Repubblica in edicola conferma le news ampiamente riportate nella serata di ieri e aggiunge: la squadra, appena ha saputo del licenziamento di Maldini, si è infuriata: da Leao a Theo Hernandez, passando per Maignan, le stelle rossonere sono con Maldini. L’attaccante portoghese, se avesse saputo dello strappo tra il suo mentore e il club, non avrebbe mai firmato il recentissimo rinnovo del contratto. Il terzino francese adesso potrebbe chiedere di andarsene. E per il portiere, suo connazionale, il rinnovo del contratto si fa più difficile: punta ad approfittarne il Chelsea. Se la frattura non si ricomporrà, la stagione 2023-24 rischia di profilarsi per il Milan come un discreto caos.
Questo è il classico sciacallaggio giornalistico, ci avrei scommesso in un articolo del genere. Che poi alcuni giocatori, vista anche l'età e la crescita che hanno avuto, siano legati alla figura di Maldini è certo così come, a mio parere, tanti sono legati a Pioli (al netto di tutte le critiche).
Detto questo, sono professionisti pagati per giocare nell'ac milan. Piuttosto, e questo ci sta, è giusto che tutti facciano delle considerazioni in merito alla progettualità di questa proprietà e squadra ma questo va oltre a Maldini.
In ultimo, io capisco che ogni proprietà faccia valutazioni e scelte, anche difficili e da un lato impopolari. C'è però una imbarazzante carenza comunicativa. Il Milan non è un'azienda che vende merendine. Per ogni cosa vi è un eco amche superiore ai fatti ed un seguito emotivo, irrazionale, diverso appunto dalle "normali" aziende.
Le scelte (legittime) devono essere legate ad una copertura comunicativa che qua manca ed è un paradosso per un guru di comunicazione come dovrebbe essere Cardinale.
Così stanno facendo un favore ai giornali e l'effetto sono proprio questi articoli, senza considerare la prevedibile presa di posizione in favore di Maldini che si avrà ora tra giornalisti a lui vicini ed ex colleghi opinionisti.
Cosa accadrà alla prima sconfitta di campionato?
