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Da oggi finalmente si parte, era una data che aspettavo da mesi ben prima che lo dicessero perchè sono tutte cose previste anzitempo seguendo dall'inizio la campagna di vaccinazione israeliana che anticipa da oltre un anno tutto quello che accadrà in Occidente.
Milioni di mail e sms sono piombate nella vita di sventurati cittadini, rei di non aver ancora effettuato la terza dose anzi in realtà hanno raggiunto anche chi l'ha fatto ma non risulta dai sistemi telematici pachidermici italiani, per dire di effettuare almeno la prenotazione entro il 30 gennaio per non restare privi di green pass.
Da ex figli prediletti di politica e scienza di governo milioni di cittadini allo scoccare della mezzanotte sono diventati reietti da discriminare, per il loro bene innanzitutto sostengono tronfi le vestali del conformismo italiano.
Frasi che ricordano opere di sanità pubblica dittatoriali di tempi bui, ma lasciamo perdere ora.
La realtà dice ben altro.
Molti studenti non vaccinati stanno facendo quarantene e DAD di continuo in tutta Italia, oltre che tamponi forzati successivi, perchè i loro compagni e docenti vaccinati creano focolai.
Dal 10 gennaio sono stati privati dello sport, qualcosa che sembrava impensabile anche in un paese dove da anni non esiste un ministro deputato a ciò invece nella sbornia del timore di tal Omicron anche questo paletto è caduto.
Prima non si poteva più andare in palestra, ma si poteva far sport nelle società sportive.
Lavoratori da mesi sottoposti alla pratica del green pass da tampone sono stati danneggiati da dicembre con quarantene, perchè colleghi vaccinati vanno in giro senza aver mai fatto un tampone in vita propria ma con un pezzo di carta stampato in farmacia che dovrebbe attestare il semaforo verde alla socialità dimenticandosi delle regole.
E via così.
Non rileva chi crea il problema nella teoria italiana, il punto è chi non si protegge.
Devi dare per scontato che il problema possa accadere quando non è affatto scontato.
Insomma è come se una persona camminasse in strada, sparata all'addome e ricevesse il rimprovero "Perchè non ha indossato un giubbotto antiproiettili ?"
Non vanno a ricercare chi ha sparato, perchè servirebbe il tracciamento serrato fatto bene ricostruendo la catena dei contagi.
Questo succede, persone stanno bene attente ma pagano i danni dell'approssimazione altrui.
In altri paesi invece si ricerca eccome, non è un caso che ad esempio in Corea del Sud ci sono stati pochissimi morti e restrizioni.
Ora il nuovo cittadino modello è il trivaccinato.
Parlando con i trivaccinandi, da quando la scadenza è stata annunciata a sei mesi, ho fatto notare che vaccinandosi entro gennaio praticamente alle ferie sarebbero rimasti bloccati senza green pass.
Sguardi persi nel vuoto dei più, tipo interrogazione da impreparati, perchè giustamente non si è abituati a pensare.
Qualcuno invece ha risposto senza particolare convinzione "E vabbè poi si pensa...", si vive alla giornata insomma.
Ora pare che mercoledì prossimo in un Consiglio dei ministri si possa magicamente estendere la durata del green pass dei trivaccinati.
Fosse la prima volta uno urlerebbe all'eresia, ma ormai è appurato ufficialmente che sia slegato da una questione medica e non indigna neanche tale artificio.
La durata della copertura vaccinale non è improvvisamente schizzata verso l'infinito e oltre, semplicemente in Israele c'è stato qualche intoppo nella tabella di marcia e questo ha provocato uno spiazzamento del resto del mondo occidentale che già attendeva tra qualche mese la quarta dose.
Da marzo capiterà la stessa situazione di dicembre quando milioni di persone avrebbero avuto in scadenza il proprio green pass portandolo da 12 mesi a 6 mesi, così hanno scelto la via dei 9 mesi a novembre.
Solamente perchè non c'era il tempo di vaccinarsi e neanche la possibilità di effettuare milioni di tamponi giornalieri, nulla a che fare con la medicina
Tutte cose dette in pubblico da CTS e politici, non interpretazioni personali attenzione
Insomma da stamane ex cittadini modelli, sovente vaccinati anche prima di altri beffardamente poi passati a tre dosi, improvvisamente scoprono come sia la vita da discriminati socialmente.
