Milan domani in Uefa: futuro europeo compromesso.

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Schism75

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Era stato consulente per il VA voluto da Fassone e ha preparato la memoria difensiva.
Sono i megafoni della società che l'hanno dipinto erroneamente come super partes.

Sarà stato anche stipendiato dal Milan, per la sola questione del VA, ma Umberto Lago è stato tra nel core team UEFA per il FPF. Non è proprio il primo che passa. Il suo parere non può essere etichettato di parte e basta. Dobbiamo anche essere obiettivi.
 
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"Esclusione dall'Europa"
"UEFA che vuole chiarezza sulla proprietà"
"se il Milan si presenta con un Socio la posizione Uefa potrebbe cambiare"

Sono le previsioni giornalistiche che ormai leggiamo da un po' di tempo a questa parte.

Personalmente penso che puoi mediaticamente manifestare tutti i dubbi che vuoi,
ammesso e non concesso che siano state riportate verità, però poi quando devi andare a prendere una decisione,
devi basarti su un regolamento, poiché ogni decisione dovrà essere motivata con il riferimento alla norma ecc ecc...
Certo è che la UEFA non dirà mai "il milan è escluso per 3 anni" e stop..ok tutti a casa.

E sarà li che capiremo realmente di che cosa stiamo parlando, quali sono le reali perplessità a Nyon, se riguardano davvero Li come i media dicono, oppure si basano sulla società Milan e il suo futuro finanziario.
Fassone ha presentato un piano di crescita da lui definito prudente, evidentemente non è bastato, ci può stare.
Ha presentato un VA, ok bocciato, ci può stare.

Ma,
qualsiasi cosa decideranno a Nyon sarà ben studiata in modo che il Tas possa confermarlo, e non ribaltarlo.
Non siamo mica alla trasmissione 4 ristoranti.
Non si permetterà mai, la UEFA, di correre questo rischio.

Perciò,
tutto quello che stiamo leggendo dai media, sono ancora e ancora teorie.

I fatti li vedremo entro fine settimana.
 

Aron

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Sarà stato anche stipendiato dal Milan, per la sola questione del VA, ma Umberto Lago è stato tra nel core team UEFA per il FPF. Non è proprio il primo che passa. Il suo parere non può essere etichettato di parte e basta. Dobbiamo anche essere obiettivi.

Primo che passa no. Persona di parte sì
 

Casnop

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Ragioniamo per assurdo: se il Milan di Li avesse ereditato dalla precedente gestione ed ottenuto il pareggio di bilancio, pur permanendo la situazione di incertezza sulla proprietà e sulle scadenze imminenti, saremmo sotto sanzione? Ovviamente no, perché il tema centrale è l'eredità di conti in rosso drammatica che noi abbiamo alimentato ulteriormente scommettendo sul voluntary.

L'Inter ha preso la sua bella stangata, ma semplicemente non è arrivata alla camera giudicante ed ha ottenuto il settlement perché diversamente da noi non aveva un'imminente scadenza da rifinanziare ed altre obbligazioni da rimborsare entro pochi mesi.
Ma il fulcro della procedura di sanzione è per noi come per loro il bilancio in rosso degli anni precedenti.

