 milioni per realizzare opere nei quartieri limitrofi e allontanamento del nuovo stadio dalle abitazioni di via Tesio.

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In italia ormai costruiamo campi di padel.

Le ex glorie parrtecipano ad eventi di padel.
Vorrà dire ospiteremo i mondiali di padel e magari li vinceremo pure.
 

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Solito ca@ino all'italiana. Personalmente non ci ho capito nulla
 
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