E lo fanno brutalmente, perchè sostanzialmente oggi inizia il periodo di restrizioni più dure a due anni dal covid fuori dal tempo lockdown grazie all'estensione sia del green pass base sia del green pass rafforzato.
E sì perchè mentre sempre più paesi annunciano allenamenti di restrizioni, compreso tale green pass, l'Italia è forse l'unico che le rinvigorisce.
Ricorda quando in passato si buttava in acqua un bambino che non aveva mai nuotato stando a guardare le capacità di adattamento.
Ora trovo interessante dal prossimo fine settimana vedere se i no booster scenderanno in piazza a manifestare insieme ai no vax e no pass.
Così come altre dichiarazioni e iniziative, dato che stiamo parlando di una cifra considerevole di milioni di italiani.
Chiudo con una nota ottimistica, perchè da un paio di mesi vedo che sempre più persone stanno acquisendo consapevolezza del green pass come strumento di controllo sociale del tutto slegato da questioni sanitarie.
Una persona si vaccina e non dovrebbe neanche scaricare l'allegato della mail con il green pass, dover mostrare questo lasciapassare non c'entra nulla con l'utilità personale della vaccinazione ma è una questione socio-politica.
Molti stanno apertamente boicottando tutte le attività dove viene richiesto, tranne che sul posto di lavoro.
Non so se sia giusto o meno tale approccio, perchè alla fine anche quelle attività sono vittime di queste misure calate dall'alto senza alcuna volontà di tutelare il bene comune e non brillano peraltro per controlli effettuati dati alla mano.
Certo, abbiamo letto dichiarazioni di associazioni di categoria andare a braccetto con la politica ma questo è prevedibile perchè sono terrorizzati da chiusure e quindi sposano tutte le nefandezze sperando di poter aprire la serranda.
L'abbiamo constatato con le discoteche e i locali, prima hanno accettato tutto spendendo parecchi soldi di tasca propria e con ristori risibili poi purgati con le chiusure con susseguenti proteste per aver rispettato le regole.
Alla fine questi piccoli imprenditori perderanno delle entrate per il boicottaggio, ma la politica non tornerà indietro solo per questo.
Milioni di mail e sms sono piombate nella vita di sventurati cittadini, rei di non aver ancora effettuato la terza dose anzi in realtà hanno raggiunto anche chi l'ha fatto ma non risulta dai sistemi telematici pachidermici italiani, per dire di effettuare almeno la prenotazione entro il 30 gennaio per non restare privi di green pass.
Da ex figli prediletti di politica e scienza di governo milioni di cittadini allo scoccare della mezzanotte sono diventati reietti da discriminare, per il loro bene innanzitutto sostengono tronfi le vestali del conformismo italiano.
Frasi che ricordano opere di sanità pubblica dittatoriali di tempi bui, ma lasciamo perdere ora.
La realtà dice ben altro.
Molti studenti non vaccinati stanno facendo quarantene e DAD di continuo in tutta Italia, oltre che tamponi forzati successivi, perchè i loro compagni e docenti vaccinati creano focolai.
Dal 10 gennaio sono stati privati dello sport, qualcosa che sembrava impensabile anche in un paese dove da anni non esiste un ministro deputato a ciò invece nella sbornia del timore di tal Omicron anche questo paletto è caduto.
Prima non si poteva più andare in palestra, ma si poteva far sport nelle società sportive.
Lavoratori da mesi sottoposti alla pratica del green pass da tampone sono stati danneggiati da dicembre con quarantene, perchè colleghi vaccinati vanno in giro senza aver mai fatto un tampone in vita propria ma con un pezzo di carta stampato in farmacia che dovrebbe attestare il semaforo verde alla socialità dimenticandosi delle regole.
E via così.
Non rileva chi crea il problema nella teoria italiana, il punto è chi non si protegge.
Devi dare per scontato che il problema possa accadere quando non è affatto scontato.
Insomma è come se una persona camminasse in strada, sparata all'addome e ricevesse il rimprovero "Perchè non ha indossato un giubbotto antiproiettili ?"
