- Registrato
- 16 Luglio 2018
- Messaggi
- 3,136
- Reaction score
- 3,770
Sono d'accordo e non lo sono allo stesso tempo.Ma di base, per me, questi dibattiti sull’assetto istituzionale son tutte pippe mentali che la classe politica spaccia per fondamentali per distrarre l’opinione pubblica e scaricare le proprie enormi responsabilità(“ha stato il bicameralismo perfetto, secerailpresidenzialismo” ecc). Tra i vari assetti istituzionali presenti nei Paesi occidentali non ce n’è uno che sia di per sé efficiente, ma lo è solo e soltanto nella misura in cui la classe politica è all’altezza di guidare un Paese. E di esempi ne abbiamo a iosa.
Se ci mettessimo a fare la lista di tutte le cose di cui l’Italia avrebbe bisogno e che non si riescono a fare a causa dell’assetto istituzionale rimarrebbe un foglio bianco.
Anche il discorso che fai sui “pochi leader chiari e legittimati” è assolutamente condivisibile dal punto di vista teorico, ma dal punto di vista pratico per essere un qualcosa di utile dovrebbe essere accompagnato da un elettorato che utilizzi lo strumento del voto anche come “sanzione” politica. Qui in Italia, alle ultime elezioni, su sei principali partiti cinque erano guidati da politici che già avevano avuto esperienze di governo decisamente poco proficue: quattro ex presidenti del consiglio e un ex vice-presidente. E anche l’unico partito che era guidato da chi aveva avuto solo ruoli marginali in precedenti esperienze governative era infarcito di gente che invece aveva già ampiamente partecipato a governi precedenti. Una roba che penso non sia mai successa da nessuna parte nel Mondo.
Hai ragione riguardo la valutazione della classe politica. Sfondi non una porta, ma un portone. E purtroppo non c'è via d'uscita, visto che i nuovi sono solo una facciata dei vecchi riciclati (vedasi la Schlein con Franceschini).
E questo è un problema che ci portiamo avanti da una vita. Abbiamo politici di professione, come i Casini che sono in Parlamento da trenta-quaranta anni. Sono talmente da tanto lì che c'è la forma delle natiche sulla poltrona.
Purtroppo andrebbe resettato l'intero sistema partitico, ma non vedo come possa accadere. C'è persino gente come Brunetta che erano dei rimasugli della Prima Repubblica, quindi...
Fino a che l'italiano sarà lo Smemorato di Collegno, che si dimentica cosa è successo il giorno prima, c'è poco da fare.
Riguardo il Presidenzialismo in sé, in realtà il problema è reale.
La Repubblica Parlamentare attuale è una porcheria, e lo sapevano anche i padri costituenti, tant'è che le prime battaglie avvennero proprio in quegli anni.
Hanno creato un mostro che non riesce a garantire una visione a lungo termine. Non solo a livello di esecutivo, ma anche di legislativo.
E hanno costruito un sistema privo di responsabilità, dove dinanzi al fallimento di una maggioranza, ci si può reinventare governanti anche se sconfitti in tornata elettorale, andando di fatto a sconfessare l'intero programma politico sottoposto al popolo sovrano.
E mentre in USA i cittadini votano pure i procuratori distrettuali, sottomettendo quindi persino il potere giudiziario al giudizio del popolo, in Italia non ne risponde mai nessuno, tanto vincere o perdere diventa relativo quando puoi fare una "larga intesa" a governo caduto e rimanere lì.