Milan: tocca a Tata, che sa come si fa.

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Tutttosport: A Milanello nessuno ricorda quell’esordio tutt’altro che indimenticabile in campionato contro la Roma il 26 ottobre del 2020 (3-3 con incertezze sui gol di Dzeko e Kumbulla). Quello era un Ciprian Tatarusanu diverso, era arrivato a Milanello da una quarantina di giorni e davanti a sé aveva Gigio Donnarumma. In quella stagione ’20-21 il portiere rumeno giocò altre quattro partite, due in Europa League (due vittorie senza subire reti) e due in Coppa Italia (un successo e il ko nei quarti con l’Inter che si impose con la punizione di Eriksen), ma la sensazione che aveva lasciato era quella di un secondo arrivato più che altro per colmare la casella lasciata vuota da Reina e Begovic, i due portieri che si erano alternativa alle spalle di Donnarumma nell’annata ’19-20. Invece il buon “Tata” la stagione passata ha dimostrato di essere un vice assolutamente credibile, motivo per cui dalle parti di Milanello sono tranquilli - non felici, ovviamente - in vista del prossimo mese che vedrà il rumeno titolare in virtù dell’infortunio al gemello mediale del polpaccio sinistro rimediato da Maignan giovedì sera con la nazionale francese. “Magic Mike” dovrà rimanere fuori probabilmente un mese, motivo che ha portato il Milan a richiedere per la seconda stagione consecutiva alla Uefa la possibilità di sfruttare l’articolo 46.2 del regolamento che prevede la possibilità di sostituire un portiere che si infortuni con una prognosi di almeno 30 giorni. Fuori Maignan - che tornerà in campo in Europa, se guarito nei tempi previsti, il 25 ottobre a Zagabria contro la Dinamo - e dentro Tatarusanu che il 2 settembre era rimasto escluso dalla lista consegnata da Pioli per motivi prettamente di spazio, visto che il tecnico aveva preferito inserire un giocatore di movimento in più potendo contare per la porta su Maignan e Mirante. Un anno fa era stato proprio lo stabiese, ingaggiato da svincolato, a subentrare a Maignan operato per un problema al polso sinistro, ma il titolare era stato ovviamente Tatarusanu con un rendimento diverso dalla serata di due anni fa contro la Roma (curiosità: fra i pali dei giallorossi in quell’occasione c’era proprio Mirante). Fra il 16 ottobre e il 24 novembre 2021 Tatarusanu aveva rimpiazzato il portiere francese in nove partite e non lo aveva fatto rimpiangere. Nel derby del 7 novembre fu il grande protagonista fra i rossoneri, salvaguardando il pareggio finale parando un rigore a Martinez sull’1-1. Ma Tatarusanu si era ben disimpegnato anche nei successi con Torino e Roma in campionato e con l’Atletico Madrid - al Wanda Metropolitano - in Champions. Unica serata storta, come tutto il Milan, quella del 20 novembre nella “sua” Firenze, con i rossoneri sconfitti per 4-3 (e lui responsabile, con Gabbia, sul momentaneo 1-0 di Duncan). La partita a Madrid rimane anche l’ultima ufficiale di Tatarusanu che dunque non gioca da dieci mesi, ma Pioli e la dirigenza sono sereni. Il rumeno conosce ormai il gioco della squadra, ha dimostrato di essere affidabile e di saper usare i piedi, anche se non è dotato del lancio lungo e della visione veloce di Maignan. Dovrà difendere i pali rossoneri per almeno cinque-sei partite, con il trittico Chelsea-Juventus-Chelsea fondamentale soprattutto per le sorti europee (66 gare nelle coppe, solo Ibra e Giroud ne hanno di più nel Milan). Ma "Tata" - vedi l'autunno 2021 - sa come si fa
 
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Tutttosport: A Milanello nessuno ricorda quell’esordio tutt’altro che indimenticabile in campionato contro la Roma il 26 ottobre del 2020 (3-3 con incertezze sui gol di Dzeko e Kumbulla). Quello era un Ciprian Tatarusanu diverso, era arrivato a Milanello da una quarantina di giorni e davanti a sé aveva Gigio Donnarumma. In quella stagione ’20-21 il portiere rumeno giocò altre quattro partite, due in Europa League (due vittorie senza subire reti) e due in Coppa Italia (un successo e il ko nei quarti con l’Inter che si impose con la punizione di Eriksen), ma la sensazione che aveva lasciato era quella di un secondo arrivato più che altro per colmare la casella lasciata vuota da Reina e Begovic, i due portieri che si erano alternativa alle spalle di Donnarumma nell’annata ’19-20. Invece il buon “Tata” la stagione passata ha dimostrato di essere un vice assolutamente credibile, motivo per cui dalle parti di Milanello sono tranquilli - non felici, ovviamente - in vista del prossimo mese che vedrà il rumeno titolare in virtù dell’infortunio al gemello mediale del polpaccio sinistro rimediato da Maignan giovedì sera con la nazionale francese. “Magic Mike” dovrà rimanere fuori probabilmente un mese, motivo che ha portato il Milan a richiedere per la seconda stagione consecutiva alla Uefa la possibilità di sfruttare l’articolo 46.2 del regolamento che prevede la possibilità di sostituire un portiere che si infortuni con una prognosi di almeno 30 giorni. Fuori Maignan - che tornerà in campo in Europa, se guarito nei tempi previsti, il 25 ottobre a Zagabria contro la Dinamo - e dentro Tatarusanu che il 2 settembre era rimasto escluso dalla lista consegnata da Pioli per motivi prettamente di spazio, visto che il tecnico aveva preferito inserire un giocatore di movimento in più potendo contare per la porta su Maignan e Mirante. Un anno fa era stato proprio lo stabiese, ingaggiato da svincolato, a subentrare a Maignan operato per un problema al polso sinistro, ma il titolare era stato ovviamente Tatarusanu con un rendimento diverso dalla serata di due anni fa contro la Roma (curiosità: fra i pali dei giallorossi in quell’occasione c’era proprio Mirante). Fra il 16 ottobre e il 24 novembre 2021 Tatarusanu aveva rimpiazzato il portiere francese in nove partite e non lo aveva fatto rimpiangere. Nel derby del 7 novembre fu il grande protagonista fra i rossoneri, salvaguardando il pareggio finale parando un rigore a Martinez sull’1-1. Ma Tatarusanu si era ben disimpegnato anche nei successi con Torino e Roma in campionato e con l’Atletico Madrid - al Wanda Metropolitano - in Champions. Unica serata storta, come tutto il Milan, quella del 20 novembre nella “sua” Firenze, con i rossoneri sconfitti per 4-3 (e lui responsabile, con Gabbia, sul momentaneo 1-0 di Duncan). La partita a Madrid rimane anche l’ultima ufficiale di Tatarusanu che dunque non gioca da dieci mesi, ma Pioli e la dirigenza sono sereni. Il rumeno conosce ormai il gioco della squadra, ha dimostrato di essere affidabile e di saper usare i piedi, anche se non è dotato del lancio lungo e della visione veloce di Maignan. Dovrà difendere i pali rossoneri per almeno cinque-sei partite, con il trittico Chelsea-Juventus-Chelsea fondamentale soprattutto per le sorti europee (66 gare nelle coppe, solo Ibra e Giroud ne hanno di più nel Milan). Ma "Tata" - vedi l'autunno 2021 - sa come si fa
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Piena fiducia in Tata ❤️ 🖤
 

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