Carlo Festa, giornalista del sole24ore, nell'edizione odierna del quotidiano economico svela succulenti retroscena dietro la cordata di Bee. Il broker thailandese, infatti, sarebbe stato capace di attrarre a sé capitali arabi e cinesi. A sorpresa, infatti, sono arrivati i soldi di cui proprio lo stesso giornalista dubitava fino a ieri. Mister Bee, grazie anche all'aiuto dello studio Gianni Origoni Grippo, avrebbe dato la disponibilità liquida di una cifra di poco inferiore ai 500M come prima tranche, oltre a una garanzia per un finanziamento bancario in pool per poi arrivare fino a quota 750M. In totale, quindi, l'operazione (che punta ad avere la maggioranza) avrebbe un costo di 1 miliardo, debiti inclusi. E Berlusconi a questo punto sarebbe disposto a concedergli una sorta di esclusiva nell'incontro che avverrà nel corso di questa settimana. Una esclusiva vera, che fino ad ora era stata data solo a parole. Berlusconi dunque avrebbe dato via libera al 40enne broker thailandese, l'unico fino ad ora capace di arrivare ad offrire una simile cifra. Tutto ciò ha creato in Fininvest molta agitazione e sorpresa, visto che venivano date poche chances al thailandese. Per questo motivo i legali della holding, tra cui Chiomenti, starebbero cercando di capire le vere disponibilità finanziarie che si celano dietro Bee: stiamo parlando di investitori cinesi e arabi. Fatto ciò, gli verrà data l'esclusiva.
Ovviamente come in tutte le operazioni di questo tipo, l'esclusiva non concede poi la certezza di concludere l'operazione. Anche perché a carico della Fininvest non è prevista alcuna penale. Alla finestra rimangono altri potenziali acquirenti e tra questi, più che la cordata di Lee, viene considerato molto solido un consorzio sempre cinese che ha mostrato interesse all'acquisto. Del resto la Cina resta un mercato molto appetibile per il Milan, vista la platea di tifosi che già dispone in quel territorio. E anche nell'offerta di Bee, la sua cordata sarebbe composta in gran parte da investitori cinesi. L'unica certezza che abbiamo, quindi, è che nel futuro del Milan ci sarà la bandiera di Pechino.