Milan: Vranckx, Adli e Thiaw oggetti misteriosi.

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Tuttosport: all’interno delle rotazioni di Stefano Pioli ci sono tre giocatori arrivati durante il mercato estivo che, per diversi motivi, non hanno trovato spazio con continuità. Nello specifico stiamo parlando di Aster Vranckx, Yacine Adli e Malick Thiaw. Giocatori di prospettiva, sui quali il Milan ha scelto di investire oltre ai più utilizzati Sergino Dest e, soprattutto, Charles De Ketelaere mentre DivockOrigi sta ritrovando minuti dopo l’infortunio. La domanda da porsi è la seguente: come mai Vranckx, Adli e Thiaw non rientrano con costanza nelle rotazioni di Pioli? I tre dossier hanno spiegazioni diverse, ma tutte con un senso logico ai fini dell’equilibrio di squadra. Non ci sono state bocciature, sia chiaro, ma i tre calciatori stanno attraversando la parte iniziale del loro percorso in rossonero. Vediamoli caso per caso. Arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Wolfsburg, Aster Vranckx è – a oggi – quello più avanti nella fase di apprendimento dei concetti del calcio proposto da Stefano Pioli. Il belga apprende costantemente le richieste dell’allenatore e per caratteristiche tecniche e fisiche, è quello che dovrebbe vedere un impiego maggiore da qui alla sosta per il mondiale. Il ruolo? Quello attualmente occupato a turno da Krunic e Pobega, ovvero quello di trequartista box-to-box con il conseguente decentramento, nell’eventualità, di De Ketelaere sulla scia di quanto ha fatto Brahim Diaz nelle ultime due partite. Questo perché Vranckx darebbe quel supporto in più in fase di non possesso palla che sta venendo a mancare a causa dell’infortunio di Saelemaekers che, nei giochi d’equilibrio, è il giocatore che ti permette di reggere meglio la presenza di un trequartista tecnico oltre a Leao e a una punta di ruolo. Ecco perché Vranckx, che si mostra anche curioso e voglioso di apprendere, ha un vantaggio rispetto a Yacine Adli che, invece, sta faticando a trovare una sua collocazione precisa nel gruppo. L’obiettivo di ogni allenatore è quello di trovare una quadra della propria squadra e, in questo momento, Pioli sembra averla ritrovata mettendo un giocatore muscolare in più davanti a Tonali e Bennacer. Adli, in quest’ottica, viene evidentemente penalizzato poiché la sua posizione ideale sarebbe o quella di rifinitore centrale o, in alternativa, di mezzala in un 4-3-3. Il modo di giocare del Milan chiede grande intensità fisica e mentale e Adli, che sarebbe rimasto un po’ deluso dall’inevitabile esclusione dalla lista Champions, oggi non è “sostenibile” nella fase di non possesso, specialmente se a fare l’esterno di destra ci dovesse essere un altro giocatore di marcate doti offensive come Brahim, seppur quest’ultimo faccia un grande lavoro anche di sacrificio quando c’è da difendere. Yacine dovrà tenere duro, migliorare ancora laddove pecca per poter essere un’arma in più quando la squadra sarà al completo e in grado di poter supportare anche il suo calcio. Ma allo stesso tempo anche lui dovrà cercare di reagire, mostrando attitudine sempre positiva e voglia di dimostrare che quanto fatto vedere nel pre campionato non è stato innamoramento estivo. Il discorso del ritmo di gioco si può applicare anche per Malick Thaiw. A Milanello sono tutti convinti di avere davanti un prospetto interessante per doti fisiche e tecniche, ma venendo da una proposta di gioco diversa da quella attuata da Pioli, deve ancora lavorare sul gestire tanti metri di campo alle spalle. Non essendo dotato di una grande velocità, Thiaw sta lavorando con costanza e attenzione sulle letture preventive che gli potranno permettere di colmare il fatto di non essere un difensore con le doti da centometristi di Kalulu e Tomori. Ma Pioli sa bene che prima o poi, tutti e tre torneranno sicuramente utili alla causa rossonera
 
