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Elena Cecchettin al Salone del Libro (non più una manifestazione culturale ma una vetrina PD), con Schlein in prima fila:
"È importante, a livello maschile, tirarsi indietro. Immagino un ponte fatto di mattoncini: se si comincia a togliere un mattoncino alla volta, il ponte crolla. Ci sono tanti tipi di violenza.
Tutto il corpo della donna è sotto attacco. Il corpo della donna è spesso associato al territorio, quando ci sono offensive belliche lo stupro è considerato un arma di guerra. Alla bocca dello stomaco sento l’ansia di non essere rispettata sia livello di persona che a livello fisico. Oppure temo che la mia voce venga soffocata. Molte persone temono di essere soffocate, soprattutto donne. Io non mi sento di dire che il patriarcato non uccide."
"È importante, a livello maschile, tirarsi indietro. Immagino un ponte fatto di mattoncini: se si comincia a togliere un mattoncino alla volta, il ponte crolla. Ci sono tanti tipi di violenza.
Tutto il corpo della donna è sotto attacco. Il corpo della donna è spesso associato al territorio, quando ci sono offensive belliche lo stupro è considerato un arma di guerra. Alla bocca dello stomaco sento l’ansia di non essere rispettata sia livello di persona che a livello fisico. Oppure temo che la mia voce venga soffocata. Molte persone temono di essere soffocate, soprattutto donne. Io non mi sento di dire che il patriarcato non uccide."
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