Scaroni Ibra e Messias su Milan, CL e.. Galliani.

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Scaroni Ibra e Messias alla festa di Fondazione Milan

Scaroni:"Milan rinato? Parlo da tifoso: mi sembra che abbiamo un altro passo. Il calcio è imprevedibile. Finale del Mondiale: per 70 minuti la Francia non è esistita; nel calcio c'è un'alchimia che si crea per cui si possono fare grandi cose e anche momenti difficili, che bisogna aspettare che passino. Ho sentito Berlusconi prima del Monza? No, ma ho sentito e visto Galliani. Io prendo lezioni da Adriano di cose calcistiche. Quando parla lui in Lega tutti stanno attento perché è saggio e sa. Milan risorto? Fatele a Maldini e a Pioli queste domande. Noi siamo stati sereni. Il Milan è un ambiente sereno e tranquillo. Io parlo sempre di stile Milan: non parliamo mai degli arbitri, non ci arrabbiamo mai, poi ci sono cose che girano dalla parte giuste o dalla parte sbagliata. Noi manteniamo la calma. Champions? Le tre italiane vittoriose in Champions mi piacciono molto. Tifo per le italiane in Europa. Non faccio ripicche italiche. Noi abbiamo bisogno di un calcio italiano che torni protagonista in Europa, a cominciare dal Milan. Mi chiedo se andare o non andare a Londra, perché mi di un po' di ansia...".

Ibra:"Arrivata la luce? Si, è arrivata la luce. Ed adesso anche di più".

Messias:"Sappiamo tutti il momento che stavamo passando. Arriviamo da tre vittorie importanti in cui non abbiamo preso gol però dobbiamo lavorare per le prossime partite di campionato. Cambio di ruolo? Faccio tutti i sacrifici per aiutare la squadra. Per me cambia poco. C’è da lavorare come abbiamo sempre fatto. Anche in questo periodo brutto che abbiamo passato abbiamo lavorato bene. Dobbiamo stare attenti. Il nostro obiettivo a inizio stagione era vincere il campionato ma visto che il Napoli sta facendo un campionato straordinario dobbiamo fargli i complimenti. Il nostro obiettivo sarà quello di arrivare in Champions League. Ibra è sempre importante, la sua presenza fa sempre piacere. Quando è in campo è normale che ti dia una mano in più. La gente è abituata ai giocatori di una volta, di cui mi sono innamorato anche io. Da quando sono arrivato mi sono messo subito a disposizione del mister. Sta alla gente giudicare, io faccio solo il mio lavoro”.

Pobega:"Conta molto l'atteggiamento che mettiamo. Bisogna sempre lottare, ma credo che il Milan possa togliersi ancora delle soddisfazioni. Però facciamo i complimenti al Napoli per il suo campionato. Non aver preso gol è sicuramente un buon punto di partenza da parte nostra"

Messias a MTV:

Su Fondazione Milan: "E' un piacere farne parte. E' un progetto importante e molto grande, c sono tante persone che hanno bisogno di aiuto e il Milan lo sta facendo".

Sul gol al Monza: "E' stato un gol che è servito per ottenere la terza vittoria di fila. E' stato importante anche non subire gol. Nelle ultime partite abbiamo difeso bene, abbiamo fatto un passo in avanti su questo. Ora dobbiamo mantenere la nostra umiltà e giocare come abbiamo sempre fatto".

Sul momento difficile: "Noi ci siamo sempre stati, abbiamo lavorato come sempre. E' un periodo che nessuno di noi ha capito, fuori qualcuno parlava di problemi nello spogliatoio, ma non ci sono mai stati, siamo un gruppo unito. Purtroppo è capitato un periodo così. C'è una cosa che mi ha sorpreso, cioè i tifosi del Milan che ci hanno sempre supportato. E' una cosa che nel calcio non ho mai visto, mi ha fatto davvero piacere. Non so se dalle altre parti i tifosi fanno così. Dobbiamo ringraziarli".

Sulle prossime partite: "Dobbiamo continuare a lavorare, ogni partita è importante. Le vittorie portano entusiasmo, ma dobbiamo stare attenti perchè i momenti difficili arrivano senza che te ne accorgi. Dobbiamo lavorare e giocare il nostro calcio".

Sulla nuova posizione in campo: "Io mi sono sempre sacrificato per la squadra, per me è cambiato poco".

Sull'Atalanta: "E' una partita difficile come tutte. Abbiamo avuto difficoltà anche con alcune piccole. L'Atalanta è forte, gioca bene, noi dobbiamo difenderci bene. Poi dobbiamo migliorare in tanti aspetti per tornare ad essere la squadra dell'anno scorso e dell'inizio di questa stagione".
 