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Tuttosport: all’interno delle rotazioni di Stefano Pioli ci sono tre giocatori arrivati durante il mercato estivo che, per diversi motivi, non hanno trovato spazio con continuità. Nello specifico stiamo parlando di Aster Vranckx, Yacine Adli e Malick Thiaw. Giocatori di prospettiva, sui quali il Milan ha scelto di investire oltre ai più utilizzati Sergino Dest e, soprattutto, Charles De Ketelaere mentre DivockOrigi sta ritrovando minuti dopo l’infortunio. La domanda da porsi è la seguente: come mai Vranckx, Adli e Thiaw non rientrano con costanza nelle rotazioni di Pioli? I tre dossier hanno spiegazioni diverse, ma tutte con un senso logico ai fini dell’equilibrio di squadra. Non ci sono state bocciature, sia chiaro, ma i tre calciatori stanno attraversando la parte iniziale del loro percorso in rossonero. Vediamoli caso per caso. Arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Wolfsburg, Aster Vranckx è – a oggi – quello più avanti nella fase di apprendimento dei concetti del calcio proposto da Stefano Pioli. Il belga apprende costantemente le richieste dell’allenatore e per caratteristiche tecniche e fisiche, è quello che dovrebbe vedere un impiego maggiore da qui alla sosta per il mondiale. Il ruolo? Quello attualmente occupato a turno da Krunic e Pobega, ovvero quello di trequartista box-to-box con il conseguente decentramento, nell’eventualità, di De Ketelaere sulla scia di quanto ha fatto Brahim Diaz nelle ultime due partite. Questo perché Vranckx darebbe quel supporto in più in fase di non possesso palla che sta venendo a mancare a causa dell’infortunio di Saelemaekers che, nei giochi d’equilibrio, è il giocatore che ti permette di reggere meglio la presenza di un trequartista tecnico oltre a Leao e a una punta di ruolo. Ecco perché Vranckx, che si mostra anche curioso e voglioso di apprendere, ha un vantaggio rispetto a Yacine Adli che, invece, sta faticando a trovare una sua collocazione precisa nel gruppo. L’obiettivo di ogni allenatore è quello di trovare una quadra della propria squadra e, in questo momento, Pioli sembra averla ritrovata mettendo un giocatore muscolare in più davanti a Tonali e Bennacer. Adli, in quest’ottica, viene evidentemente penalizzato poiché la sua posizione ideale sarebbe o quella di rifinitore centrale o, in alternativa, di mezzala in un 4-3-3. Il modo di giocare del Milan chiede grande intensità fisica e mentale e Adli, che sarebbe rimasto un po’ deluso dall’inevitabile esclusione dalla lista Champions, oggi non è “sostenibile” nella fase di non possesso, specialmente se a fare l’esterno di destra ci dovesse essere un altro giocatore di marcate doti offensive come Brahim, seppur quest’ultimo faccia un grande lavoro anche di sacrificio quando c’è da difendere. Yacine dovrà tenere duro, migliorare ancora laddove pecca per poter essere un’arma in più quando la squadra sarà al completo e in grado di poter supportare anche il suo calcio. Ma allo stesso tempo anche lui dovrà cercare di reagire, mostrando attitudine sempre positiva e voglia di dimostrare che quanto fatto vedere nel pre campionato non è stato innamoramento estivo. Il discorso del ritmo di gioco si può applicare anche per Malick Thaiw. A Milanello sono tutti convinti di avere davanti un prospetto interessante per doti fisiche e tecniche, ma venendo da una proposta di gioco diversa da quella attuata da Pioli, deve ancora lavorare sul gestire tanti metri di campo alle spalle. Non essendo dotato di una grande velocità, Thiaw sta lavorando con costanza e attenzione sulle letture preventive che gli potranno permettere di colmare il fatto di non essere un difensore con le doti da centometristi di Kalulu e Tomori. Ma Pioli sa bene che prima o poi, tutti e tre torneranno sicuramente utili alla causa rossonera
Inutile stupirsi.

E' la fotocopia dello scorso anno.

Infortuni > nuovi acquisti desaparecidos > usciamo dalla CL ( spero non sia il caso questo)

Non do nemmeno tutta la colpa a Maldini e Massara, che hanno vinto lo scudetto ed il budget è quello che è.

Ma dopo 2 anni di fila che capita, non c'è più dubbio: poche o tante risorse siano, vengono spese abbastanza male

Non è possibile che tutti i nostri nuovi acquisti non siano mai presentabili fino a gennaio...

Abbiamo vinto lo scudetto per un soffio, sarebbe potuta andare anche male...
 

Milanoide

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Però trovo che sia una disamina della situazione molto accurata.

Io ho seguito Vranckx quando è subentrato con la Juve, era una fase molto confusa con tutti i gobbi avanti e lui visibilmente faticava e si sforzava di tenere la posizione / uomo.

Adli spiaze non vederlo di più, speriamo che abbia più chances.