Non vanno a ricercare chi ha sparato, perchè servirebbe il tracciamento serrato fatto bene ricostruendo la catena dei contagi.
Questo succede, persone stanno bene attente ma pagano i danni dell'approssimazione altrui.
In altri paesi invece si ricerca eccome, non è un caso che ad esempio in Corea del Sud ci sono stati pochissimi morti e restrizioni.
Ora il nuovo cittadino modello è il trivaccinato.
Parlando con i trivaccinandi, da quando la scadenza è stata annunciata a sei mesi, ho fatto notare che vaccinandosi entro gennaio praticamente alle ferie sarebbero rimasti bloccati senza green pass.
Sguardi persi nel vuoto dei più, tipo interrogazione da impreparati, perchè giustamente non si è abituati a pensare.
Qualcuno invece ha risposto senza particolare convinzione "E vabbè poi si pensa...", si vive alla giornata insomma.
Ora pare che mercoledì prossimo in un Consiglio dei ministri si possa magicamente estendere la durata del green pass dei trivaccinati.
Fosse la prima volta uno urlerebbe all'eresia, ma ormai è appurato ufficialmente che sia slegato da una questione medica e non indigna neanche tale artificio.
La durata della copertura vaccinale non è improvvisamente schizzata verso l'infinito e oltre, semplicemente in Israele c'è stato qualche intoppo nella tabella di marcia e questo ha provocato uno spiazzamento del resto del mondo occidentale che già attendeva tra qualche mese la quarta dose.
Da marzo capiterà la stessa situazione di dicembre quando milioni di persone avrebbero avuto in scadenza il proprio green pass portandolo da 12 mesi a 6 mesi, così hanno scelto la via dei 9 mesi a novembre.
Solamente perchè non c'era il tempo di vaccinarsi e neanche la possibilità di effettuare milioni di tamponi giornalieri, nulla a che fare con la medicina
Tutte cose dette in pubblico da CTS e politici, non interpretazioni personali attenzione
Insomma da stamane ex cittadini modelli, sovente vaccinati anche prima di altri beffardamente poi passati a tre dosi, improvvisamente scoprono come sia la vita da discriminati socialmente.
E lo fanno brutalmente, perchè sostanzialmente oggi inizia il periodo di restrizioni più dure a due anni dal covid fuori dal tempo lockdown grazie all'estensione sia del green pass base sia del green pass rafforzato.
E sì perchè mentre sempre più paesi annunciano allenamenti di restrizioni, compreso tale green pass, l'Italia è forse l'unico che le rinvigorisce.
Ricorda quando in passato si buttava in acqua un bambino che non aveva mai nuotato stando a guardare le capacità di adattamento.
Ora trovo interessante dal prossimo fine settimana vedere se i no booster scenderanno in piazza a manifestare insieme ai no vax e no pass.
Così come altre dichiarazioni e iniziative, dato che stiamo parlando di una cifra considerevole di milioni di italiani.
Chiudo con una nota ottimistica, perchè da un paio di mesi vedo che sempre più persone stanno acquisendo consapevolezza del green pass come strumento di controllo sociale del tutto slegato da questioni sanitarie.
Una persona si vaccina e non dovrebbe neanche scaricare l'allegato della mail con il green pass, dover mostrare questo lasciapassare non c'entra nulla con l'utilità personale della vaccinazione ma è una questione socio-politica.
Molti stanno apertamente boicottando tutte le attività dove viene richiesto, tranne che sul posto di lavoro.
Non so se sia giusto o meno tale approccio, perchè alla fine anche quelle attività sono vittime di queste misure calate dall'alto senza alcuna volontà di tutelare il bene comune e non brillano peraltro per controlli effettuati dati alla mano.
Certo, abbiamo letto dichiarazioni di associazioni di categoria andare a braccetto con la politica ma questo è prevedibile perchè sono terrorizzati da chiusure e quindi sposano tutte le nefandezze sperando di poter aprire la serranda.
L'abbiamo constatato con le discoteche e i locali, prima hanno accettato tutto spendendo parecchi soldi di tasca propria e con ristori risibili poi purgati con le chiusure con susseguenti proteste per aver rispettato le regole.
Alla fine questi piccoli imprenditori perderanno delle entrate per il boicottaggio, ma la politica non tornerà indietro solo per questo.