Riprendo le tue tre interessanti obiezioni anticipando che vado in crescita di accordo
1) Sui numeri di Morata però bisogna creare oggettività, perché una cosa sono le presenze ed un'altra i minuti giocati. Se è vero, com'è vero, che nella sua atipica carriera ha trovato poco spazio come titolare inamovibile, e quindi si vuole in qualche modo risalire a questo aspetto per avere dubbi su di lui, posso pure parzialmente starci.
Ma poi il conto di gol per presenze diventa del tutto fallace in termini assoluti. Se uno entra 15 minuti alla fine, vale come una presenza: ma qualcuno può rinfacciargli di non aver segnato in quei 15 minuti?
Ciò che veramente ci aiuta è il suo dato di gol per minuto, ed allora si noterebbe dati clamorosi.
Esempio emblematico: Higuain quest'anno ha viaggiato ad un gol ogni 176 minuti in Serie A; Morata nel suo primo anno alla Juve ha viaggiato ad un gol ogni 165 minuti, cifra che si abbassa ulteriormente contando le coppe.
Credo non ci sia da aggiungere altro.
2) Non è una prima punta di posizione, ma il calcio veramente ha ancora bisogno di prime punte di posizione? In area ci sa andare, di sicuro non la occupa come presidio stanziale, ma tutto il calcio più vincente ormai richiede alla prima punta un'interpretazione molto più varia, quando non proprio un ex esterno o quella che un tempo era la seconda punta. Se il nostro sistema non funziona non è per colpa delle caratteristiche della prima punta: questo continuo pensare che mettendo l'Aubameyang o l'Higuain nel nostro sistema dell'anno scorso avremmo avuto di colpo 25 gol da entrambi, è quanto di più sbagliato ci sia a mio modesto avviso. Il nostro sistema non funzionante non ha bisogno di una pezza che segna gol sporchi dal nulla, perché anzi giocatori del genere sono i primi ad affossarsi nel quadro generale; il nostro sistema non funzionante ha semplicemente bisogno di funzionare, ed il problema parte dai difensori ed arriva alla punta.
Che non vuol dire che poi prendere Kalinic e Silva non sia un'aggravante.
3) Questo è quello che invece può assolutamente spaventare, concordo in pieno. Ed è qui che è chiamato al celeberrimo salto di qualità il ragazzo se vuole veramente consacrarsi, finalmente con le condizioni ideali e senza alibi.