Il terzo, Thiaw, sono curioso di vederlo. Da come lo descrivono, potrebbe essere adatto a partite per noi inconsuete in cui qualche avversario ci chiude dietro.
 
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Tuttosport: all’interno delle rotazioni di Stefano Pioli ci sono tre giocatori arrivati durante il mercato estivo che, per diversi motivi, non hanno trovato spazio con continuità. Nello specifico stiamo parlando di Aster Vranckx, Yacine Adli e Malick Thiaw. Giocatori di prospettiva, sui quali il Milan ha scelto di investire oltre ai più utilizzati Sergino Dest e, soprattutto, Charles De Ketelaere mentre DivockOrigi sta ritrovando minuti dopo l’infortunio. La domanda da porsi è la seguente: come mai Vranckx, Adli e Thiaw non rientrano con costanza nelle rotazioni di Pioli? I tre dossier hanno spiegazioni diverse, ma tutte con un senso logico ai fini dell’equilibrio di squadra. Non ci sono state bocciature, sia chiaro, ma i tre calciatori stanno attraversando la parte iniziale del loro percorso in rossonero. Vediamoli caso per caso. Arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Wolfsburg, Aster Vranckx è – a oggi – quello più avanti nella fase di apprendimento dei concetti del calcio proposto da Stefano Pioli. Il belga apprende costantemente le richieste dell’allenatore e per caratteristiche tecniche e fisiche, è quello che dovrebbe vedere un impiego maggiore da qui alla sosta per il mondiale. Il ruolo? Quello attualmente occupato a turno da Krunic e Pobega, ovvero quello di trequartista box-to-box con il conseguente decentramento, nell’eventualità, di De Ketelaere sulla scia di quanto ha fatto Brahim Diaz nelle ultime due partite. Questo perché Vranckx darebbe quel supporto in più in fase di non possesso palla che sta venendo a mancare a causa dell’infortunio di Saelemaekers che, nei giochi d’equilibrio, è il giocatore che ti permette di reggere meglio la presenza di un trequartista tecnico oltre a Leao e a una punta di ruolo. Ecco perché Vranckx, che si mostra anche curioso e voglioso di apprendere, ha un vantaggio rispetto a Yacine Adli che, invece, sta faticando a trovare una sua collocazione precisa nel gruppo. L’obiettivo di ogni allenatore è quello di trovare una quadra della propria squadra e, in questo momento, Pioli sembra averla ritrovata mettendo un giocatore muscolare in più davanti a Tonali e Bennacer. Adli, in quest’ottica, viene evidentemente penalizzato poiché la sua posizione ideale sarebbe o quella di rifinitore centrale o, in alternativa, di mezzala in un 4-3-3. Il modo di giocare del Milan chiede grande intensità fisica e mentale e Adli, che sarebbe rimasto un po’ deluso dall’inevitabile esclusione dalla lista Champions, oggi non è “sostenibile” nella fase di non possesso, specialmente se a fare l’esterno di destra ci dovesse essere un altro giocatore di marcate doti offensive come Brahim, seppur quest’ultimo faccia un grande lavoro anche di sacrificio quando c’è da difendere. Yacine dovrà tenere duro, migliorare ancora laddove pecca per poter essere un’arma in più quando la squadra sarà al completo e in grado di poter supportare anche il suo calcio. Ma allo stesso tempo anche lui dovrà cercare di reagire, mostrando attitudine sempre positiva e voglia di dimostrare che quanto fatto vedere nel pre campionato non è stato innamoramento estivo. Il discorso del ritmo di gioco si può applicare anche per Malick Thaiw. A Milanello sono tutti convinti di avere davanti un prospetto interessante per doti fisiche e tecniche, ma venendo da una proposta di gioco diversa da quella attuata da Pioli, deve ancora lavorare sul gestire tanti metri di campo alle spalle. Non essendo dotato di una grande velocità, Thiaw sta lavorando con costanza e attenzione sulle letture preventive che gli potranno permettere di colmare il fatto di non essere un difensore con le doti da centometristi di Kalulu e Tomori. Ma Pioli sa bene che prima o poi, tutti e tre torneranno sicuramente utili alla causa rossonera
Mah, visioni di chi scrive cervellotiche, né più né meno. Sia quella su Vranckx incursore sia la motivazione secondo cui Adli non vede il campo.

