Ero riuscito a seguirlo con attenzione durante il mondiale giovanile del 2013, in una Croazia in cui va detto che sembravano fortissimi Rebic e Livaja ora finiti in disgrazia.
Giocava, bene ma con qualche pausa, da mezzala, con un'eleganza che francamente emergeva rispetto a qualsiasi dei 21 giocatori in campo con lui.
Dico qualche pausa perché si intuiva un interesse interlocutorio (diciamo così) non tanto per la fase difensiva ma proprio per la propensione a ritornare sulla linea dei centrocampisti, come se la sua mentalità ad andare ed attaccare lo portasse sempre in fase offensiva per creare o finalizzare.
In questo senso non sorprende la sua evoluzione sulla trequarti sia come esterno che dietro una o due punte.
Se posso azzardare un paragone magari scontato, non può non venire in mente Boban per quella caratteristica andatura dinoccolata ma sempre orientata alla qualità o alla giocata di talento anche sul posto per andare poi a puntare verso la porta.
Il problema è che Boban ha avuto bisogno di retrocedere a Bari e di fare tanta panchina al Milan prima di diventare Boban...