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Scaroni Ibra e Messias alla festa di Fondazione Milan

Scaroni:"Milan rinato? Parlo da tifoso: mi sembra che abbiamo un altro passo. Il calcio è imprevedibile. Finale del Mondiale: per 70 minuti la Francia non è esistita; nel calcio c'è un'alchimia che si crea per cui si possono fare grandi cose e anche momenti difficili, che bisogna aspettare che passino. Ho sentito Berlusconi prima del Monza? No, ma ho sentito e visto Galliani. Io prendo lezioni da Adriano di cose calcistiche. Quando parla lui in Lega tutti stanno attento perché è saggio e sa. Milan risorto? Fatele a Maldini e a Pioli queste domande. Noi siamo stati sereni. Il Milan è un ambiente sereno e tranquillo. Io parlo sempre di stile Milan: non parliamo mai degli arbitri, non ci arrabbiamo mai, poi ci sono cose che girano dalla parte giuste o dalla parte sbagliata. Noi manteniamo la calma. Champions? Le tre italiane vittoriose in Champions mi piacciono molto. Tifo per le italiane in Europa. Non faccio ripicche italiche. Noi abbiamo bisogno di un calcio italiano che torni protagonista in Europa, a cominciare dal Milan. Mi chiedo se andare o non andare a Londra, perché mi di un po' di ansia...".

Ibra:"Arrivata la luce? Si, è arrivata la luce. Ed adesso anche di più".

Messias:"Sappiamo tutti il momento che stavamo passando. Arriviamo da tre vittorie importanti in cui non abbiamo preso gol però dobbiamo lavorare per le prossime partite di campionato. Cambio di ruolo? Faccio tutti i sacrifici per aiutare la squadra. Per me cambia poco. C’è da lavorare come abbiamo sempre fatto. Anche in questo periodo brutto che abbiamo passato abbiamo lavorato bene. Dobbiamo stare attenti. Il nostro obiettivo a inizio stagione era vincere il campionato ma visto che il Napoli sta facendo un campionato straordinario dobbiamo fargli i complimenti. Il nostro obiettivo sarà quello di arrivare in Champions League. Ibra è sempre importante, la sua presenza fa sempre piacere. Quando è in campo è normale che ti dia una mano in più. La gente è abituata ai giocatori di una volta, di cui mi sono innamorato anche io. Da quando sono arrivato mi sono messo subito a disposizione del mister. Sta alla gente giudicare, io faccio solo il mio lavoro”.
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Scaroni Ibra e Messias alla festa di Fondazione Milan

Scaroni:"Milan rinato? Parlo da tifoso: mi sembra che abbiamo un altro passo. Il calcio è imprevedibile. Finale del Mondiale: per 70 minuti la Francia non è esistita; nel calcio c'è un'alchimia che si crea per cui si possono fare grandi cose e anche momenti difficili, che bisogna aspettare che passino. Ho sentito Berlusconi prima del Monza? No, ma ho sentito e visto Galliani. Io prendo lezioni da Adriano di cose calcistiche. Quando parla lui in Lega tutti stanno attento perché è saggio e sa. Milan risorto? Fatele a Maldini e a Pioli queste domande. Noi siamo stati sereni. Il Milan è un ambiente sereno e tranquillo. Io parlo sempre di stile Milan: non parliamo mai degli arbitri, non ci arrabbiamo mai, poi ci sono cose che girano dalla parte giuste o dalla parte sbagliata. Noi manteniamo la calma. Champions? Le tre italiane vittoriose in Champions mi piacciono molto. Tifo per le italiane in Europa. Non faccio ripicche italiche. Noi abbiamo bisogno di un calcio italiano che torni protagonista in Europa, a cominciare dal Milan. Mi chiedo se andare o non andare a Londra, perché mi di un po' di ansia...".

Ibra:"Arrivata la luce? Si, è arrivata la luce. Ed adesso anche di più".

Messias:"Sappiamo tutti il momento che stavamo passando. Arriviamo da tre vittorie importanti in cui non abbiamo preso gol però dobbiamo lavorare per le prossime partite di campionato. Cambio di ruolo? Faccio tutti i sacrifici per aiutare la squadra. Per me cambia poco. C’è da lavorare come abbiamo sempre fatto. Anche in questo periodo brutto che abbiamo passato abbiamo lavorato bene. Dobbiamo stare attenti. Il nostro obiettivo a inizio stagione era vincere il campionato ma visto che il Napoli sta facendo un campionato straordinario dobbiamo fargli i complimenti. Il nostro obiettivo sarà quello di arrivare in Champions League. Ibra è sempre importante, la sua presenza fa sempre piacere. Quando è in campo è normale che ti dia una mano in più. La gente è abituata ai giocatori di una volta, di cui mi sono innamorato anche io. Da quando sono arrivato mi sono messo subito a disposizione del mister. Sta alla gente giudicare, io faccio solo il mio lavoro”.
Sono tornati a parlare ogni 2x3
 

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