Quei pochi minuti che ha giocato, Vranckx è stato messo più avanzato semplicemente perché Pioli non si fida ancora nel metterlo mediano, il suo ruolo. E' entrato per far rifiatare un compagno in partite nelle quali si aveva bisogno di tenere il vantaggio, e gli ha chiesto di far pressing sui portatori di palla bassi avversari per dar fastidio: evidentemente spaesato. Non è e spero non sarà mai considerato davvero come un trequarti box to box, non ne ha le caratteristiche, e vorrebbe dire regredire ai tempi di Meité.

Adli nell'articolo viene dipinto come uno che non corre senza palla, non pressa, non fa il lavoro sporco, quando invece in realtà è uno che la gamba ce la mette sempre. Forse gli manca intensità e continuità nell'arco della partita, ma non mi sembra che chi abbia giocato al suo posto brilli in questo senso: lui come gli altri interpreti del ruolo può darti altri vantaggi, una migliore gestione del pallone visto che ha una tecnica e una fisicità sopra la media, e la visione di gioco di livello superiore. Per altro Adli, a differenza degli altri nuovi, ha avuto un anno per prepararsi al trasferimento, è arrivato qui conoscendo già la lingua, e ha fatto tutta la preparazione. Io credo che ci sia molto del rapporto fra lui e l'allenatore, nelle sue continue esclusioni: semplicemente non c'è feeling.
 
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Ecco perchè nel giochino de 'diamo i voti al mercato' mi sono rifiutato di votare.
Non perchè non volessi espormi per poi fare il genio del post alla sconcerti ma semplicemente perchè il mercato non è giudicabile.

Cosi come sono strasicuro che tanti 7 e 8 sono stati condizionati dall'effetto kalulu.
E per effetto kalulu intendo la convinzione più o meno diffusa che un giovane possa arrivare al milan e possa prendersi spazio e titolarità dopo poco tempo nonostante sia stato pagato due banane.

Alla fine sono 'arrivati tutti' ma nessuno è in grado di fare da subito il titolare e nessuno ci migliora l'11.
Abbiamo completato la rosa numericamente ma non ancora qualitativamente.
Forse giusto origi se si riprende fisicamente è pronto a giocare titolare.
 

kipstar

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a me pare di trovare un filo conduttore un po' in tutti i nuovi arrivati....in queste ultime stagioni.
di sicuro non vengono lanciati in campo......sopratutto se molto giovani come i tre segnalati qui...
 
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Credo che le carte verranno scoperte con la ripresa del campionato post-mondiale, per come lavorano i nostri probabile che gli ultimi arrivati si stiano sottoponendo al trattamento atletico stile super sayan che viene riservato a tutti i nuovi arrivati.. fa eccezione Dest perchè da quella parte c'è davvero una moria imprevista.
 
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a me pare di trovare un filo conduttore un po' in tutti i nuovi arrivati....in queste ultime stagioni.
di sicuro non vengono lanciati in campo......sopratutto se molto giovani come i tre segnalati qui...
Esatto.

Semplicemente in tutte le squadre i nuovi non giocano. Asllan quante partite ha giocato con l'Inter? Bellanova?
Solo quelli della Juventus stanno giocando e a parte Milik non mi pare che abbiano sto gran successo.
Ci vuole tempo per entrare in una rosa con meccanismi rodati, in un nuovo campionato e soprattutto imparare anche a comunicare con gli altri.
La gestione dei nuovi a me è sempre piaciuta da parte di Pioli, li inserisce piano piano (anche lo scorso anno è stato cosi con Dalot andando poi sempre in crescendo). Capisco che il nuovo abbia sempre più "appeal" e curiosità, ma non ha senso buttarli nella mischia per diventare carne da macello.
 
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Esatto.

Semplicemente in tutte le squadre i nuovi non giocano. Asllan quante partite ha giocato con l'Inter? Bellanova?
Solo quelli della Juventus stanno giocando e a parte Milik non mi pare che abbiano sto gran successo.
Ci vuole tempo per entrare in una rosa con meccanismi rodati, in un nuovo campionato e soprattutto imparare anche a comunicare con gli altri.
La gestione dei nuovi a me è sempre piaciuta da parte di Pioli, li inserisce piano piano (anche lo scorso anno è stato cosi con Dalot andando poi sempre in crescendo). Capisco che il nuovo abbia sempre più "appeal" e curiosità, ma non ha senso buttarli nella mischia per diventare carne da macello.
Ok ma si cresce in allenamento fino ad un certo punto, prima o poi nella mischia ci devi finire. Certamente se i nuovi o almeno una parte di essi ci fossero stati all'inizio del ritiro li avremmo visti un pò di più (ammesso e non concesso che siano acquisti approvati dal mister).
 
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