Ragioniamo ancora per assurdo: se non fosse mai esistito l'istituto del voluntary, Fassone ed il Milan avrebbero mai comprato per 235 milioni la scorsa estate? Ovviamente no, perché ben sapevano di dover almeno provare a rientrare nei limiti dei parametri imposti dalla UEFA ed iniziare un percorso di lento ripianamento per strappare un settlement tipo Roma e Inter.
Djerry, siamo tutti d'accordo che oggetto dell'esame della conformità dei conti dei clubs alle norme del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario debba essere il saldo di bilancio aggregato degli esercizi del triennio precedente entro il limite massimo di perdita di trenta milioni di euro, ma le conseguenze della accertata violazione di questi parametri, per giurisprudenza consolidata della Uefa, è una scala di sanzioni che va dalla multa alla esclusione di taluni giocatori in entrata dagli elenchi degli iscritti alle competizioni UEFA, se l'acquisto non sia stato preventivamente finanziato da cessioni di pari importo (first in, first out). Le sanzioni ulteriori, dalla esclusione dalle Coppe alla perdita di un titolo, attengono invece ad ipotesi di grave insolvenza del club rispetto ad obbligazioni sociali, che non rientrano di massima nelle fattispecie concernenti il nostro club, essendo le obbligazioni in scadenza, ma non ancora scadute, più che garantite dal patrimonio sociale impegnato, azioni capitale ed attivi del patrimonio (conti ricavi, cessione di crediti pluriennali da contratti di sponsorizzazione o da sfruttamento di diritti multimediali, marchi, brevetti, eccetera). Il rinvio dinanzi alla Adjudicatory Chamber, allora, attiene, atterrebbe, ad ipotesi ulteriori, quale quella, indicata dalla stessa Uefa nella incolpazione, della situazione di un debito distrofico di un terzo, che il Milan garantisce direttamente, in cui la Federazione reputa, reputerebbe, sussistente la potenziale compromissione delle finalità sportive costituenti l'oggetto sociale del club, per scopi diversi da quelli della impresa sportiva, ed in cui rileverebbero violazioni materiali che nulla, tuttavia, hanno a che vedere con il Fair Play Finanziario strettamente inteso, che verte invece su specifiche situazioni contabili. Ciò, si ripete, in un'ottica di moral suasion rigorosa che la Uefa sta adottando nei confronti del Milan per stanarlo dalle vicende interne alla holding (una su tutte, quei 180 milioni di euro, oltre interessi), ha una sua valenza, ma pur sempre entro il limite di equità e proporzionalità delle sanzioni concepibili ed applicabili in un procedimento che è pur sempre per violazione di FPF. Altrimenti, si pone un problema di legalità, rispetto al quale il club deve poter disporre di ogni forma di tutela. :sisi:
 

kipstar

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Ho letto con attenzione tutto il thread. E ho cercato di capire il più possibile essendo ignorante in materia economica. Dico solo da un po' che se deve essere spero solo che non sia più di un anno perché sennò il progetto si chiuderebbe nel peggiore dei modi.....
 

Clarenzio

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola, il Milan domani sarà in Uefa per conoscere il proprio futuro in Europa, anche se pare già compromesso. La delegazione del Milan sarà composta da Fassone, Cappelli, Montanari e Lago. La risposta della Uefa arriverà entro 2-3 giorni, quindi prima del week end. La strategia deifensiva del Milan è chiara: la Uefa deve fare distinzione tra il club ed proprietario. Per il Milan, dunque, l'Uefa dovrà valutare i bilanci del club e non quelli di Yonghong Li. Poi c'è anche la carte nuovo socio. Ma se la questione non dovesse andare in porto, c'è sempre Elliott a garantire la continuità aziendale. Questa la strategia del Milan.

Resta assurdo questo processo alle intenzioni, visto le garanzie di Elliott.

Una vergogna.
 

admin

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Come riportato dalla Gazzetta dello Sport in edicola, il Milan domani sarà in Uefa per conoscere il proprio futuro in Europa, anche se pare già compromesso. La delegazione del Milan sarà composta da Fassone, Cappelli, Montanari e Lago. La risposta della Uefa arriverà entro 2-3 giorni, quindi prima del week end. La strategia deifensiva del Milan è chiara: la Uefa deve fare distinzione tra il club ed proprietario. Per il Milan, dunque, l'Uefa dovrà valutare i bilanci del club e non quelli di Yonghong Li. Poi c'è anche la carte nuovo socio. Ma se la questione non dovesse andare in porto, c'è sempre Elliott a garantire la continuità aziendale. Questa la strategia del Milan.

Ansa: appuntamento in Uefa alle ore 9.

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